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Ott 17, 2010 - 11 Settembre 2001    Commenti disabilitati su I testimoni dell’11 Settembre

I testimoni dell’11 Settembre

Torri di Luce

Sapevate dell’ECATOMBE dei Testimoni dell’11 settembre?

fatti fuori uno alla volta, ma qualcuno parla ancora…

Molti testimoni dei fatti accaduti l’11 Settembre 2001 sono rimasti vittime di morti misteriose. L’elemento che li accomunava, è il fatto che le loro affermazioni sostenessero il Movimento per la Verità sull’11 Settembre (911truth.org) e smentivano la versione ufficiale dei fatti.

Barry Jennings
BARRY JENNINGS
Era il coordinatore per le emergenze della New York Housing Authority (con sede presso il WTC). L’11 Settembre dichiarò di essere stato sbalzato all’indietro (insieme al collega Michael Hess) da una potente esplosione nell’edificio 7.
In seguito dichiarò di avere udito altre esplosioni nello stesso edificio, molto prima che la torre collassasse, e che durante la fuga avrebbe scavalcato diversi corpi senza vita, contraddicendo la versione “ufficiale” secondo cui nessuno sarebbe deceduto nello edificio 7.
Barry è morto misteriosamente il 19 Agosto 2008, due giorni prima che venisse presentata la prima bozza del rapporto NIFT sugli eventi dell’11 Settembre.
Beverly Eckert


BEVERLY ECKERT

Beverly perse il marito negli attentati dell’11 Settembre. Dichiarava di non credere alla versione “ufficiale” dei fatti.
Apparteneva alla organizzazione attivista dei famigliari delle vittime degli attentati, inclusa una azione civile contro i sauditi e il governo degli Stati Uniti.
Sembra che le sia stato offerto del denaro per desistere e mantenere il silenzio, proposta che rifiutò.
Beverly è morta alla età di 57 anni in uno strano incidente aereo, in data 12 Febbraio 2009. Una settimana prima di morire, aveva incontrato il Presidente Obama in qualità di avvocato delle vittime dell’attentato al WTC.

Kenneth Johannemann

KENNETH JOHANNEMANN
Kenneth lavorava come portiere al WTC. Testimoniò di avere assistito ad esplosioni sia alla base che ai piani superiori della torre. In particolare, parlò di una forte esplosione avvenuta alla base di una delle Torri Gemelle, e raccontò di avere soccorso persone con ustioni su tutto il corpo, vittime della esplosione verificatasi alla base – e non in cima – della torre.
Nel Settembre 2008 Kenneth fu trovato morto, ucciso da un colpo di arma da fuoco alla testa, ed il suo caso fu classificato come “suicidio”.
Il rapporto sul suicidio indica come movente il recente licenziamento di Johannemann.
Tuttavia egli aveva una grande e amorevole famiglia, e sembra che il cugino gli avesse da poco offerto un posto di lavoro.

Michael Doran

MICHAEL H. DORAN
Doran prestava assistenza legale ai famigliari delle vittime dell’attentato, nelle cause di richiesta di risarcimento danni.
E’ morto il 28 Aprile 2009, quando il suo aeroplano monoposto si è schiantato in Ohio.

CHRISTOPHER LANDIS
(Nessuna foto disponibile)
Era il responsabile alla sicurezza per il Dipartimento dei Trasporti della Virginia. Concesse agli autori del documentario “The Pentacon” diverse foto, ed una intervista durante la quale rispose alle domande molto nervosamente.
Il giorno degli attentati potè godere di una visuale libera del punto di impatto dello attentato al Pentagono. Scattò molte foto le quali sembra rivelassero una realtà diversa da quella presentata dalle fonti “ufficiali.”
Circa una settimana dopo che gli autori del film registrarono la testimonianza di Landis, quest’ultimo fu ritrovato morto per un apparente suicidio.

Incidente Christopher Landis

Nessuna ulteriore informazione è trapelata sulla sua morte.

Bertha Champagne

BERTHA CHAMPAGNE
L’11 Settembre 2001 Bertha prestò servizio come baby sitter presso la famiglia di Marvin Bush.
Fino a Giugno 2009 il fratello minore di George W. Bush fu alla direzione della Securacom Stratesec, una compagnia kuwaitiana – saudita, la stessa che sovrintendeva alla sicurezza elettronica del WTC e dell’aereoporto internazionale di Dulles, da cui partì il volo 77.
Il 10 Ottobre 2003 la sessantaduenne Bertha Champagne fu trovata morta allo interno della sua autovettura in una strada nei pressi della residenza dei Bush.

Paul Smith

PAUL SMITH
Pilota dell’elicottero che filmò le immagini dello schianto del secondo aeroplano.
Il 7 Ottobre 2007 mentre smontava da un taxi, Smith fu investito ed ucciso da una misteriosa automobile nera, mai identificata.
L’11 Settembre il cameraman John Del Giorno era l’operatore a bordo dell’elicottero di Smith, ma dal giorno degli attentati ha sempre categoricamente rifiutato di rilasciare dichiarazioni sull’accaduto.

Deborah Palfrey

DEBORAH PALFREY

Deborah Palfrey gestiva un giro di prostituzione che annoverava diversi vip del WTC tra i suoi frequentatori.

Nei giorni successivi gli attentati, la Palfrey dichiarò – anche nella trasmissione di Alex Jones – di essere in possesso di informazioni potenzialmente di grande interesse per la commissione di indagine sull’11 Settembre.

Il 15 Aprile 2008 la Palfrey fu trovata morta nella propria abitazione, plausibilmente suicida.


David Wherley

DAVID WHERLEY
Il maggiore Wherley coordinava le operazioni di volo degli aerei militari nei cieli di Washington, l’11 Settembre 2001.
Il 22 Giugno 2009 Wherley restò ucciso in uno strano incidente della metropolitana, il più grave da un trentennio.
Gli investigatori accertarono che il controllo del treno era stato impostato su “automatico”, anziché manuale, come di norma.

Salvatore Princiotta


SALVATORE PRINCIOTTA

Princiotta fu uno dei primi vigili del fuoco ad intervenire sul luogo dell’attentato.
Il 23 Maggio 2007 fu assassinato.
L’uomo sospettato del suo omicidio, Jeffery Lynn Bigham, fu in seguito trovato morto suicida.
Aggiornamento: ringrazio i ricercatori di “Come Don Chisciotte” per questa pagina: http://xoomer.virgilio.it/911_subito/misteriose_morti.html dalla quale traggo il seguito di questo articolo (purtroppo la lista si è allungata)…

David Graham

 

DAVID GRAHAM

David Graham vide 3 dei dichiarati dirottatori a Shreveport con un uomo d’affari pakistano precedentemente il 9/11.
Andò all’FBI con questa informazione e ricevette minacce da agenti federali.
Il 17 settembre del 2006 David Graham è stato trovato avvelenato. La sua morte non è mai stata oggetto di investigazioni approfondite.

John P. O'Neill

JOHN P. O’NEILL

Esperto di antiterrorismo, ex agente dell’FBI.

I dettagli poco chiari intorno al suo decesso sono troppi per riportarli qui e sono spiegati in un’apposita pagina di questo sito.

Prasanna Kalahasthi

PRASANNA KALAHASTHI

Prasanna Kalahasthi, moglie di un presunto passeggero del volo AA-11 (quello che si schiantò sulla Torre Nord) e studentessa di odontoiatria, è stata trovata impiccata circa un mese dopo l’11 settembre, nonostante fosse Hindu (e quindi non potesse commettere suicidio, in quanto visto come peccato pari all’omicidio) e nonostante gli amici affermino che fosse determinata a terminare l’università e a vivere.

Suo marito, Pendyala Vamsikrishna, a causa di varie stranezze (come liste passeggeri in cui compariva e scompariva senza motivo), è considerato uno dei tanti indizi della falsità delle liste dei voli ufficialmente dirottati l’11 settembre 2001.

La vicenda viene esaminata in dettaglio in questa pagina.

Suzanne Jovin
SUZANNE JOVIN
Suzanne Jovin era una studentessa di Yale che fece una tesi su Osama bin Laden ed ebbe come relatore un agente dell’intelligence statunitense (James Van de Velde, che viveva a 3 isolati da lei).
Suzanne è stata assassinata appena 5 ore dopo aver consegnato la sua tesi di laurea (quasi conclusa) a Van de Velde. Il colpevole è tuttora ufficialmente ignoto.
Un testimone riferì di aver visto Van de Velde camminare dietro Suzanne appena 20 minuti prima che venisse assassinata.
La polizia afferma che Suzanne fu probabilmente condotta nel luogo del delitto da qualcuno che conosceva.
Suzanne prima di morire si era lamentata con amici e conoscenti che Van de Velde, più che aiutarla con la tesi, stava cercando di ostacolarla.
Nella tesi che consegnò a Van de Velde il giorno dell’omicidio mancava solamente la conclusione. Una nota a margine scritta a mano diceva: “la conclusione la lascio per ultima”. Tuttora non sappiamo a cosa si riferisse.
Suzanne fu uccisa nel 1998, e viene da molti definita “la prima vittima dell’11 settembre”.
Maggiori dettagli qui.

Perry Kucinich

 

PERRY KUCINICH

Perry Kucinich era il fratello di Larry Kucinich, un membro del Congresso che richiedeva una nuova investigazione sull’11 settembre.
Ufficialmente la causa del decesso è stata una caduta (è stato ritrovato morto nella sua cucina steso sul pavimento a faccia in giù).

Wendy Burlingame


WENDY BURLINGAME

Wendy Burlingame era la figlia di Charles Burlingame, il pilota del volo AA-77 che si sarebbe schiantato al Pentagono.
E’ morta in un incendio nel 2006, nel complesso di appartamenti chiamato Galaxy Towers.
Edward DeFazio, il procuratore della Contea di Hudson, ha affermato che secondo gli esperti il fuoco ha avuto origine “sospetta”.
Inoltre il Galaxy Towers aveva una sicurezza antincendio all’avanguardia e non aveva mai sofferto incendi di alcun tipo prima.
Nessun altro è morto nell’incendio.

Ezra Harel

EZRA HAREL

Ezra Harel era una figura chiave del Mossad (il servizio segreto israeliano che secondo molti ha avuto un ruolo di primo piano nell’organizzazione dell’11 settembre, insieme al governo e al complesso militare-industriale statunitense).
Poco dopo l’11 settembre è stato trovato morto per attacco cardiaco.
Potrebbe non essere stato altro che un attacco cardiaco spontaneo, potrebbe essere stato qualcosa di più… Impossibile saperlo con certezza.

Bruce Irvins

 

BRUCE IVINS

Ivins era sospettato di essere il responsabile delle lettere all’antrace del 2001.
Sembra che la causa della morte sia stata overdose, non si sa se per mano sua o meno.
Nonostante questa incertezza non è stata eseguita nessuna autopsia, perché le autorità l’hanno definita “non necessaria”. Eppure è la prassi, in casi simili.

Eric Wishnie


ERIC WISHNIE

Eric Wishnie era un produttore anziano alla NBC News.
La moglie, Dawn Fratangelo, era una giornalista che si era occupata della cronaca degli attacchi dell’11 settembre.
Wishnie è morto il 31 luglio 2007. Ufficialmente si è trattato di suicidio.

Michael Zebuhr

MICHAEL ZEBUHR

Michael Zebuhr stava preparando un dottorato di biologia alla Clemson University e figurava tra i membri del movimento degli «Scienziati per la verità sull’11 settembre», in cui giocava un ruolo essenziale di coordinatore.
Accompagnato dalla sorella, da un amico e dalla Sig.ra Suzanne Strong, sua madre, stava uscendo da un ristorante a Minneapolis, sabato 25 marzo 2006, quando due individui si sono avvicinati per avere il portafoglio della Sig.ra Strong, che gli è stato consegnato senza resistenza, ha detto la polizia.

Senza ragione apparente, i due aggressori hanno poi ucciso Michael Zebuhr con un colpo alla testa. Zebuhr è morto 24 ore dopo presso il Hennepin County Medical Center a causa delle ferite.

Pubblicato il da in 11 settembre
Fonte: Signoraggio.it
Set 11, 2010 - 11 Settembre 2001    2 Comments

WTC Demolizione controllata ILLEGALE?

Asbestosi

Siamo tutti a conoscenza della tragedia avvenuta 9 anni fa.

Ma, a pochi viene in mente un dettaglio: ricordate le torri TRASFORMATE IN POLVERE?

E le migliaia di persone CHE NE SONO STATE COMPLETAMENTE INVESTITE ED AVVOLTE?

 

Ebbene, si perde un riferimento: l’anno di costruzione, il LARGO USO DI FIBRE DI AMIANTO di quegli anni, IL DANNO CAUSATO DOPO ANNI DALL’INSPIRAZIONE DI QUELLE MALEDETTE FIBRE.

 

Il “FORTUNATO” Larry Silverstain (ne ho già parlato qualche tempo fa), era BEN AL CORRENTE del costo di demolizione di una struttura del genere, che IN MANIERA LEGALE NON SI SAREBBE MAI E POI MAI POTUTA DEMOLIRE COL METODO CHE POI è stato INVECE ADOTTATO: La demolizione controllata, appunto.

Mesotelioma PleuricoEbbene, a tutt’oggi l’OMS non ha ancora diffuso i dati sulla diffusione di ASBESTOSI E MESOTELIOMA che ha colpito i superstiti delle Torri Gemelle (e le WTC 7), gli incolpevoli passanti, i soccorritori e quanti si sono trovati, loro malgrado AVVOLTI DALLA NUBE VELENOSA E NE HANNO INSIPRATO LE FIBRE!!

 

 


Ho trovato un articolo scritto POCHI GIORNI DOPO I FATTI del 2001 davvero interessante che vi riporto:

 

Mentre l’America e il mondo tremano all’ipotesi di una ancora indefinita e ipotetica guerra batteriologica, a Manhattan, nel cimitero delle torri gemelle, il rischio chimico ha già un nome concreto: polvere di amianto. In mezzo a questa polvere, ormai da due settimane, migliaia di volontari, pompieri, addetti dei servizi di protezione civile, giornalisti e cine operatori scavano, raccolgono notizie e fotografano. Nessuno di loro, però, sembra dotato di adeguate misure di protezione, se non di qualche poco utile mascherina di carta usa e getta.
L’agenzia federale di protezione ambientale (Epa) ha comunque fornito dati rassicuranti sul livello di amianto a New York. Delle 24 misurazioni effettuate nei due giorni successivi al disastro, ha spiegato Tina Kreisher, portavoce dell’Epa, soltanto quella effettuata nell’epicentro del disastro ha rivelato un livello di presenza di polvere di amianto superiore alla soglia di sicurezza (con il 4.5% di fibra di amianto). Tuttavia, ha rassicurato l’Epa, l’esposizione all’asbesto è pericolosa solo se prolungata nel tempo, e dunque non riguarda la grandissima maggioranza dei cittadini della Grande Mela. Epa e Osha (l’Occupation safety health administration) continueranno comunque a monitorare l’aria della città.

I rischi di chi vive e opera nell’epicentro del disastro possono essere limitati, raccomanda ancora l’Epa, con l’uso di maschere dotate di filtri speciali che però “quasi nessuno ha usato o usa”, denuncia ancora l’agenzia ambientale statunitense. Essendo le fibre di amianto di dimensioni ridottissime, le tradizionali protezioni usate dai medici in sala operatoria non bastano.

La costruzione delle torri del World Trade Center fu terminata nel 1973; le strutture in acciaio furono spruzzate con amianto (contenente il 30 per cento di crisotilo) e 5 mila tonnellate di amianto furono utilizzate per le tramezze e le coibentazioni. Ma, almeno ufficialmente, solo fino al quarantesimo piano: in seguito alla presa di posizione di numerosi scienziati Usa, tra cui uno studio fondamentale di Irving Selikoff, gli altri settanta livelli furono elevati utilizzando ulteriori materiali. Nel febbraio del 1972, poi, l’utilizzazione dell’amianto nell’edilizia newyorkese fu vietata per legge.

In realtà, sulla quantità di amianto presente nei grattacieli al momento dell’esplosione non c’è accordo. Ed Ferrand, membro del Dipartimento di scienza e tecnologia della città di New York, ancora ricorda l’asbesto piovere copiosamente dalle torri al momento dell’installazione: “Camminavo – dice – e dovevo togliermi l’amianto dalle spalle. Alcune zone erano ricoperte da parecchi centimetri di polvere”. Secondo Guy Tozzoli, l’ingegnere responsabile della costruzione e manutenzione del Wtc (rimasto in carica fino al 1987), l’amianto fu utilizzato solo fino al trentanovesimo piano, poi fu impiegato altro materiale, “con un costo aggiuntivo di 400 mila dollari”, precisa l’ingegnere. In seguito, ha detto Tozzoli, l’amianto presente nelle torri fu stoccato in speciali contenitori di plastica e nei primi anni ottanta “interamente rimosso”. In realtà si tratta di analisi non condivise da tutti: secondo alcuni, fino all’11 settembre erano ben visibili, all’ultimo piano, travi coibentate con amianto a spruzzo.

C’è anche qualcuno che, nella tragedia, trova occasione per tirare fuori la vecchia, e si sperava superata, polemica sull’effettiva pericolosità dell’amianto. Secondo Richard Wilson, docente di fisica all’Università di Cambridge nel Massachusetts, la resistenza al calore della sostanza avrebbe potuto proteggere in maniera più efficace le colonne portanti dei due grattacieli, ritardandone il crollo di qualche ora e, probabilmente, salvando centinaia di vite umane. Steve Miller, editor del sito scientifico junk-science.com, conferma: “L’amianto è il migliore isolante che conosciamo e non usarlo a causa di isteriche ragioni di salute pubblica è assurdo”. L’argomento usato dai sostenitori dell’asbesto è che la sostanza, allo stato solido, non sarebbe pericolosa: in realtà altri e più attendibili studi rivelano che anche in questo caso, con il tempo, l’amianto si sfalda e libera fibre nell’atmosfera.

Ma a Manhattan la mappa del rischio tossico non si ferma purtroppo all’amianto. Dopo il crollo altre sostanze pericolose potrebbero essere state liberate nell’atmosfera: il freon (dai condizionatori d’aria onnipresenti nel Wtc), Pcb e idrocarburi. L’Epa ha inviato sul posto unità mobili speciali per il monitoraggio dell’aria. Mezzi dello stesso modello usato in Kuwait durante la guerra del Golfo per misurare le tossine prodotte dalla combustione dei pozzi petroliferi.

(26 settembre 2001)

Fonte: Assoamianto
Ago 23, 2010 - 11 Settembre 2001    1 Comment

Quando si dice essere FORTUNATI

11 Settembre11/9: IL GIORNO PIU’ FORTUNATO DI “LUCKY” LARRY SILVERSTEIN

Bisogna proprio essere fortunati per fare 4 miliardi di dollari con un bel colpo su un investimento di 6 mesi da 124 milioni di dollari.

Larry Silverstein è il magnate immobiliare newyorkese che acquistò l’intero complesso del World Trade Center proprio 6 mesi prima degli attacchi dell’11 settembre. Quella fu la prima volta che nei 33 anni di storia del complesso vi fu un cambio di proprietà.

Il primo ordine del giorno di Mr. Silverstein in qualità di nuovo proprietario fu di sostituire la compagnia responsabile della sicurezza del complesso. La nuova compagnia che venne ingaggiata fu la Securacom (ora Stratasec). Il fratello di George W. Bush, Marvin Bush, era nel consiglio d’amministrazione, e il cugino di Marvin, Wirt Walzer III, ne era il direttore generale. Secondo documentazioni pubbliche, la Securacom, non solo forniva sicurezza elettronica al World Trade Center, ma forniva copertura al Dulles International Airport e alla United Airlines, due protagonisti chiave negli attacchi dell’11/09.

La compagnia era appoggiata da una società d’investimenti, la Kuwait-American Corp., anch’essa legata per anni alla famiglia Bush.

La KuwAm fu legata finanziariamente alla famiglia Bush fin dalla Guerra del Golfo. Uno dei direttori e membro della famiglia reale del Kuwait, Mishal Yousef Saud al Sabah, fece parte del consiglio della Stratasec.

Facciamo ora una considerazione: i membri di una esigua cricca possedevano il WTC, ne controllavano la sicurezza dei sistemi elettronici, e anche la sicurezza non solo di una delle linee aeree i cui velivoli vennero dirottati l’11/09, ma dell’aeroporto dal quale provenivano.

Un’altra piccola “coincidenza” – Mr. Silverstein, che diede un acconto di 124 milioni di dollari su questo complesso da 3,2 miliardi di dollari, lo assicurò prontamente per la cifra di 7 miliardi di dollari.
Non solo, assicurò il complesso contro “attacchi terroristici”.
[“Lucky” Larry Silverstein]

A seguito degli attacchi, Silverstein presentò due richieste di indennizzo per la cifra massima della polizza (7 mld. di dollari), basate, secondo il parere di Silverstein, su due attacchi separati. La compagnia assicurativa Swiss Re, diede a Mr. Silverstein un risarcimento di 4.6 miliardi di dollari – un principesco compenso per un investimento relativamente misero di 124 milioni di dollari.

C’è dell’altro. Vedete, le World Trade Towers non erano proprio quell’affare immobiliare che siamo portati a credere. Da un punto di vista economico, il Trade center – sovvenzionato fin dall’inizio dal New York Port Authority – non ha mai funzionato, né si intendeva farlo funzionare, indifeso nel disordinato mercato immobiliare. Come non faceva a esserne al corrente il Gruppo Silverstein?

Le torri avevano bisogno di ristrutturazione e migliorie per un totale di 200 milioni di dollari, gran parte dell’ammontare relativo alla rimozione e rimpiazzo dei materiali edilizi dichiarati rischiosi per la salute fin già negli anni quando le torri vennero costruite. Era ben risaputo dalla città di New York che il WTC era una bomba all’amianto. Per anni il Port Authority trattò l’edificio come un vecchio dinosauro, cercando in diverse occasioni di ottenere i permessi per demolire la costruzione per motivi liquidità, mai concessi a causa dei risaputi problemi riguardanti l’amianto. Inoltre si sapeva benissimo che l’unico motivo per cui la costruzione stava ancora in piedi fino all’11/09 era perché sarebbe stato troppo costoso smantellare le Twin Towers piano per piano dato che al Port Authority venne impedito legalmente di demolire gli edifici.

Il costo stimato per smontare le torri: 15 miliardi di dollari. Solo il materiale da impalcatura per l’operazione venne stimato sui 2.4 miliardi di dollari!

In poche parole, le Twin Towers erano strutture condannate. Che cosa conveniente un attacco “terroristico” che demoliva completamente gli edifici.

L’edificio 7 era parte del complesso del WTC, e coperto dalla stessa polizza assicurativa. Questa struttura di 47 piani, in acciaio, che non venne colpita da un aereo, crollò misteriosamente su se stesso a caduta libera , otto ore più tardi nello stesso giorno – esattamente nello stesso modo delle Twin Towers.

Come è potuto accadere? Mr. Silverstein diede al mondo la risposta durante un’intervista al canale PBS, un anno dopo l’11/09/2002:

“Mi ricordo di aver ricevuto una chiamata dal… comandante dei vigili del fuoco, che mi informava di non esser sicuro che sarebbero stati in grado di contenere l’incendio, e io dissi, ‘abbiamo avuto un numero tremendo di vittime, forse la cosa più intelligente da fare è di tirarlo giù’ . E presero questa decisione e assistemmo al crollo dell’edificio”.

Chiunque ne sappia un po’ sulle costruzioni può affermare: “tirar giù” nel gergo industriale sta per demolizione controllata.

Una cosa è certa, la decisione di “tirar giù” il WTC 7 avrebbe reso felici molte persone.

[World Trace Center 7. Non dimenticate…che nessun aereo ha colpito questo edificio]

Specialmente perché era stato riferito che migliaia di dati sensibili riguardanti alcune delle più grandi truffe finanziarie della storia – comprese Enron e WorldCom – erano depositate negli uffici di alcuni inquilini dell’edificio:

– US Secret Service

– NSA

– CIA

– IRS

– BATF

– SEC

– NAIC Securities

– Salomon Smith Barney

– American Express Bank International

– Standard Chartered bank

– Provident Financial Management

– ITT Hartford Insurance Group

– Federal Home Loan Bank

La Security and Exchange Commission [SEC: Commissione di controllo sui titoli e la borsa n.d.t.] non ha quantificato il numero di casi effettivi nei quali dati sostanziali vennero distrutti dal crollo del WTC 7.

L’agenzia di stampa Reuters e il Los Angeles Times pubblicarono resoconti che li stimavano tra i 3.000 e i 4.000. Includevano la più importante tra le inchieste dell’agenzia sui metodi con i quali le banche d’affari si spartivano le azioni più appetibili appena immesse sul mercato durante il periodo del boom dell’high-tech. … “Le investigazioni in corso al New York SEC ne verranno influenzate clamorosamente perché gran parte del loro è un lavoro di documentazione intensivo”, disse Max Berger della Bernstein Litowitz Berger & Grossman di New York. “Per quei casi è una sventura”.

Citygroup afferma che alcune delle informazioni che la commissione sta cercando (circa WorldCom) vennero distrutte nell’attacco terroristico dell’11 settembre al World Trade Center. Salomon aveva degli uffici nell’edificio 7 del World Trade Center. La banca riferì che i nastri delle registrazioni delle e-mail della società a partire dal settembre 1998 fino al dicembre 2000 erano archiviate nell’edificio e distrutte nell’attacco.

Nell’edificio 7 del WTC vi era il più grande ufficio del territorio dei Servizi Segreti USA, con più di 200 dipendenti: “tutte le prove che avevamo archiviato e che si trovavano nell’edificio 7, in tutti i casi, sono crollate con l’edificio”, secondo l’agente speciale dei servizi segreti US David Curran.

Che perfetto, completo e fortuito susseguirsi di eventi fu l’11 settembre.

Casualmente, val la pena notare che uno degli amici più intimi di Lucky Larry – una persona con la quale, si dice, parli al telefono quasi tutti i giorni – è niente meno che l’ex primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Altro ancora su quella piccola intima relazione prossimamente…

Fonte: http://www.fourwinds10.com/
Link
06.09.2006
DI LIFEFORCE@ROCKYMOUNTAINS.NET
The Four Winds

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di LAURA

Fonte: Comedonchisciotte.net
Ago 7, 2010 - 11 Settembre 2001    Commenti disabilitati su 11 Settembre: Attacco al Pentagono

11 Settembre: Attacco al Pentagono

pentagon_montage.jpgA distanza di 9 anni….
… ancora non ci hanno detto DOVE sia finito l’aereo che

i terroristi Islamici AVREBBERO fatto rovinare sul Pentagono.

 

E voi?
Cosa ne pensate?

Tratto da: Pentagonstryke
Ago 2, 2010 - 11 Settembre 2001    Commenti disabilitati su Ricorrenze, lutti, stragi senza Mandanti.

Ricorrenze, lutti, stragi senza Mandanti.

durban-2001.jpg

Oramai stiamo facendo il callo ai tanti “per non dimenticare”, per decine di stragi e atti di terrorismo (pilotato e gestito da Servizi Segreti e dietro i quali appaiono mandati di Stato) per i quali non avremo MAI una risposta certa e definitiva, proprio perchè è CHI COMANDA a gestire queste cose (a livello nazionale ma anche a livello Mondiale) e conseguentemente, non permetteranno MAI a nessun giudice o commissione di inchiesta di Sputtanarli ottenendo probabilmente sommosse popolari e il rispolverare di forche.

Già, è pertanto bene rinfrescare la memoria a quanti non memori di un fatto gravissimo: Il congresso tenutosi a Durban in Sudafrica nel Settembre del 2001, che passò alla storia per le polemiche che scatenò: polemiche che nella memoria non sono state ancora cancellate neanche dal trauma immediatamente successivo dell’attacco alle Torri Gemelle, appena tre giorni dopo la sua conclusione. Senza contare quanti, MOLTO probabilmente NON NE SONO NEPPURE A CONOSCENZA in quanto i mainstream si sono BEN guardati dal dare risalto alla cosa, tanto che sarei pronto a scommettere che, la maggior parte di quanti leggeranno quanto segue, ne siano completamente ignari.

Nove anni fa, l’evento si trasformò in un processo nei confronti di Israele, col tentativo di far riportare in vita la deliberazione Onu del 17 Ottobre 1975 che aveva equiparato il sionismo a una forma di razzismo. Stati Uniti e Israele ritirarono allora le loro delegazioni, mentre Australia e Canada redigevano comunicati in cui attaccavano l’“ipocrisia” della Conferenza con parole di fuoco.

Si fecero girare volantini come questo:

Quarto_Reich.jpg

Che ponevano in risalto il fatto che Israele si rendesse responsabile di crimini contro i Palestinesi, equiparabili a quanto già accaduto durante il TERZO Reich.

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Materiale fatto girare da alcune ONG alla Conferenza sul Razzismo tenutasi a Durban nel Settembre 2001

3-09-2001 Durban (Sudafrica)- La delegazione israeliana e quella USA abbandonano per protesta la conferenza sul razzismo organizzata dall’ONU perché ritengono “..la dichiarazione finale del summit offensiva per lo Stato Ebraico..”; oggetto della polemica il testo finale della conferenza nel quale, pur non nominando Israele, lo si accusa di razzismo e di applicare l’apartheid contro i palestinesi.

Il testo era stato proposto dalla maggioranza delle delegazioni ufficiali degli Stati arabi; la dichiarazione più controversa, che equiparava sionismo e apartheid era già stata eliminata dalla bozza di dichiarazione proprio in seguito alle proteste di USA e Israele.

Tra i passaggi contestati e poi non approvati nella dichiarazione finale segnaliamo i seguenti:

– “ Non devono mai essere dimenticati l’olocausto e la pulizia etnica perpetrata ai danni della popolazione araba e palestinese nelle terre storiche della Palestina, nella Bosnia e in Kosovo”

– “ L’occupazione straniera fondata sulle colonie di popolamento, con le sue leggi discriminatorie finalizzate al mantenimento di questo dominio sui territori occupati attraverso un blocco militare totale, sono in contraddizione con i principi della Carta Onu e costituiscono una nuova forma di di apartheid, un crimine contro 1’umanit, una violazione grave del diritto internazionale umanitario, oltre che una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale”

– “Esprimiamo una profonda inquietudine di fronte alla discriminazione razziale che i palestinesi subiscono nei territori arabi occupati e che ha gravi incidenze su molti aspetti della loro vita quotidiana. Chiediamo che sia stabilito un termine alle pratiche razziste cui sono sottoposti i palestinesi e gli altri abitanti dei territori arabi occupati da Israele”

– “La conferenza mondiale constata con inquietudine l’aumento delle pratiche razziste del sionismo e dell’antisemitismo in parecchie regioni del mondo, e la diffusione di modi di pensare di movimenti discriminatori come il sionismo fondato sulla superiorità razziale”


(Il Tempo 4-09-2001, pag. 10; giornalista: Nicol Degli Innocenti)
(Il Tempo 5-09-2001, pag. 10; giornalista: Andrea di Leo)
(Repubblica 4-09-200 1, Prima pagina e pagg. 2,3; giornalista: Stefania di Lellis)

Ricordiamo che il Segretario Generale dell’ Onu Kofi Annan aveva aperto la conferenza affermando che : “L’Olocausto è stato il massimo abominio, ma non può giustificare le persecuzioni dei palestinesi”.

La decisione di lasciare la conferenza sarebbe stata presa dagli USA, mentre Israele era probabilmente più propenso a restare e continuare nell’opera di convincimento delle Ong (Organizzazioni Non Governative), che iniziava a dare i suoi frutti: infatti numerosi coordinamenti di Ong internazionali si sono infatti dissociate dalla dichiarazione finale con cui il Forum delle Ong aveva duramente attaccato Israele; la pubblicazione del testo è stata di nuovo rinviata e c’è un sempre maggior numero di associazioni che ne contestano la legittimità.

Le Ong ebraiche (come il “Simon Wiesenthal Center” per esempio) hanno deciso di ribattere all’offensiva mediatica condotta dai palestinesi a Durban convocando in Sudafrica numerosi parenti di vittime dell’antisemitismo e del “terrore arabo” che hanno parlato in una conferenza stampa la mattina del 4-9-2001. In seguito anche le Ong ebraiche hanno lasciato la conferenza.
(Repubblica 4-09-200 1, pag. 2; giornalista: Stefania di Lellis)

In una intervista concessa al quotidiano “Repubblica” il direttore degli affari internazionali del “Simon Wiesenthal Center” Shimon T. Samuels ha affermato di essere scioccato per quello che sta avvenendo a Durban.”Vengono distribuite copie del Protocolli dei Savi di Sion”, “gli Ebrei vengono aggrediti fisicamente”“Buttati fuori dalle riunioni a cui avrebbero tutto il diritto di partecipare”, a testimonianza dell’atmosfera antisemita che si respirava a Durban.
(Repubblica 4-09-2001, pag. 2; giornalista: Stefania di Lellis)

5-09-2001 Durban — Anche 1’UE minaccia di abbandonare la conferenza sul razzismo. Il primo ministro francese Jospin ha annunciato che l’Unione Europea era pronta a lasciare la conferenza se sul documento finale non fosse stata eliminata l’equiparazione del sionismo al razzismo.
(Il Tempo 6-09-2001, pag.10; giornalista. Nicol Degli Innocenti)

6-09-2001 Durban — Respinto dai paesi islamici il tentativo di compromesso sul testo della dichiarazione finale proposto dal Sudafrica dietro spinta dell’Unione Europea, dichiarando che il testo proposto non è accettabile perché non riflette la gravità della situazione dei palestinesi.

Il testo rivisto e corretto, secondo le richieste dell’UE, non accusa Israele di essere uno stato razzista, ma esprime preoccupazione per le sofferenze dei palestinesi sotto occupazione straniera e ribadisce il loro ‘diritto inalienabile” all’autodeterminazione e a uno stato indipendente. Il testo — che dice che l”Olocausto non deve essere mai dimenticato” — riconosce anche il diritto alla sicurezza per tutti i paesi della zona, Israele compresa, condanna il razzismo e la discriminazione contro le comunità ebree, musulmane e arabe e lancia un appello per una pace duratura in Medio Oriente, ma è stato rifiutato dai paesi islamici e dalla Lega Araba in particolare. (Probabilmente perché troppo interessato agli Ebrei e ad Israele ndr)
(Il Tempo 7-09-2001, pag. 9; giornalista: Nicol Degli Innocenti)

8-09-2001 Durban — Conclusa con un accordo in extremis la Conferenza ONU sul razzismo: ‘La tratta degli schiavi un crimine contro l’umanità”. Il compromesso di Durban delude gli Arabi. No ai risarcimenti per lo schiavismo. Paesi islamici furiosi per il mancato accenno a Israele. La risoluzione contiene le scuse solenni dei Paesi che hanno organizzato la tratta degli schiavi, la cui pratica viene definita un crimine contro l’umanità. Poi ammonisce a non dimenticare l’Olocausto. Vengono sottolineate le sofferenze del popoio palestinese. Israele e il sionismo non vengono mai citati ma si guarda con grande preoccupazione al crescere dell’antisemitismo, islamofobia e arabofobia. La sezione del testo che riguardante il Medio Oriente non ha soddisfatto gli arabi, che avrebbero voluto l’inserimento di tre paragrafi di carattere generale che non citano i palestinesì ma che sicuramente avrebbero giovato alla loro causa. Ma ha provocato spaccature anche in seno agli occidentali. Il Canada si è detto contrario al paragrafo che riconosce ai rifugiati palestinesi il diritto di entrare liberamente nelle loro case, e ha fatto mettere a verbale una dura dichiarazione: “C‘è stato il tentativo di disonorare le sofferenze e la storia del popolo ebraico, e c‘è stata una intromissione irresponsabile nelle questioni di uno dei conflitti più complessi della storia contemporanea” ha detto il rappresentante canadese tra i fischi. Il blocco islamico, siriani e pachistani in testa, ha fatto quadrato sollevando eccezioni procedurali e riuscendo così a bloccare una mozione che nei fatti chiedeva di adottare il testo senza i tre paragrafi cari ai palestinesi; alla fine il testo è stato approvato senza votazione generale, con il dissenso palese degli arabi. Da segnalare che nel testo originale (in inglese quindi) è scritta l’espressione “palestinian plight” che lascia molti dubbi: può voler dire infatti tragedia, crisi, dramma, sofferenza ma anche solo situazione spiacevole, triste: è una espressione diplomatica volutamente ambigua. Tra le varie reazioni segnaliamo quella della Siria che ha dichiarato: “Non dobbiamo dimenticare le pratiche razziste che vengono compiute nei territori occupati palestinesi”.


(Corriere della Sera 9-09-2001; giornalista: Massimo Alberizzi)
(Messaggero 9-09-2001; giornalista: Alessandro Di Lellis)

 

Fonte: focusonisrael.org

Set 18, 2008 - 11 Settembre 2001    Commenti disabilitati su 11 Settembre. I misteri del WTC7

11 Settembre. I misteri del WTC7

WTC7Nuovo WTC7Sull’11 Settembre 2001 come preannunciato, ho raccolto altra documentazione.
Questa volta a proposito dell’Edificio 7 noto come WTC7 che si è afflosciato proprio come accade nelle demolizioni controllate.
Ripeto: NON darà risposte, ma vi FARA’ PORRE DELLE DOMANDE.

Intanto, in tutta fretta, hanno riciclato l’acciaio, smaltito i detriti e costruito la nuova WTC 7 (visibile a destra).

Così è riportato su Wikipedia: “Quando l’edificio fu inaugurato nel 1987 il proprietario del complesso Roger Silverstein, ebbe difficoltà ad attirare inquilini. Nel 1988, la società Salomon Brothers firmò un contratto a lungo termine diventando il maggiore inquilino dell’edificio. L’11 settembre 2001, l’edificio fu danneggiato dai detriti delle Torri Gemelle.”
La sua integrità strutturale fu ulteriormente compromessa dal fuoco, che provocò l’indebolimento della struttura causandone il crollo alle 5.20 del pomeriggio. Osservando però i numerosi video che ne testimoniano il crollo e confrontandoli con casi analoghi, mostrano che fu l’unico edificio al mondo a crollare a causa di un incendio collassando nella parte centrale. Inoltre edifici più vicini alle Torri Gemelle, rimasero meno danneggiati rispetto a quest’ultimo.
Nuovo WTC7 2003

La costruzione del nuovo WTC 7 è iniziata nel 2003 e finita nel 2006. Esso conta 52 piani in altezza. Il nuovo edificio è delimitato da Greenwich, Vesey, Washington e Barclay streets. Un piccolo parco in Greenwich Street, occupa tutto lo spazio che occupava il vecchio edificio a forma trapezoidale.

L’attuale World Trade Center 7, nel design, prevede una maggiore sicurezza rispetto al precedente, con un nucleo in cemento armato, ampie scalinate, estintori, spesse colonne di acciaio e incorpora numerose funzioni ecologiche.


Il documento è tratto da: wtc7.net
Proverò a tradurre per chi non ha troppa dimestichezza con l’inglese.

L’edificio 7 fu il terzo grattacelo ridotto in maceria l’11 Settembre 2001. Segondo la versione governativa, la causa è da addebitare agli incendi, ma gli incendi , finora, non hanno mai distrutto grattaceli con la stuttura in acciaio.
Il gruppo  che ha investigato fu tenuto distante dalla scena del crimine. Secondo quanto pubblicato nel loro inconsistente report nel Maggio 2002, le prove vennero distrutte.
Perchè il governo ha rapidamente riciclato l’acciaio del più gende e misterioso danno ingegneristico della storia del mondo, e perchè i media sono rimasti silenti?

I Video che mostrano la caduta verticale del WTC7

La sopravvivenza di parcchie registrazioni video del crollo dell’edificio 7, nonostante la bassa risoluzione, consentono lo studio del movimento ed il momento del crollo.
Ognuno dei seguenti video mostra l’intera porzione visibile dell’edificio crollando con una precisione verticale altrimenti visibile solo nelle demolizioni controllate. Inoltre, mostrano the il crollo è avvenuto in soli 6.5 seconds circa dall’inizio alla fine. Questo lasso di secondi è sufficiente ad un oggetto che cade dal tetto dell’edificio ad arrivare al suolo senza resistenza dell’aria.

video broadcast by CBS – 1.4MB – mpeg
Questo video di 36 secondi mostra il crollo dell’edificio da una posizione elevata puttosto distante a nordest dello stesso.
CBS WTC 7 video
video from an NBC news camera – 1.5MB – mpeg
Quest’altro video di 9 secondi mostra il crollo dell’edificio 7 da circa 1,5 km a nordest  sulla West Broadway.
Broadway WTC 7 video
video broadcast on CBS – 1.7MB – mpeg
Quest’altro video di 9.6  secondi mostra il crollo dell’edificio 7 da una posizione di soli 300 metri circa a nord.
West Street WTC 7 video
 
 WTC 7 ancora in piedi
Ed infine, cosa ne pensate del fatto che una telvisione annunci il crollo ben 23 minuti PRIMA CHE AVVENGA?
Meditate, ed immaginatevi fino a che punto possono arrivare le STRONZATE CHE CI RACCONTANO GIORNALI E TV!

Set 17, 2008 - 11 Settembre 2001    2 Comments

Attacco al Pentagono 11 Settembre 2001

PentagonoPentagono 2Sull’11 Settembre 2001 si è detto di tutto ed ancora ne diremo e sentiremo da chi, complottisti e non diranno la loro ed affermeranno questa o quell’altra tesi. A mio avviso NON sapremo MAI la verità (così come accade persistemenente per l’assassinio di Kennedy nonostante l’avvicendamento di amministrazioni Repubblicane/Democratiche). Per chi però non conosce i dettagli e le considerazioni, pubblico un documento filmato (descritto in Italiano) che NON darà risposte, ma vi FARA’ PORRE DELLE DOMANDE.

Conto di preparare una pagina analoga con la parte relativa alle Torri del WTC di New York.

Il filmato è tratto da: Pentagonstrike