Al Parlamento e alle Regioni:
“E’ ora di tagliarvi lo stipendio” !!
«Fosse caduto un privilegio, in queste settimane (…) Si fosse iniziato a discutere seriamente della riduzione del numero dei nostri onorevoli (come promesso da tutti in campagna elettorale), dei loro vitalizi e dei loro benefit». Così ha scritto sulla Gazzetta di Mantova il direttore Enrico Grazioli.
Un atto d’accusa che lascia poco spazio alle esercitazioni dialettiche: il Paese e le comunità locali attraversano un momento difficile, terribile, senza che la politica riesca a dare risposte credibili ed efficaci. Solo risposte di facciata, contabili, parole generiche o propagandistiche che negano addirittura l’esistenza della crisi. S’invita a parlare d’altro: di ronde, di sicurezza, di immigrazione, quando il primo pensiero degli italiani è proprio la difficile situazione economica, da cui possono discendere ferite sociali difficilmente rimarginabili.
Si chiede all’operaio di ridursi il salario, ai manager di tagliare i lauti compensi. Molte aziende hanno rinunciato a distribuire dividendi agli azionisti. Anche la Chiesa è scesa in campo (a Milano Tettamanzi ha istituito un fondo di solidarietà con chi perde il lavoro). E la politica che fa? E’ immobile nel suo fortino, facendo finta di non vedere che i privilegi di cui gode stanno scavando un fossato con l’Italia vera e reale.
Nell’ultima campagna elettorale, destra e sinistra erano d’accordo nel contenere i costi della politica, nel ridurre macroscopici privilegi che di fatto ci pongono al primo posto in Europa. Ma di concreto non s’è visto nulla. Anzi, i costi della politica in Parlamento, nei consigli regionali, sono aumentati. Uno schiaffo in faccia a chi soffre.
La Gazzetta di Mantova lancia una petizione per far sì che a parlamentari e consiglieri regionali vengano ridotti (fino alla fine della legislatura e di almeno il 30%) le indennità, i vitalizi, con un giro di vite anche sui privilegi. E che anche nelle Regioni si dia vita a un contenimento analogo. Un senatore percepisce ogni mese quasi 17mila euro nette. Anche i consiglieri regionali non sono da meno.
Fonte: La Gazzetta di Mantova