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Apr 7, 2008 - blog life    Commenti disabilitati su Sottoscrizione Lettera alla Guardia di Fiananza

Sottoscrizione Lettera alla Guardia di Fiananza

LETTERA APERTA DI CITTADINI ITALIANI
ALLA GUARDIA DI FINANZA


SPETT. GUARDIA DI FINANZA,
come cittadini dello Stato italiano, conoscendo il decreto legislativo n. 68 del 19/3/01 che prevede, in attuazione dei principi direttivi della legge n. 78/2000, la Vs. missione come Forza di polizia a competenza generale su tutta la materia economica e finanziaria,
SENTIAMO IL DOVERE DI RIFERIRE QUANTO SEGUE:

1. Nel bilancio della banca d’Italia si legge in passivo il valore nominale delle banconote emesse (vedi l’allegato n. 1 dell’interrogazione n. 4-02461 del 20/05/1995, Roma, in cui l’ufficio legislativo del ministero del tesoro, in merito alla causa Auriti n. 51521/94 del 24/06/94, tribunale di Roma, 1ª sezione civile del ruolo generale affari civili, specifica: “Per tutta la durata della circolazione, la moneta rappresenta un debito, una passività dell’Istituto di emissione e come tale è iscritta nel suo bilancio, fra le poste passive”).
2. La lettura di bilancio della banca d’Italia spa è percepibile come un trucco nella misura in cui la posta in passivo di tale valore delle banconote, emesse in cambio di titoli di Stato, nasconde reddito percepito in nero e iniquamente: appropriandosi di un reddito che ammonta alla differenza fra valore nominale della cartamoneta e costo di produzione meccanografica della stessa (detto, appunto, reddito da signoraggio in quanto antico esercizio del potere del Signore di appropriarsi di risorse, attraverso emissione di moneta non convertibile, a corso legale, e sotto forma di debito) e non pagando su di esso (perché lo segna come passivo nel suo bilancio, cioè non come reddito percepito ma come debito da percepire) tassa alcuna (anche nel bilancio storico, cioè nel conto dei profitti e delle perdite della situazione patrimoniale del passato, non esistono voci del tipo “Proventi da cessione di banconote” relative al signoraggio esercitato, né alcuna altra voce attiva del signoraggio accumulato negli anni precedenti e non devoluto allo Stato. Figura invece una voce attiva “proventi da allocazione di banconote” ma di importo di gran lunga inferiore ai profitti da signoraggio accumulati e non devoluti, accompagnata da una voce passiva di pari importo per le “banconote in circolazione”, significante banconote esistenti non depositate in banche o istituzioni simili, corrispondenti ad una frazione di M0 o massa monetaria di tipo zero).
3. Tale trucco si palesa necessariamente come truffa ai danni dello Stato italiano, innanzitutto perché l’Italia dovrebbe essere una repubblica, cioè una res pubblica, cosa pubblica, e non incorporare in sé società per azioni private con scopo di lucro come attualmente è l’istituzione denominata banca d’Italia, ed oltretutto perché questa istituzione, che si fregia del nome nazionale pur non essendo della nazione ma di privati, evade il fisco attraverso l’escamotage di appostare il reddito al passivo, cioè nascondendo il reddito percepito in nero.

IN BASE A QUANTO SOPRA, CHIEDIAMO
a) se l’estensione delle facoltà e dei poteri della Guardia di Finanza, riconosciuti per legge in campo tributario a tutti i settori in cui si esplicano le proiezioni operative della polizia economica e finanziaria;
b) e se la legittimazione della Guardia di Finanza a promuovere e sviluppare, come autorità competente nazionale, iniziative di cooperazione internazionale con gli organi collaterali esteri ai fini del contrasto degli illeciti economici e finanziari, avvalendoVi anche di dodici ufficiali da distaccare, in qualità di esperti, presso le rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari, consentano alla Guardia di Finanza di pervenire all’ispezione della banca d’Italia e di tutte le banche emittenti degli Stati facenti parte dell’UE, risultanti viziate dal medesimo problema di evasione fiscale, non solo a danno dei singoli Paesi, ma della comunità europea stessa;  oppure se, in caso contrario, le banche emittenti godano di immunità rispetto a Vs. eventuali indagini.


In fede
I cittadini sovrani
.

 

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