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Ago 9, 2010 - Internet    5 Comments

eBay, Truffatori che ospitano Truffatori

ebay

Vendere su eBay? Sempre meno conveniente!

Oggi, intendo mettere al corrente quanti si improvvisino venditori su eBay e che, già ignari delle trappole (sempre ampiamente illustrate ed aggiornate da eBayabuse) tese all’interno della piattaforma di commercio on-line più famosa del pianeta, sono anche pocco accorti ai conti da fare quando ci si appresta a “vendere” su tale piattaforma.

Tutti oramai conoscono eBay, ma non tutti sanno come comportartsi all’interno di questa piattaforma. Si, forse molti non lo sanno, ma per vendere su eBay, i venditori sostengono un costo diviso in Tariffe d’inserzione e Commissione sul valore finale (vedi tabella tratta dal sito):


Tariffe d’inserzione
Prezzo di partenza, include la Galleria. Tariffa d’inserzione
EUR 0,01 – EUR 0,99 EUR 0,00*
EUR 1,00 – EUR 9,99 EUR 0,25
EUR 10,00 – EUR 24,99 EUR 0,40
EUR 25,00 – EUR 49,99 EUR 0,80
EUR 50,00 – EUR 99,99 EUR 1,30
EUR 100,00 o superiore EUR 2,80



Commissioni sul valore finale
Prezzo finale Commissione sul valore finale
Oggetto non venduto Nessuna commissione applicata
EUR 0,01 – EUR 50 9,5% del prezzo di vendita finale
EUR 50,01 – EUR 500 9,5% del prezzo di vendita finale
Oltre EUR 500,01 9,5% del prezzo di vendita finale (fino a un massimo di EUR 47,50)

Da una prima occhiata: SI’ IL 9,5% sul venduto è una LADRONATA BELLA E BUONA!!
Ma mica finisce quì!
Se pagate con PayPal (oramai da anni di proprietà della stessa eBay), si agg iungono le ulteriori spese (vedi tabella tratta dal sito),
Non è ben chiaro se invece sia possibile utilizzare altri metodi di pagamento tipo il Paga on Line.
Acquisti Trasferimenti di denaro per familiari o amici
Paga Ricevi pagamenti Invia pagamenti
Gratis* da 1,8% a 3,4%
+ €0,35 EUR*
Gratuito* quando utilizzi il saldo PayPal. Non hai fondi a disposizione? Ricarica il tuo conto

È previsto un addebito di 3,4% + €0,35 EUR*

per trasferimenti finanziati con carta di credito o prepagata
(la tariffa può essere pagata sia dal mittente sia dal destinatario).

Ricezione di pagamenti per acquisti

La tariffa standard per la ricezione di pagamenti per beni e servizi è pari al 3,4%.

Se ricevi pagamenti per un importo superiore a €2.500,00 EUR al mese, puoi richiedere la Tariffa per commercianti di PayPal, che ti consente di usufruire di tariffe ridotte nel momento in cui il tuo volume di vendite aumenta. Le tue tariffe possono essere ridotte fino al 1,8%, sulla base del volume di vendite realizzate nel mese precedente.

Pagamenti di acquisto ricevuti (al mese) Tariffa per transazione
€0,00 EUR – €2.500,00 EUR 3,4% + €0,35 EUR
€2.500,01 EUR – €10.000,00 EUR 2,7% + €0,35 EUR
€10.000,01 EUR – €100.000,00 EUR 2,2% + €0,35 EUR
> €100.000,00 EUR 1,8% + €0,35 EUR

Esatto. un’altro 3,4% perche le vendite degli utenti “normali” rientrano sempre in quella fascia più altri 35 centesimi tout-court.

Vi ho confuso le idee?
Magari con un esempio….
… immaginate di vendere un componente del PC, magari una scheda madre perchè avete cambiato sistema e volete recuperarvi qualche euro. Per quanto fortunati e a seconda del modello, ipotizziamo che la vendiate bene e che la vostra asta arrivi a 50 euro.
A questo punto, avrete già speso con eBay:
– 1,30 euro per l’iserzione (senza aggiunte se avete inserito SOLO una foto e se non avete scelto opzioni addizionali!!)
– 4,75 euro per il 9,5% di commissione finale.
Ma, udite udite, se l’acquirente vi paga con PayPal: altri 0,35 + 2,04 euro sul pagamento.
Vi vomenderete: il conto è sbagliato, NO! Perchè PayPal, la commissione la applica sull’intero importo del pagamento e quaindi, COMPRESO DI SPESE PER LA SPEDIZIONE. Abbiamo immaginato quindi, una scheda madre che dovrà essere spedita in ambito nazionale, immaginaiamo con Paccocelere 3 (costo secco € 9,10 alle Poste) per il quale è corretto chiedere 10/12 euro (in genere il venditore applica qualche euro di differenza per coprire qualche spesa).

Alla fine del circo:
Abbiamo venduto la nostra scheda a 50 euro + 12 per la spedizione/costi addizionali, ma dall’incasso di 62 euro dobbiamo dedurre:
– 1,30 + 4,75 euro per eBay
– 2,39 per PayPal
– 9,10 euro per PosteItaliane semprechè utilizziate una scatola vostra, altrimenti altri 1,80 euro per la scatola (se scegliete quella economica) o utilizziate altri metodi di confezionamento.

Scatole standard

SCATOLE STANDARD
formato dimensioni in cm euro
libro 24,5 x 17,8 x 4,5 1,40
piccola 23 x 18 x 9 1,80
media 36 x 23 x 12 2,20
grande 39 x 27 x 17 2,80
maxi 50 x 35 x 21,7 3,20
Scatole regalo

SCATOLE REGALO
formato dimensioni in cm euro
libro 24,5 x 17,8 x 4,5 1,90
piccola 23 x 18 x 9 2,30
media 36 x 23 x 12 2,70
grande 39 x 27 x 17 3,30
maxi 50 x 35 x 21,7 3,70


Alla fine:
avete incassato 62 euro e speso 17,54!! il 28,29 %!!
E sì, vendere su eBay è diventato MOLTO SCONVENEIENTE, sopratutto se la provenienza degli oggetti è LECITA e se magari la realizzate in appoggio ad altra attività analoga regoarmente registrata alla CCIAA.
Un socio al 30% dei margini sulle cianfrusaglie continua ad essere accettabile, se lasciate sul campo il 30% dei proventi da refurtiva, và ancora bene, ma se l’oggetto da vendere, è NUOVO e LO ACQUISTATE PER RIVENDERLO….
… i numeri sono DEVASTANTI!!

Immaginate la stessa scheda madre, una Gigabyte G41M-ES2H, prezzo al pubblico con BOW.it 66,00 euro IVA inclusa ( pari a 55,00 euro + IVA)
Se siete venditore con P. IVA, avete uno sconto ingrosso del 5-20% a seconda dei volumi (se siete un “solitario” con un volume d’affari sotto il 30.000 euro/anno è più prossimo al 5). Quindi, immaginiamoci uno sconto all’ingrosso del 15%, anzi no! del 20%!! La scheda ci costa: (55 euro – 20% + IVA) = 52,80 euro.

Posto che la vendiate su eBay, innanzitutto dobbiamo considerare la “concorrenza” ad esempio di quanti come BOW.it la vendono on-line e che al privato chiede ulteriori 9,99 euro per la consegna a domicilio = 75,99 se la comprano da BOW. Ne consegue un ragionamento semplice semplice: dovete cercare di stare SOTTO quel prezzo, altrimenti, chiunque compri on-line, troverà più conveniente, ma sopratutto “AFFIDABILE” acquistare da loro.

Torniamo alla nostra vendita.
Decidiamo di fare un’asta con un prezzo minimo che ci metta al riparo dal costo = 52,80 e quì casca l’asino!
A questo punto, il vostro costo è già lievitato!! Dovete aggiungere 1,30 euro di eBay (e SPERARE DI VENDERLA SUBITO!! altrimenti OGNI VOLTA CHE RIMETTERETE in vendita la vostra scheda, vi verranno rifatturati 1,30 euro).
Quindi, nella migliore delle ipotesi, il vostro “costo secco” pre-vendita sarà di euro 54,10.

Siamo fortunati, e vendiamo SUBITO la nostra scheda, ma questo è tanto più DISTANTE DALLA REALTA’ quanti meno feedback abbiamo, e quindi, sotto con il conteggio precedente: 9,5%…. bla bla.

Incassiamo 52,80 euro + s.p. (diciamo 12 euro) = 64,80.
Ne paghiamo: 52,80 al fornitore, (1,30+5,02) 6,32 ad eBay, (2,20+.35) 2,55 a PayPal, 9,10 alle Poste = 70,77 euro con una PERDITA SECCA DI 5,97 euro ma, ricordatevi che DOVETE ESSERE FORTUNATI a VENDERLA SUBITO!!

Scioccati??
Vi chiederete, come fanno a “starci dentro” i venditori eBay?
E, adesso passiamo ai “trucchi”:
– il più in voga è quello di rivendere materiale acquistato all’estero in stock (che sarà PRIVO DI GARANZIA), eviteranno di mandarvi la fattura o non la registrano e ciao.
– altro metodo, mi mandano materiale difettoso; passato al secondo livello dei controlli qualità, un pò come gli outlet di abbigliamento, il produttore vende capi difettosi, e vi vengono rifilati per buoni, qualche volta neppure vi accorgete del difetto se non dopo scaduti i termini per le controversie (mi è capitato con un paio di scarpe, dopo due mesi si sono scollate le suole);
– metodo diffusissimo all’estero (SOLO in Italia è vietato) il venditore aggiunge il 5% al totale se il pagamento avviene con PayPal (vedere quanti tedeschi accettano PayPal e vi riponderete da soli);
– ma il metodo alla portata di tutti è quello di truccare sulle spese di spedizione!!

Sì, perchè la tariffa eBay si paga solo sul valore finale dell’oggetto e non sulle spese di spedizione e, anche se è espressamente VIETATO DAL REGOLAMENTO si tratta di una pratica diffusissima e poco controllata da eBay (se finirà per far scappare tutti i venditori onesti, rimarranno solo i truffatori ed i ricettatori).
Quindi, bene attenti ad eBay!
Se intendete vendere, tenete BEN conto di quanto vi ho esposto, fatevi BENE i conti e NON dimenticate che se avete aperto partita IVA per questo tipo di attività, avrete anche lo SStato (la SS è riferita proprio con intenzione non è un errore) con Agenzia delle Entrate ed INPS che esigono le loro grasse percentuali.
E se vi accingete a comprare…
… IDEM con patatine fritte!

Ebay PULLULA DI TRUFFATORI E RICETTATORI (e non contiamo quelli che mettono migliaia di oggetti in vendita, prendono i soldi e SPRISCONO) e lo sarà sempre di più in quanto i numeri non sono in linea con una business sano e corretto che sia accompagnato da un minimo margine che ne giustifichi l’attività.


La protezione degli acquirenti è fallace e tutta incentrata sul SOLO pagamento con PayPal (adesso sapete perchè), altrimenti, tutto il resto è un “salvatevi” e “rivolgetevi all’autorità giudiziaria” che non non c’entriamo un cazzo (stile Crisponzio Pilato).

Ah, dimenticavo….
… sappiate che eBay, su tutti i MILIONI DI EURO CHE FATTURA solo in Italia ….
… non ci PAGA UN CAZZO DI TASSE!!

Sì, ha la sede legale in Lussemburgo, ne consegue, che: credete di poter essere protetti da costoro?
E’ come mettersi nelle mani della malavita, se ci avete a che fare una volta, siete nelle loro mani.

Una soluzione?
Bay Annunci ebay annuncipotrebbe esserlo:
Non ci sono commissioni, si paga personalmente e si incontra il venditore.

Unico neo: è MOLTO MENO VASTO e la scelta è decisamente minore, per ora.


Fonte: Farina del MIO sacco.
Mag 30, 2010 - Internet    30 Comments

E alla fine ebayabuse ha dovuto chiudere

ebayabuse

Possibile chiusura di eBayabuse? Non può finire così…


E sì, perchè in italia, sempre più: L’ONESTA’ NON PAGA.
Fin dal 2007, anno di fondazione di ebayabuse, ho apprezzato il lavoro svolto dal sig. Rosario Terrazzano. Purtroppo, oggi il sito non c’è più. PARE sia lo stesso Terrazzano ad averne deciso la chiusura per motivi economici, per il dispendio di risorse ed energie e, a quanto pare, troppo snobbato da quanti, DOVENDOSENE OCCUPARE PER MESTIERE, non hanno dato seguito alle sue denunce o, peggio, lo hanno scaricato. Avvenne nel 2008 da parte di Aruba che chiuse dietro “richiesta della Polizia Postale”.
Lo staff di ebay pare anche più DISINTERESSATO alle truffe, se ne lava bellamente le manu, spingendo gli utenti all’utilizzo del metodo di pagamento PayPal giusto perchè trattiene un lauto compenso su ogni transazione.
Altro che BOND Greci al 14%!!
Lucra un 9% su tutte le vendite (oltre al nutrito fatturato su TUTTE le inserzioni anche se non vanno a buon fine) sulla piattaforma ed un altro 4% + 35 centesimi a transazione sui pagamenti mediante PayPal.
Secondo Voi, quanto interesse può avere eBay a smascherare i truffatori?
Finchè pagano la fattura eBay…
… NULLA.

Riporto peraltro quanto reperito da un blog che cito in calce:


“Sei un pezzo di merda e un cornuto.
Me l’ha detto stamattina al telefono il truffatore di Caserta (numero oggetto 220201493119 e 3318322900); l’intervento dei Carabinieri di Pianura ha impedito al malvivente di tradurre la sua opinione in qualcosa di più tangibile.”

Così comincia il comunicato inviato stamattina dall’Admin di eBayabuse alle Redazioni amiche. Una comunizione che prevede la chiusura di un sito che più che un progetto amatoriale è diventato un vero e proprio servizio pubblico.
Ma allora perchè deve chiudere? Terrazzano spiega le ragioni e le possibili soluzioni per la salvezza dell’intero progetto.
Il comunicato continua così…

Comunque non é questo il motivo della probabile chiusura di eBayabuse: fatti simili e ancora più gravi sono gia avvenuti senza influire minimamente nei destini del sito. Normale fisiologia di un sito di denuncia. eBayabuse molto probabilmente chiuderà perché vive grazie ad un accanimento terapeutico che, oramai, non ha ragione e modo di continuare.

Questa esperienza é iniziata alla fine di Settembre scorso; ieri abbiamo sciolto il contratto con ShinySTat e non abbiamo più le statistiche del sito ed il contatore delle visite, ma sino all’11 di Febbraio avevamo superato le sessantamila con punte giornaliere di 1300. Alcune migliaia di persone ci hanno scritto la loro esperienza, richiesto consigli, inviato segnalazioni e suggerimenti per migliorare la piattaforma eBay ed il sito stesso.
La stampa ha parlato di noi, eBay ha dovuto scendere a compromessi con le nostre richieste. Abbiamo impedito centinaia di truffe ed ottenuto la sospensione dalla piattaforma di decine di venditori scorretti. La Polizia postale ci ascolta e legge quotidianamente le nostre pagine; lo stesso fa eBay da Milano, Berlino, Dublino e dalla sede centrale di San José.
In generale, nel web italiano, dove si parla di e-commerce e di truffe. si parla di eBayabuse, segnalato da mesi in cima alle classifiche dei siti top italiani.

E’ stato un evento, un terremoto che ha rimesso in gioco il rapporto tra eBay e gli utenti della sua piattaforma. Un evento senza precedenti nella storia del Gruppo eBay Inc. e, forse, dell’intero web.
Ma, nonostante questo, dovrà chiudere; e non perché sia esaurita la sua esperienza ma per non essere in grado di proseguirla: una storia iniziata quasi per gioco e divenuta immediatamente un vero e proprio servizio richiesto ogni giorno da molte centinaia di persone.

Che scrivono, chiedono, segnalano. Che significa: rispondere, controllare, archiviare, cercare, telefonare, scrivere, creare codici, configurare database.
E poi scorrere il web alla ricerca delle immagini utilizzate nelle truffe, confrontare le aste, segnalare quelle equivoche, lo scambio di feedback, le offerte a rialzo … molto di meno, ma proprio molto, viene fatto da eBay con decine di dipendenti pagati.

eBayabuse lo sta facendo con una sola persona che sta pagando di tasca sua un prezzo che non é giustificato se non dalla volontà di rispondere in qualche modo ad una crescita imprevista e incontrollabile in una logica di volontariato.

Insomma servono risorse che paiono non esserci. Molti, moltissimi, utenti hanno offerto la loro collaborazione che non é stato possibile utilizzare perché il solo organizzarle é gia un lavoro di per sé.
Si sono cercati sponsor ma, a parte collaborazioni con chi non possiamo collaborare, sono state trovate solo misere soluzioni pay per click.
La campagna donazioni in due mesi ha fruttato meno di 140 euro; il contributo per il Logo é stato versato solo da foodandgolf, demonel e life983 (che sono anche gli unici che danno un apporto concreto ad eBayabuse).
In questa situazione, non solo mi tocca preoccuparmi di pagare i costi dell’iniziativa ma, oltre ad impegnare tutto il mio tempo libero, anche trascurare il mio lavoro con conseguenze decisamente preoccupanti.

L’ho fatto sin’ora ed é stato, appunto, un accanimento terapeutico, probabilmente inutile e certamente dannoso per me.

Il sito può continuare la sua strada solo se riesce a diventare qualcosa di stabile, ad avere una sede, un collaboratore pagato, i mezzi per finanziare connessione, energia elettrica, affitto. Oggi la redazione é a casa mia, i suoi consumi gravano sul mio bilancio, la sua esistenza sul mio impegno continuo.
Non può continuare: se eBayabuse serve a qualcosa o a qualcuno, occorre che si facciano avanti. Diversamente non ha motivo di esistere.

Ma il sito, ovviamente, non é il risultato solo del mio impegno: migliaia di persone si sono appassionate alla sua vicenda, hanno scritto, ne hanno parlato, l’hanno difeso; ne sono diventate parte. Quando hanno tentato di oscurarlo, ho ricevuto valanghe di attestazioni di solidarietà e di simpatia; per l’eDay, decine di utenti hanno messo il loro tempo a disposizione per trovare e organizzare gli indirizzi, per diffondere l’iniziativa nei forum, sulla stampa.

Per molti di voi eBayabuse é stata una speranza, un riferimento, un modo per sentirsi meno deboli nei confronti di eBay.
Per questo io non mi riconosco il diritto di terminare questa esperienza senza avvisarvene: se pensate di fare qualcosa, fatelo ora

Terrazzano


Per completezza di informazione, cito anche un altro sito, palesemente antagonista ad ebayabuse, antiebayabuse.com che illustra invece ebayabuse ed il suo titolare Rosario Terrazzano come un delinquente truffatore.
Personalmente, anni fa contattai il sig. Terrazzano per ottenere le modalità di iscrizione al loro programma ed ottenere il logo, mi ha chiesto la documentazione ma, ad onor del vero non la inviai. NON FUI MAI MINACCIATO O RICATTATO.
Quindi, verificate qualle che leggete in rete, SEMPRE!

Fonti: pcfacile.com e antiebayabuse.com
Ott 19, 2009 - Internet    1 Comment

Bidplaza. Aste al ribasso o TRUFFA??

Logo BidplazaPer chi fosse attratto dall’idea di aggiudicarsi preziosi oggetti per pochi centesimi (così come FORTEMENTE PROPAGANDATO negli ultimi tempi) credo sia ISTRUTTIVO leggere un delizioso articolo per il quale vi è esplicita autorizzazione alla diffusione.
La verita su Bidplaza e sulle aste al ribasso

Analisi tecnica delle lotterie meno conosciute del mondo


A cura di: Piero Tofy
Scarica questa guida
Bidplaza e le aste al ribasso: un analisi tecnica delle lotterie fra le meno chiare nel mondo
La prima volta che sentii parlare di aste al ribasso non volli credere che ci fossero dei pazzi che vendevano una Porsche per poche decine di euro e degli apparecchi elettronici come I-Pods e PlayStations dal valore di diverse centinaia di euro per pochi centesimi. Incuriosito, mi documentai sulla loro pagina http://www.bidplaza.it/t_contact.php a proposito del funzionamento di quest’idea mangiasoldi del secolo. Riassunto brevemente, l’idea geniale consiste nel fatto che si, puoi effettivamente comprare un oggetto per pochi centesimi se la tua offerta è unica (non ci sono altre persone che hanno offerto la tua cifra) e la più bassa (tutte le offerte piu basse della tua sono state prese da 2 o più persone). Piccolo particolare: per fare un’offerta devi pagare una sorta di “commissione”, che su Bidplaza al momento in cui scrivo è pari a 2,00 € Dove sta il guadagno per i proprietari vi chiederete?

Prendiamo un caso d’esempio:

– Un iPod Touch da 16 GB costa al prezzo di mercato 400 € circa.
– Bidplaza è in grado di coprire il costo dell’oggetto con sole 200 offerte (200 * 2 = 400)

Si deduce quindi, che un oggetto che ha ricevuto N offerte produce un ricavo (o una perdita, ma è un caso che non sembra mai essersi verificato visto che sembrano esserci molte persone a cui fa gola un iPod Touch a 2 euro) pari a (N – 200) * 2. Poco dite voi? Continuate a leggere.

Provai ad iscrivermi per l’appunto su http://www.bidplaza.it e provai a fare qualche puntata, anche usando l’invitante bonus di 4,00 € che viene elargito alla registrazione. Il risultato fu il seguente:

1

“Almeno un offerta unica l’ho azzeccata, peccato che non sia la più bassa” pensai. Successivamente provai a giocare anche con altri oggetti e sopprattutto facendo meno offerte (ogni click del mouse corrisponde a una spesa di 2,00 €!); il risultato fu più o meno simile.

Guardai con più attenzione il sito e ci fu una cosa che cadde al mio occhio:

2
“Vincitori ricorrenti”

Sembrava che esistessero persone più baciate dalla fortuna rispetto alle altre. TV Full-HD, iPod, Porshe, Cellulari… le ipotesi erano due:

– Quelle persone erano estremamente fortunate (cosa a cui ho creduto poco e come dimostrerò dopo questa ipotesi è completamente da escludere)
Esisteva una tecnica che permetteva a quelle persone di accapparrarsi le aste.

La domanda è… come facevano?

Per rispondere a questa e altre domande del tipo “Quanto guadagna Bidplaza?” o “Esiste un modo per ridurre statisticamente le possibilità di perdere?” ideai Bidplaza Statistics ( http://www.pierotofy.it/pages/projects/project_365.html ). Bidplaza infatti al termine di ogni asta pubblica i risultati interi o parziali di ogni oggetto e in base a quei dati, il programma permette di elaborare dei dati statistici interessanti. Non sto a spiegarvi i dettagli sul suo funzionamento ma mi limiterò a mostrare i risultati che ha prodotto (siete i benvenuti comunque a provare voi stessi il programma).

La prima domanda a cui desideravo avere una risposta era “Statisticamente, quali sono gli oggetti in cui ho maggior probabilità di vincere?”

Il risultato fu abbastanza prevedibile:

3
0,463% = 1 possibilità su circa 200 di vincere, ipotizzando che ogni altra persona effettui una e una sola offerta

Le probabilità di vincita erano minori in maniera inversamente proporzionale al valore dell’oggetto (più l’oggetto vale e più bassa era la possibilità di vincere).

La seconda domanda che mi posi fu “Statisticamente, quanto guadagna Bidplaza per ogni oggetto?”

Un po’ sbalordito, confermai alcuni dei miei sospetti:

4
Il numero di offerte era così alto che Bidplaza dalla vendita di un iPod Touch del valore commerciale di 400,00 € ricavava ben 5059,50 €. Senza contare l’offerta dell’offerente.

Il quadro era chiaro: Bidplaza stava facendo soldi a palate, alcuni utenti perdevano i soldi e una stretta cerchia di “più fortunati” invece si aggiudicava i beni per pochi centesimi di euro.

C’era solo un’ultima difficile domanda a cui rispondere: “Come vincere ed entrare in questa cerchia ristretta?”

Lavorai per un po’ di giorni al programma e creai al suo interno una funzione statistica in grado di elaborare i dati relativi alle offerte degli oggetti precedenti che identificava le cosiddette offerte “rare”. Alla base di questo ragionamento c’era il fatto che l’essere umano è una macchina che reagisce agli stimoli e che ogni nostra scelta non è puramente casuale (come il sorteggio dei numeri per il lotto). Ad esempio ogni giorno siamo bombardati di pubblicità che ci dicono quanto costa un determinato oggetto. Era ovvio che – statisticamente – esisteva ed esiste una tendenza a scegliere certi numeri rispetto ad altri.

Finita la funziona provai ad applicarla su un Nintendo Wii che in quel momento era all’asta. I risultati furono i seguenti:

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Mi venne suggerito di puntare 2,20 € e 2,26 €. Oltre a questo è interessante notare la leggera preferenza a scegliere numeri dispari rispetto ai numeri pari

Puntai queste due cifre e i risultati furono interessanti; la mia offerta di 2,26 € al termine dell’asta rimase unica – come calcolato statisticamente – ma non fu la più bassa; c’erano infatti due offerte uniche più basse della mia.

Provai nuovamente con altri oggetti ma i risultati furono uguali se non peggiori (non azzeccai neanche un offerta). La mia domanda su come diventare uno di quei “fortunati” vincitori rimaneva ancora senza risposta. Ma non per molto.

Avendo escluso tutte le altre possibilità, rimaneva il fatto che forse questi “fortunati” giocatori facessero molte, MOLTE più offerte del giocatore occasionale che tenta la fortuna spendendo i suoi 2,00 € sperando di poter comprare un auto a poche decine di euro.

Purtroppo si signori, la verità è che esistono giocatori “professionisti” su siti come BidPlaza che – matematicamente – escludono quasi interamente i giocatori occasionali dalla possibilità di vincere.

Teoria facilmente dimostrabile: prendiamo in esempio ancora una volta il nostro iPod Touch 16 GB del valore di 400,00 euro. Supponiamo che uno di questi giocatori “professionisti” (li chiamerei piuttosto “accaniti”) ritenga che spendere 200,00 euro (la metà) sia un prezzo accettabile per un iPod. Magari poi lo può rivendere su eBay a prezzo pieno e otterrebbe un ricavo di 200,00 euro.

Sappiamo che con 200,00 euro è possibile acquistare su Bidplaza 100 offerte. Quindi lui solamente, è in grado di coprire tutte le offerte che vanno da 0,01 centesimi a 1,00 euro.

Al momento in cui scrivo, un iPod Touch 16 GB su Bidplaza è venduto al prezzo medio ponderato di 1,87 euro e coprendo tutte le offerte comprese tra 1,00 euro e 2,00 euro l’autore ha probabilità 1/2 di aggiudicarsi l’oggetto. Stesso discorso può essere fatto su beni più preziosi come i TV Full-HD (il cui prezzo è intorno ai 1.700 euro e uno di questi giocatori può considerare “accettabile” la spesa di 900 euro = 450 offerte) per aggiudicarsi l’oggetto. Senza contare il fatto che Bidplaza offre delle offerte bonus proporzionali al numero di offerte che si acquistano (più carichi l’account e più ti omaggiano). Tenendo conto che su Bidplaza esiste più di uno di questi giocatori (il che non esclude nemmeno il fatto che si mettano d’accordo, ma questa è solo un’ipotesi) fate un po’ voi il numero di possibilità che avete voi, giocatore che punta UNA sola offerta su un oggetto di vincere.

Questa mia teoria è confermata dal fatto che dai risultati di moltissime aste è possibile notare che le offerte vicine a quella vincente sono in sequenza (non ci sono offerte che non sono state giocate), segnale del fatto che uno o più giocatori “professionisti” hanno puntato un gran numero di offerte (le offerte multiple su Bidplaza sono fatte con un range, posso fare un offerta sul range che va da 1,00 euro a 2,00 euro puntando quindi su 1,01 , 1,02 , 1,03 , … , 1,99 , 2,00 in un solo colpo).

Se ne deduce che l’unico modo per poter aver qualche possibilità di vincere è quello di puntare su oggetti il quale valore non è superiore ai 100-200 euro, perchè questi giocatori non avrebbero il motivo di spendere così tanti soldi in offerte per un oggetto che vale poco. Infatti fra gli oggetti meno costosi si nota una grande varietà di vincitori.

Voi direte, “beh la macchina mi piace, io ci provo lo stesso, magari non vinco ma la possibilità di vincere c’è l’ho comunque”

Sbagliato. La possibilità di vincere una Porsche o qualsivoglia bene di alto valore in presenza di questi giocatori è pari a zero (o quasi).

Supponiamo di avere un giocatore “professionista” che effettua 100 offerte, diciamo da 0,01 a 1,00 euro.

Se ne deduce che per vincere il bene, immaginando un caso ipotetico in cui non ci siano piu altre persone che fanno offerte, noi dovremo puntare 100 + 1 offerte. Le prime 100 serviranno ad annullare le offerte del giocatore professionista, l’ultima per avere una nuova offerta unica più bassa. Quindi la nostra spesa MINIMA equivalerà alla spesa del giocatore “professionista” + 2,00.

In un caso più reale probabilmente molte di quelle 100 offerte saranno già state annullate da altri giocatori occasionali (l’unione fa la forza), peccato che al contempo voi NON sapete cosa hanno puntato gli altri giocatori occasionali; costringendovi a dover puntare tutte e 100 le offerte per avere la sicurezza di aggiudicarvi il bene.

Ciliegina sulla torta, in giro per la rete ho letto diversi commenti di gente che parlava di “Esser riuscita a tenere l’offerta unica più bassa fino a qualche ora o minuto prima del termine dell’asta”; la ragione del perchè è molto semplice. Puntare all’ultimo momento permette di impedire che colui che deteneva l’offerta unica più bassa possa ripartire alla caccia della nuova offerta vincente. Niente stupore quindi se la vostra offerta viene annullata poco prima del termine dell’asta.

Vi starete domandando quindi, è possibile vincere su questo sito oppure no? La risposta varia a seconda della vostra disponibilità di denaro:

– Se volete tentare la fortuna di tanto in tanto facendo 1 o 2 offerte per oggetto NON puntate mai su beni di alto valore come auto, TV, cellulari o qualsivoglia oggetto di valore superiore ai 100-200 euro.
– Se avete grandi quantità di denaro e siete disposti a rischiarli, con un po’ di accuratezza nella scelta delle offerte e con una buona dose di fortuna potete mirare a puntare su beni di maggior valore.
Concludo elencandovi i big delle aste al ribasso in Italia (dovete sapere che stanno spuntando come funghi ultimamente…)
http://www.bidplaza.it
http://www.youbid.it

Spero che questa mia esperienza sia di aiuto per molte persone e possa evitare unitili sprechi di soldi per ingrassare una delle idee più truffaldine e geniali dell’anno: le aste al ribasso.

Se questo articolo vi è piaciuto o pensate che possa essere interessante per qualche vostro amico che usa uno di questi siti fate passaparola!

Mag 10, 2009 - Truffe    Commenti disabilitati su Arrestato per furto di identità.

Arrestato per furto di identità.

Azione del GAT a Napoli
Arrestato genio dei furti d’identità

Apriva conti bancari con documenti in fotocopia


Mercoledì 6 Maggio 2009

Utilizzava centinaia di documenti fotocopiati e una scorta di esemplari originali in bianco, un buon programma di fotoritocco ma anche forbici e colla per piazzare la sua foto su carte d’identità e patenti altrui; poi ha aperto conti correnti e attivato carte di credito anche a nome di dieci avvocati tra Napoli, Firenze e Milano.
specialisti del Nucleo Speciale Frodi Telematiche della Guardia di Finanza (Gat) hanno scoperto e arrestato un ragioniere di 26 anni napoletano che “rubava” le identità di altre persone falsificando i documenti per aprire conti correnti e attivare carte di credito con cui fare acquisti.

Rubava identità sul Web e alleggeriva i conti bancari dei malcapitati.
Gli 007 informatici, dopo una analisi dei dati relativi ai prelievi effettuati e l’impiego di un modello previsionale basato sull’incrocio di località e orari, lo hanno arrestato proprio a un determinato sportello bancomat. L’uomo era riuscito a creare le posizioni bancarie di soggetti ignari, utilizzando percorsi alternativi in ragione del “buco” di volta in volta disponibile. Una prima possibilità era offerta dalla disponibilità ad accettare copie fotostatiche al posto delle carte originali al momento dell’apertura di un rapporto creditizio. Ma il ragioniere è anche riuscito a sostituirsi virtualmente agli operatori che avevano accesso al sistema informatico della società bergamasca concessionaria del servizio di emissione di carte di credito, inserendosi nel forum su Internet dove le persone discutevano problematiche professionali: dopo aver acquisito i loro nickname e scoperto la password, passava ad accreditare somme sui conti accesi in modo truffaldino.

Mi sorge però un interrogativo:

MA QUEI FIGLI DI TROIA DELLE BANCHE CHE ACCETTANO L’APERTURA DI CONTI CON FOTOCOPIE DI DOCUMENTI, CHI SE LI DEVE INCULARE???

Come al solito rimarrano belli impuniti.

Grazie alla Repubblica delle Banane (flosce).

Tratto da: ebayabuse

Set 11, 2008 - Informatica    2 Comments

Truffe su Ebay. E lo staff le AGEVOLA!

eBay AbuseQualche anno fa mi registrai sul noto sito, ma forse ero troppo innocente, forse “pollo”, sono cascato nella rete di alcuni stramaledetti venditori americani.

RISULTATO: Sono stato cacciato dalla piattaforma perchè non ho pagato!


Chiaramente devo raccontare l’antefatto.
Avevo scoperto la piattaforma ai suoi albori (nel 1997) e credo di essere tra i pochissimi utenti registrati direttamente sul sito USA nei primissimi anni di attività.

Le regole erano poco chiare ma semplici e la piattaforma si presentava GRATUITAMENTE agli utenti che intendessero porre in vendita i propri oggetti. Poi sono stato all’estero per lavoro e non avendo possibilità di connessione alla rete non ho utilizzato l’account per qualche anno.

Nel 2001 scopro che il mio Nick geoline venne riregistrato sulla piattaforma da un Tedesco e contatto lo staff eBay per avere informazioni in merito. NON mi hanno saputo rispondere su COSA fosse accaduto. Li lascio cagare per un pò, poi, nel 2003 decido di cambiare scheda video, mi “reiscrivo” con il Nick geoline2003, e vendo la mia. Tutto liscio finchè un venditore, tal tankotw per una batteria ricaricabile da 9v. (da 0,99 dollari) mi chiese 60,00 Dollari per la spedizione! Scrivendomi che NON intendeva spedire all’estero. Un venditore onesto avrebbe annullato tutto e pace, ma lui ha ben pensato di tentare l’estorsione. Col CxxxO che pago! Vengo segnalato come offerente non pagante, e ricevo l’ammonimento. Mi sono appellato allo staff eBay, ma la risposta fù: “non possiamo gestire utenti al di fuori della piattaforma Italiana” e pertanto o pago, o mi tengo l’ammonimento.
Opto per la soconda, scambio di feedback negativi e bon.

Il secondo ammonimento (lo ricordo meno bene) avvenne nel Marzo 2004 a causa di un venditore Francese tal max140706 che per un articolo indicava come “Preferita” la spedizione con UPS (piuttosto cara 46,50 euro) ma alla mia richiesta di utilizzo di un metodo di spedizione più consono al valore dell’oggetto (9,99 euro) mi aprì controversia e conseguente ammonimento.
La reazione di eBay (che ve lo dico a fare) totalmente a favore del venditore.

Finchè apro gli occhi e noto che il giochino oramai STRANOTO della vendita di articoli a basso prezzo ma con un l’integrazione cammuffata da “Spese di Spedizione”. Viene da immaginare che almeno acquistando più articoli, si possa risparmiare e “SPALMARE” l’esorbitante PIZZO per la spedizione su più articoli, ma si SBAGLIA!! Ogni articolo viene gravato dal suo importo per spese spedizione!!! E se pagate, vi invieranno comunque tutto in UNICO imballaggio e noterete che la SPESA effettivamente sostenuta è BEN AL DI SOTTO DI QUANTO PAGATO!!
E se segnalate la cosa ad eBay…
.. se ne fottono bellamente e ti “consigliano” di metterti daccordo col venditore.
Nonostante l’azione sia anche lesiva dei LORO interessi in quanto il venditore EVADE PALESEMENTE la percentuale da pagare ad eBay!
Si veda ad esempio l’asta nr. 170233716414.
Geniale! Il venditore lo sà meglio di te e, per portare a compimento la truffa, fà leva sull’Associazione a delinquere complice.
Bene, NUOVA lezione: chiedere SEMPRE PRIMA di fare offerte, e se non si riceve risposta, NON inserire la propria offerta, anche se l’asta scade a breve!
Certo, non vi fà pensare il fatto che l’anno scorso abbiano introdotto tra le regole, l’importo di spedizione troppo elevato?
Sarà mica che hanno avuto un diluvio di lamentele?

In seguito, mi procuro anche un feedback negativo da parte di un acquirente, tal comprensorio che intendeva ritirare a mano l’oggetto, senza considerare che io stavo a Milano e lui a Bologna. Probabilmente non ha capito neppure lui il motivo del feedback negativo in quanto gli proposi, se lo avesse preferito, di NON completare la transazione. Vedo che col tempo ha capito che può tentare le furbate anche lui ed ha ricevuto un feedback da nordest666:
 Punteggio di feedback negativo incomprensibile mi aggiudico l’oggetto a 3.000 ma poi ne vuole 6.500 bohhh….
nel Febbraio 2008.

Però il massimo è accaduto con un venditore di una disonestà esemplare: dakmart!
Avevo già acquistato alcuni articoli qualche tempo prima nel Settembre 2004 e credevo di aver “testato l’affidabilità” del venditore, mi sono fidato…
… e l’ho presa in quel posto!
Alcune banche, come forse NON sapete, addebitano FORTI commissioni per i bonifici TRANSFRONTALIERI. Arrivando a costare anche 20-25 euro!
Ho quindi avuto la “brillante idea” di inviare i 50 euro per il pagamento di un registratore digitale mediante posta raccomandata.
Sapete come mi ha inculato??
Dopo aver ricevuto la lettera mi invia un messaggio:
“perchè mi hai mandato una busta vuota?”
Come…
.. VUOTA??
L’avevo ben imbottita (non erano assolutamente visibili) e sigillata con nastro per pacchi in maniera da evitare effrazioni!
Ebbene, Oggetto NON Pagato, terzo ammonimento e conseguente sospensione dell’account.
Ho scritto ad eBay ricevendo:
 
Ti informo che non essendo parte della transazione e non avendo alcuna responsabilità per eventuali problemi sorti in seguito alla conclusione di una vendita, eBay non può contattare un utente a nome di un altro per svolgere attività di intermediazione o garantire che gli utenti portino a termine una transazione a certe condizioni.
Tuttavia, ti confermo che il metodo di pagamento proposto dal venditore non rientra tra quelli consentiti su eBay, che puoi trovare alla pagina:
http://pages.ebay.it/help/policies/accepted-payments-policy.html
I venditori sono tenuti ad indicare chiaramente nella descrizione dell’inserzione e ad offrire metodi di pagamento accettati. eBay ha introdotto questa regola per evitare agli utenti di esporsi a seri rischi di frode.
Ti consiglio di contattare “dakmart” per spiegargli che il metodo di pagamento offerto viola il regolamento di eBay e trovare un accordo.
Ti ricordo che gli acquisti su eBay sono coperti fino a EUR 1.000 soltanto dal Programma di protezione acquirenti PayPal.
Nel caso in cui il venditore non dovesse essere disposto a trovare un accordo, ti raccomando di non concludere la transazione con la ricarica Postepay.
Ti consiglio anche di conservare la corrispondenza intercorsa con l’utente “dakmart” e di contattarci se dovessi ricevere un ammonimento per oggetto non pagato.
Ti assicuro che siamo in qualunque momento a tua disposizione.
Cordiali saluti,
Margherita Santini
eBay Regolamento e Sicurezza
Ma, avendo utilizzato un metodo che ” non rientra tra quelli consentiti su eBay”….
… avete ben capito la conclusione della partita.

Intanto, chi è stato sospeso per questo motivo, se la tiene nel colon ed i truffatori PULLULANO nella piattaforma. Gestita, a quanto pare da altri truffatori che sono stati beccati con le mani nel sacco da eBayAbuse.it. Si tratta di dirigenti di eBay, mica di ragazzetti qualunque!


eBay AbuseE’ da un pò di tempo che diffondo tra gli amici un sito di ECCELLENTE FATTURA.
eBayAbuse.it splendido sito (che tempo fà venne stranamente sospeso dalla Polizia Postale ma SENZA POI GIUSTIFICARNE LE MOTIVAZIONI) con l’evidente intento Robinhoodiano di aprire gli occhi a tutti quegli utenti che, inconsiamente o per scarse capacità informatiche, apportano lustro ed importanza al PIU’ GRANDE SITO DI TRUFFE ON-LINE SUL PIANETA: eBay !!
Suggerisco vivamente a tutti di seguirlo e leggere l’enorme quantità di truffe segnalate e per le quali eBay NON PRENDE PROVVEDIMENTI!!



eBay Abuse
Anche il Telefono Antiplagio se ne occupa da un pò di tempo.
Leggetevi: SETTE DENUNCE CONTRO EBAY – COMUNICATO STAMPA DEL 29/11/07 !