Archive from giugno, 2011
Giu 29, 2011 - Informazione, Internet, Politica    Commenti disabilitati su Soppressione della Libertà sul Web Italiano?

Soppressione della Libertà sul Web Italiano?

agcom   Ebbene, non è esattamente come riportato sul Tam-Tam della nostra cara rete, sarebbe più prudente fare un paio di riflessioni prima di gridare allo scandalo.
Intanto, la “Violazione al diritto d’autore” è GIA’ REATO da tempo, mi sembra quindi una sciocchezza allarmarsi per qualcosa che non rivela alcuna novità. Certo, bypassare i tribunali ed affidare al’AGCOM il POTERE di “intimare la rimozione dei contenuti non autorizzati” può sembrare una semplificazione eccessiva, ma personalmente credo che i tribunali siano già abbastanza affollati e, se davvero desideriamo una giustizia più GIUSTA, dovremmo cominciare con il limitare le VALANGHE di atti e ricorsi che giornalmente vi si riversano, ma la mia idea sulla questione potrebbe essere oggetto di altro post dedicato a questo argomento.
Chi possiede più di due neuroni capisce bene che la cosa non sposta il problema sulla libertà o meno di pubblicare matriale protetto, la causa VINTA da Mediaset contro YouTube (che ha più di tremila lire da spendere in avvocati) è un’evidente conferma di quanto ciò sia solo una agilizzazione di certe procedure che al momento sono solo più lunghe e dispendiose.
Approfitto per ricordarvi che Mediaset è tutt’oggi detentrice ABUSIVA di canali televisivi, con SENTENZA della 
Corte di Giustizia Europea che ha condannato l’Italia, mica Mediaset (valli a capire, LORO abusano e NOI paghiamo).
Ad ogni buon conto, chi scrive su un blog, è consapevole del fatto che talvolta possa riportare contenuti (anche a propria insaputa) non “liberamente diffondibili” senza previa autorizzazione, ma, senza far riapparire i fantasmi di Staliniana memoria, è sufficiente operarne la rimozione qualora chi ne detenga la proprietà ne segnali la richiesta di rimozione (va bene, “intimare” ci piace meno, ma il significato è il medesimo).

Non a caso, io per esempio, lo specifico, anche se non ce ne sarebbe la necessità, quanto potete leggere sulla finca di sinistra ” Le immagini pubblicate sono state trovate su pagine web e giudicate di pubblico dominio. Se qualcuno, potendo vantare diritti su di esse, volesse chiederne la rimozione, può scrivere al mio indirizzo e-mail.”. La cosa è ovviamente da intendersi anche per i contenuti, ma è decisamente superfluo specificarlo.


Vi riporto una parte dell’articolodi Paolo Attivissimo che mi sento di sottoscrivere appieno:

Muore il Web italiano? Esagerati. Ma è ora di imparare a usare davvero Internet

[…omissis…]
Parliamoci chiaro: questo dell’Agcom, come ogni altro tentativo di imbavagliare la Rete, è destinato a fallire per motivi assolutamente fisiologici. Non ci riescono i cinesi, figuriamoci se ci riusciranno le sciacquette dei burocrati italiani. Buttarla in politica non fa altro che distrarre da questo concetto fondamentale e svilire la questione. Come il DDOS contro Agcom, non fa altro che regalare comode munizioni a chi vuole trasformare in rissa una questione seria e a chi brama di accusare di apologia della pirateria gli onesti che vogliono difendere non solo il diritto d’autore ma anche quello del fruitore.

Sarà facile zittire le iniziative sensate, come il Creative Commons e il fair use, etichettandole come pro-pirateria, sovversive, anarco-insurrezionaliste, antiberlusconiane e quant’altro, senza bisogno di dimostrare che lo stato delle cose attuale causi danni ad autori e artisti. Senza fermarsi a chiedere quanta pubblicità gratuita ha avuto Lady Gaga da Internet o come mai, se siamo tutti così pirati, Avatar o Il Signore degli Anelli incassano miliardi di euro. Verrà dimostrata invece una sola cosa: che i governi non hanno la più pallida idea di come funzioni Internet e sono mentalmente fermi all’Ottocento. Ne pagheranno le conseguenze.

A mio avviso ci sono due modi per far fallire in modo elegante e civile quest’ennesimo giro di giostra. Il primo è sommergere l’Agcom di segnalazioni di presunte violazioni. Noi siamo in tanti; loro sono in pochi. Basta qualche decina di migliaia di segnalazioni per mandare in tilt il sistema e ricordare a questi asini digitali che stanno cercando di vietare al vento di soffiare e stanno ragionando ancora in termini di piombo in tipografia anziché di bit nella Rete. Qualcuno si ricorda, per esempio, l’obbligo di mandare una copia di ogni pubblicazione agli Archivi Nazionali e tutto il panico che fu diffuso quando parve che l’obbligo si dovesse estendere a ogni sito Web? Appunto.

Il secondo è che è ora di studiare invece di strillare. I vari tentativi di censura e oscuramento funzionano soltanto con chi non sa usare Internet e non ha voglia di imparare a usarla come si deve, però poi si lamenta. La resistenza civile ai tentativi di imporre leggi idiote non passa solo dai canali politici e dalla scheda elettorale: passa dal filo dell’ADSL che abbiamo in casa. L’HADOPI francese non è fallita perché i francesi si sono dedicati al denial of service contro i siti delle autorità. È stata ridicolizzata perché gli internauti francesi hanno capito che il peer-to-peer è vulnerabile e sono passati ad altri sistemi. È ora di spegnere il teleschermo e di accendere il cervello; di smettere di comprare giornali-spazzatura e diventare tutti hacker.

Ah, già, ma stasera c’è la partita su Inediaset Premium Plus Ultra 3D 4×4 Dolby Surround Ritardante per Lui Stimolante per Lei. Non si può rinviare la rivoluzione di qualche ora?

Fonte: attivissimo.blogspot.com
Giu 26, 2011 - Economia, Truffe    Commenti disabilitati su Oro “di Bologna” a Fort Knox!

Oro “di Bologna” a Fort Knox!

Oro falso a Fort KnoxHo scovato un articoletto davvero interessante, mi sono avvalso di un traduttore ed ho corretto l’aspetto grammaticale in quanto l’articolo originale è in Russo, vogliate pertanto perdonarmi qualche errore, ma vi assicuro che il significato è DAVVERO MOLTO CHIARO.


Nel mese di ottobre 2009, il Mnistero del Tesoro USA ha inviato una partita di lingotti d’oro in Cina. Si tratta di trasferimenti regolarmente effettuati per pagare i debiti anche al di fuori della bilancia commerciale. La maggior parte degli scambi in oro del mondo viene comunicata e memorizzata nel deposito sotto la supervisione di una speciale organizzazione – Bullion Market Association di Londra (potete leggere quì come funziona). Quando il carico partito venne ricevuto, il governo cinese ha ordinato una verifica speciale della purezza e il peso dei lingotti d’oro; ricordiamo che la Cina è il più grande detentore straniero di U. S. titoli del Tesoro. I funzionari cinesi sono rimasti scioccati quando hanno scoperto che le barre erano false. La truffa consisteva in barre di tungsteno rivestiti con un sottile strato di oro vero. Questo “oro” in lingotti è stato prodotto negli Stati Uniti e conservato a Fort Knox per molti anni.

Il governo cinese ha immediatamente avviato un’indagine e ha rilasciato una dichiarazione che alludeva alle macchinazioni del governo statunitense. I numeri di registrazione delle barre partite indicano che i lingotti falsi sono stati ottenuti dalle banche della Federal Reserve durante l’amministrazione Clinton. E ‘stato poi commissionato dai banchieri della Federal Reserve sono state prodotte tra 1,3 e 1,5 milioni di barre di tungsteno del peso di 400 grammi, 640.000 delle piastrelle di tungsteno sono stati rivestiti con oro e spediti a Fort Knox, dove rimangono fino ad oggi.

Secondo l’indagine cinese, il resto del 1,3-1.500.000 barre di tungsteno da 400 grammi veniva coperto d’oro e poi venduto sul mercato internazionale. Non solo la riserva aurea degli Stati Uniti ha un oro falso, ma il mercato mondiale è stato anche ingannato dai banchieri della Federal Reserve e da Clinton. Si stima che il valore delle truffe Oro Clinton non sia inferiore ai 600 miliardi di dollari.

Un articolo del “New York Post” il 2 febbraio 2004, intitolato “Procura sta indagando il capo del New York Mercantile Exchange”, ha sottolineato che il Golden Affair Clinton ha attirato l’attenzione dei funzionari degli Stati Uniti. Articolo scritto da Jennifer Anderson, ha riferito che “l’amministratore delegato del New York Mercantile Exchange è sotto inchiesta da parte del procuratore distrettuale di Manhattan. Fonti vicine alla borsa detto la scorsa settimana, Stuart Smith, vice presidente senior delle operazioni di scambio, è stato cercato dal procuratore distrettuale. Dettagli dell’inchiesta non sono stati resi noti, ma un portavoce ha detto che il cambio, non è stato associato ad operazioni di scambio con le azioni. Ha rifiutato ulteriori commenti, dicendo solo che le accuse sono state depositate. L’ufficio di rappresentanza del procuratore distrettuale di Manhattan si è rifiutato di commentare.”

Presso l’ufficio del Vice Presidente Senior delle Operazioni della New York Mercantile Exchange (NYMEX), questo è il posto dove sono andati a cercare le certificazioni [numero di registrazione e l’origine] per OGNI BAR GOLD mai fisicamente trasmesse all’Exchange. Essi sono tenuti a conservare registrazioni di ogni lingotto. Queste relazioni dovrebbero dimostrare l’origine esatta di tutto l’oro fisico, che è andato sul mercato e, di conseguenza, avrebbe rivelato quanto oro non risulti dagli scambi delle compagnie di estrazione dell’oro, semplicemente perché la quantità di oro proveniente dalla “fusione” dovrà essere superiore alla quantità prodotta fisicamente.

Perché è stato utilizzato il tungsteno ?

Per stampare il denaro falso, si ha necessità di una carta speciale, o note possono essere facilmente identificati Spetspribor, che sono ampiamente utilizzati da banche e imprese. Allo stesso modo, se avete intenzione di manipolare il lingotti d’oro, è necessario assicurarsi che essi abbiano proprietà e il peso specifico di oro vero.

Il problema di fare un lingotto buono forgiato è che l’oro ha una densità molto alta, quasi il doppio del piombo e due volte e mezzo più denso rispetto all’acciaio. Di solito non ce ne accorgiamo, perché piccoli anelli d’oro, ecc pesano troppo poco per poterne notare la differenza di densità, ma se mai entrassimo in possesso di un lingotto d’oro, si potrebbe notare che è assolutamente inconfondibile: un lingotto d’oro è molto, molto pesante.

Lo standard di trading lingotti d’oro tra le banche, conosciuta come la “fornitura di Londra Bar affidabile” (“bar London Good Delivery“), pesa mediamente 400 once (circa 12,5 kg.), ha la dimensione di un piccolo libro. Un lingotto d’acciaio della stessa dimensione peserebbe solo tredici libbre e mezzo (pari a soli 6,12 kg.).

Sono pochissimi i metalli in possesso di una densità elevata come l’oro, solo due eccezioni:
– l’uranio impoverito, che è a buon mercato, per il governo, ma è molto difficile da gestire. Inoltre, è radioattivo, il che è sicuramente un problema non da poco.
– il tungsteno, che costa molto meno dell’oro ed ha quasi la stessa densità, giusto una piccola differenza di tre decimi. Le principali differenze sono il  colore diverso, e una notevole durezza. L’oro puro è invece relativamente morbido, lo si può graffiare con un’unghia.

Il lingotto di Prima classe deve rispettare pienamente i parametri di colore, durezza, densità, proprietà chimiche e fisiche. Per produrne uno contraffatto è necessario disporre di un lingotto di tungsteno che sia di dimensioni di 1/8 di pollice più piccolo (in tutti e tre dimensioni) rispetto al lingotto d’oro finito; quindi applicare uno strato di oro vero dello spessore di 1/16 pollice. A vista, questa barra apparirebbe come reale ed in caso di test (non approfonditi come quelli effettuati dal Governo Cinese) le analisi chimiche avrebbero mostrato l’oro ed il peso sarebbe risultato esattamente identico ad un lingotto d’oro vero e proprio.

Oggi a Fort Knox sono ancora conservati questi lingotti di “oro Clinton”, e ancora oggi continuano a diffondersi in tutto il mondo, perché l’oro è in circolazione tra i paesi per pagare i debiti e risolvere la cosiddetta bilancia commerciale.

Fonte: perevodika.ru
Giu 25, 2011 - Informazione, Truffe    Commenti disabilitati su Morti “fuori stima” …..

Morti “fuori stima” …..

Repubblica Certo, dopo aver visto questo video…
… sembra anche OVVIO che i “numeri” che danno siano SEMPRE sottostimati.


Premesso intanto che è plausibile immaginare che il numero esatto sia impossibile averlo a prescindere; per tutta una serie di fattori, non ultimo il fatto che ci siano ordinariamente diverse “sparizioni” volontarie o meno (il telefono giallo prima, e chi l’ha visto poi, ci hanno costruito una fortuna) anche solo per nascondersi agli occhi del fisco o di qualche clan interessato a scambiare quattro chiacchiere; ma le affermazioni di quest’operatore, fanno presumere che si operi davvero con TROPPA LEGGEREZZA e PRESSAPOCHISMO.

In effetti, pensate a quante vittime NON censite tra quanti, senza parenti che ne reclamino la scomparsa, senza permesso di soggiorno, malati senza assistenza o semplicemente in NERO.

OGNI COMMENTO E’ DECISAMENTE GRADITO

Fonte: YouTube
Giu 19, 2011 - Internet, Truffe    1 Comment

Beh, se credete alla “protezione” dello staff eBay….

Eh si, i Truffatori, non solo fanno quello che fanno….

Ma offendono chi cerca di contrastarli e PREDONO PER IL CULO I TRUFFATI, che si vantano di essere poco raccomandabili ma sono dei polli fuori scala (l’unità di misura è ignota).

Capite bene che (come dice il Signore “figo da paura” del filmato che ovviamente ha RUBATO l’identità ad un ingenuo Sassarese)…
… crede che la Polizia Postale stia …. “ma ha capito in che paese viviamo?”…

Figuriamoci,….
… se addirittura un  Poliziotto (che sà bene come funziona) ci casca e si fa prendere per il culo…..

Fonte: Youtube
Giu 18, 2011 - Internet, Truffe    5 Comments

eBayAbuse, pronti per il RITORNO.

ritorno-online.jpg


Truffatori attivi su eBay TREMATE! Siete pronti al ritorno dello smascheratore?

Pronto al rientro previsto per Mercoledì 15 Giugno, comprensibilmente in ritardo (immaginate la dimensione del database).

Questa volta su un server Svizzero, auguriamo un grande in bocca al lupo sperando che questo manteiner non sia come i precedenti.


Aggiornamento: Il Server Svizzero non ha funzionato. Adesso pare che il server che ospiterà eBayAbuse sarà a Panama.

Giu 15, 2011 - Abuso di Potere    Commenti disabilitati su Sentitevi TRANQUILLI e PROTETTI ….

Sentitevi TRANQUILLI e PROTETTI ….

Siamo circondati da “SCERIFFI” di questo calibro.

Capite, questi episodi, definiti “smagliature” possono capitare.

Immaginerete quanto può farvi piacere essere “PICCHIATI DI SANTA RAGIONE” e portati in CARCERE per consentirvi di non Sbagliare di nuovo.

Già, perchè per loro NON SERVE ALCUN GIUDICE…

… hanno già deciso che siete COLPEVOLI!!


Ogni commento è superfluo.

Fonte: Current
Giu 14, 2011 - Politica    Commenti disabilitati su Abbiamo Vinto senza discussione.

Abbiamo Vinto senza discussione.

Vittoria Abbiamo vinto da SOLI!!

Andando in culo a tutte quelle FACCE DA QUORUM che hanno tentato la furbata della diserzione delle urne!

Formigoni lo aveva detto chiarissimo, perchè devo cercare di convincere a votare NO, se portando il mio elettorato a NON votare ho il 66% di possibilità contro il 50%?

Ebbene, adesso dal 45% che non è andato a votare, togliamo il 26% fisiologico dei TRADITORI che non ci vanno MAI, il 5% (almeno) di quanti avevano già pianificato una vacanza e stavano fuori sede e non lo hanno potuto fare anche se avessero voluto, togliamo ancora un 3% di inabili, che risultano tra gli aventi diritto ma non sono in grado di intendere e di volere….

Rimane un cazzo di 11%!

Che, sommato al 5% (scarso) di elettori che hanno invece espresso la loro opinione ed hanno votato NO, scopriamo che chi appoggia i parlamentari autori delle leggi testè abrogate….

… GODE di un BEL 16% di consensi!!

Che bel risultato!

Giu 10, 2011 - Politica, Viaggi e Vacanze    Commenti disabilitati su Prima a votare e poi gratis al mare

Prima a votare e poi gratis al mare

Vota e Mare

Viareggio“Prima a votare e poi gratis al mare” è lo slogan lanciato da una ventina di stabilimenti della Versilia, tra Viareggio, Lido di Camaiore, Marina di Massa, ma si è aggiunta anche Pisa, e il numero sembra aumentare di ora in ora.

Come sapete, domenica 12 e lunedì 13 giugno si vota per l’abrogazione delle norme relative a nucleare, privatizzazione dell’acqua, legittimo impedimento (SI se volete opporvi, mentre NO se vi sta bene).
Quello che si propone è di andare a votare da subito domenica 12 mattina, entro mezzogiorno. In questo modo, alla prima rilevazione del Ministero degli Interni risulteranno molti gli italiani che hanno votato, provocando negli altri la convinzione che il quorum è effettivamente a portata di mano.
Partecipate e invitate tutti i vostri amici a questo evento, per favore.

PER CHI CREDE CHE SIA CONTROPRODUCENTE

Qualcuno crede che questo comportamento possa essere controproducente, perché gli elettori potrebbero pensare: “posso non andare a votare, tanto il quorum si raggiunge lo stesso”.
Chi propone di andare a votare al referendum entro mezzogiorno di domenica crede che l’elettorato sia composto da quattro fasce di persone:
1) Chi sa che deve andare a votare e votare SI. Questa persona si attiva anche per convincere altri e andrebbe a votare anche in ginocchia sui ceci, quindi non influenzeremo il loro comportamento – statene certi.
2) Gli indecisi. Moltissimi. Hanno sentito parlare di questo referendum, ma dato che i tg non ne parlano, credono che nessuno andrà a votare. Appena vedono che il referendum attrae moltissimi elettori, potrebbero essere coinvolti dallo spirito di emulazione e andare a votare anche loro. “Ce la si può fare, e mica posso essere l’unico a non votare.”
3) I contrari. Quelli che, se vedono che domenica a mezzogiorno si raggiunge una percentuale notevole, iniziano a pensare che forse è il caso di andare a votare anche loro. Contribuendo, a conti fatti, a una vittoria del SI.
4) Quelli che non ne sanno nulla. Là, purtroppo, il 12 e il 13 giugno poco si potrà fare (votando sia prima che dopo mezzogiorno)

Fonti: ilfattoquotidiano e fb
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