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Feb 22, 2011 - Informatica    Commenti disabilitati su Perchè continuare con il software PIRATA?

Perchè continuare con il software PIRATA?

OpenOffice è LA SUITE PER UFFICIO ufficio completa e GRATUITA. Consente anche l’esportazione in formato PDF senza la necessità di tool aggiuntivi o da scaricare illegalmente Copie dell’omologa Suite (quella più nota e ampiamente distribuita su tutti i circuiti P2P)

Arrivato alla versione 3.3 è davvero completo e veloce.


Per i felici utilizzatori di Ubuntu, se intendete installare OpenOffice 3.3 potrete incontrare qualche problema, ma seguendo questi passi, vi risulterà di una semplicità sconcertante.

Partiamo dallo scaricamento dei pacchetti .deb ufficiali, reperibili sul sito di Openoffice Org.

Primo passo FONDAMENTALE da compiere: rimuovere le versioni precedenti (se installate).

Per farlo, aprire una sessione terminale e digitate:

sudo apt-get remove openoffice*.*

Adesso scaricate il pacchetto deb dal link del sito o semplicemente cliccando QUI’. E’ un archivio tar.gz quindi dovetre estrarlo, cliccando con il tasto destro del mouse sul file scaricato e facendolo puntare alla home o sulla scrivania (o dove meglio reputate opportuno). Diversamente, da terminale, digitate

tar -zxvf OOo_3.3.0_Linux_x86_install-deb_it.tar.gz

A questo punto, spostatevi nella directory DEBS che trovate all’interno della cartella appena estratta, quindi (sempre da terminale) digitate:

cd DEBS

o se vi pare più comodo lavorare nella scrivania

cd Scrivania/OOo_3.3.0_Linux_x86_install-deb_it.tar.gz/DEBS

non dimenticate che il comando è “case sensitive”

ed eseguite in successione i seguenti comandi

sudo dpkg -i *.deb
cd desktop-integration
sudo dpkg -i *.deb

A questo punto, dal menù Applicazioni > Ufficio, troverete tutti i componenti della Suite.

Buon Lavoro.

Tratto, rieditato ed aggiornato su spunto di chimerarevo.co
Lug 15, 2010 - musica    Commenti disabilitati su Fiumi di milioni e PIRATERIA musicale- Ma QUALI SONO I VERI DISONESTI?

Fiumi di milioni e PIRATERIA musicale- Ma QUALI SONO I VERI DISONESTI?

MoneySe una Band musicale firma con una Grande Major, DOVE va il denaro guadagnato?

Mi sono permesso di tradurre (ed interpretare) un articolo trovato QUI’.

Certo, i coglioni ce li hanno ben ben gonfiati con le questioni per “COMBATTERE LA PIRATERIA” e personalmente, pur non essendo a favore, mi fanno venire semplicemente il VOMITO Lorsignori che (forse non lo sanno che ci sono MILIONI di persone che non arrivano a fine mese) si lamentano per il forte calo delle vendite e che “Suggeriscono” di attuare PIANI DI DISCONNESSIONE a chi utilizza il P2P perchè è pratica diffusa scaricare Musica e Film (ma anche Software) dalla Rete.

NIENTEMENO!

Stelline, altrimenti la pomatina da culo in pasta di rubini, come potrà comprarsela più??

Se leggete questo articolo, vi si aprirà anche un nuovo scenario e capirete che gli “Artisti” piangono anche un po con motivo, ma a mio avviso, dovrebbero abbandonare le “Etichette” che drenano IL GROSSO dei proventi ed anzi, si scopre che, prodighe per il rispetto della legalità, spendono MOLTO PIU’ IN AVVOCATI che in rimborsi di diritti.


Vi è senz’altro capitato di seguire vari dibattiti sul copyright anche solo qualche volta, è probabile che quindi abbiate sentito i rappresentanti delle Major discutere più e più volte del fatto che gli artisti meritano di essere pagati. In realtà, però, se si guardano i le quote di assegnazione dei proventi quando si tratta di vendite di album (perchè i concerti sono completo appannaggio della Band), forse il problem principale è che le “Etichette”dovrebbero prendere e pagare i loro artisti in maniera differente per ottenere un cambiamento.

E ‘stato il sogno di molti artisti negli anni ’90 e precedenti – ottenere la grande rottura in modo da poter firmare per una major e renderlo grande. Ci immaginiamo che gli artisti che firmano con una Major discografica stanno vivendo la vita di lusso (e questo è anche vero nei casi più noti). A tutt’oggi, ci sono ancora un gran numero di artisti che credono ancora che il mondo della musica funzioni così anche dopo un gran numero di fallimenti avvenuti anche poco dopo la firma con una major e che sono emersi nel corso degli anni .

Purtroppo, la storia molto più comune sembra essere che quando una band firma con una major, tour per alcuni anni, poi finisce in fallimento. Come può avvenire? L’artista sembra vendere decine o addirittura centinaia di migliaia di album. E’ perchè quell’artista è vincolato con la major. L’artista , nonostante venga proposto anche in radio apparentemente tutto il giorno, ma purtroppo, per la stragrande maggioranza degli artisti, quando sono vincolati ad una major non hanno esattamente una strada lastricata d’oro.

Ci sono alcuni numeri nuovi che ci raccontano la vera storia di dove vada in realtà il denaro speso da un consumatore che acquista un CD da un artista, ed il quadro non è poi così roseo. Storie come questa non sono nuove del tutto. CIPPIC (Canadian Internet Policy and Public Interest Clinic) forniva numeri simili solo pochi anni fa. Negli Stati Uniti, Courtney Love aveva diffuso una storia simile sulla ripartizione del denaro per i CD.

Il problema di pagare gli artisti non è esattamente uno dei principali argomenti di discussione delle etichette discografiche. L’argomento a loro più congeniale è quello di pagare gli artisti quando questi aderiscono attivamente alle campagne anti-file sharing, ma per il resto, l’argomento sembra cadere dalla visuale. Un motivo potrebbe essere che le etichette intendano veramente pagare l’artista il meno possibile. Basti guardare il 2008, quando le etichette sono state in tribunale per ridurre i canoni che devono pagare agli artisti, per citare un esempio.

Allora, cosa ci dicono le ultime cifre sui soldi guadagnati con le vendite musicali? Secondo le statistiche, il 63% del denaro guadagnato sulla vendita di album va dritto al marchio. Un altro 24% è destinato ai distributori. Il restante 13% viene effettivamente suddiviso tra gli artisti, la gestione band, produttori, avvocati, manager personale e tutte le altre spese sostenute lungo i rivoli non menzionabili nel grafico quì appresso:

Great Divide


L’amministrazione evidenzia anche una relazione Nielson Soundscan, che ha suggerito che “solo 2.050 del 2009 Nuovi album venduti su oltre 5.000 unità”. Purtroppo, senza dirla tutta e fornire i dati sulle vendite on-line di musica digitale che sono in deciso aumento. Se si analizzano i dati sulle vendite digitali, però, il risultato è probabilmente lo stesso delle vendite di album fisici.

C’è poi l’argomento ricorrente che vorrebbe la musica di qualità in declino a causa di file-sharing. In qualche maniera, non è perché che gli artisti vedono tutti i loro sudati quattrini andare diritti nelle casse delle etichette. In realtà, una serie di accordi esige dall’artista la realizzazione album aggiuntivi. Ed è questo uno dei motivi principali, che è anche un affare per gli artisti, è che se il primo album dell’artista risulta di enorme successo, la casa discografica fa un enorme profitto e forza l’artista a fare un numero aggiuntivo di album (per cavalcare l’onda propizia). L’etichetta può quindi corteggiare un artista sventagliando i quattrini davanti ai loro occhi, mentre sono invece intenti a scalpellare i profitti fatti a prescindere dall’ultimo “affare”.

Possiamo illustrare quanto sia dannoso questo accordo per esempio su un contratto per sei album. Il primo album va bene e l’artista e la sua musica viene proposta in radio 24 ore al giorno 7giorni su 7. Dopo un po ‘, gli appassionati di musica magari anche oramai stanchi di quella musica, fino al punto di stancarsi addirittura di quello stile. Così l’artista fa un secondo album dopo un anno o giù di lì e rastrelle i residui di quei fan che comprano quell’album. La musica fa brevi apparizioni alla radio, ma le cose muoiono rapidamente. Al terzo album solo i fan più fanatici sono in grado di insistere con l’acquisto a causa della saturazione del mercato. Se c’è abbastanza denaro ed una prospettiva di vendita, un quarto album potrebbe essere fatto, ma dopo di che, la maggior parte degli artisti a questo punto sono belli e spremuti. Anche quando un artista riesca ad arrivare a quel famigerato sesto album, è fortemente probabile che non ptrà sostenere gli eventuali utili e si troverà ad operare in perdita. L’artista va in fallimento, e l’etichetta lo getta investendo già i soldi col prossimo nuovo artista mentre si gode tutti i profitti realizzati dal precedente accordo. Si potrebbe facilmente sostenere che le etichette siano addirittura parassitare per gli artisti. Ironia della sorte, queste etichette hanno il coraggio di chiamare ladri gli utilizzatori di file-sharing.

Credo dobbiamo trarre una lezioni da questo. Per quanti consumatori che credono di sostenere l’artista se si compra l’album di un importante etichetta discografica pensando che questa stia sostenendo l’artista, sono in errore. State sostenendo un sistema imperniato su centinaia o migliaia di artisti e consentendo a questo sistema di continuare. Per gli artisti, il contratto con una major non è un biglietto di sola andata per il successo, in realtà è più che probabile si tratti di un biglietto di sola andata a gettare la loro carriera al cesso, perché il sistema ha già scontato l’insuccesso che avverrà immediatamente o in qualche momento lungo strada.

Vi è, tuttavia, un buon passo che dovrà essere fatto ed è stato il sentimento che ho provato quando si è passati alle radio indipendenti. Sì, le grandi major si comportano così, ma le etichette indipendenti e più piccole, di solito hanno un rapporto più onesto con i loro artisti. Tra l’altro, un gran numero di etichette indipendenti in Canada si oppongono al posizionamento delle grandi etichette discografiche (cioè quelle più grandi lasciano CRIA a causa di differenze di opinione in materia di leggi sul copyright fino a pochi anni fa per esempio)

Così, mentre il messaggio viene fatto passare attraverso questi numeri non è del tutto nuovo, ed è bene ricordarlo ogni tanto.


Chiedendo venia a quanti riscontreranno errori o malintendimenti linguistici in questa traduzione, e con la speranza che questi, oltre al perdono, vogliano onorarmi inviando un messaggio che me ne indichi i punti onde permettermi di apporre le opportune modifiche e correzioni, cito ovviamente la FONTE: zeropaid.com

Nov 21, 2008 - Informatica    Commenti disabilitati su Windows Vista Crackato

Windows Vista Crackato

Windows Vista
 
Scaricare Vista Gratis e Crackarlo.
 
Scaricare windows vista gratis e  crackarlo è una delle cose più ricercate del momento.
Generalmente il resultato che si ottiene è di essere rediretti in siti che oltre a NON FORNIRE UNA SOLUZIONE, stimolano  ed incentivano ad usare patches e cracks che sono ovviamente Contro le leggi per la tutela dei Contenuti Protetti dai Diritti d’Autore.

A volte (davvero spesso) questi crack o patches più che soddisfare il vostro desiderio di utilizzo AGGRATIS, inseriscono  ed attivano virus, cavalli di troia ed altri trucchi non meglio conosciuti che, pur continuando a NON darvi la soluzione desiderata, al momento appaiono come eseguibili che NON FUNZIONANO, ma l’effetto si rivela in seguito; alcuni virus non agiscono immediatamente, ma dopo tempo, o dopo una certa data.
E, NON DIMENTICATE MAI che avere l’antivirus aggiornato, NON significa CERTEZZA DI IMMUNIZZAZIONE!
Tutti i virus recenti, infatti, PRIMA di essere riconosciuti tali, e prima che le aziende produttrici di antivirus ne trovino la “cura” passa un certo tempo.
QUELLO E’ IL MOMENTO PROPIZIO PER CHI VUOLE UTILIZZARE LA VOSTRA MACCHINA COME ZOMBIE (ad esempio).
Posso garantire le il metodo più sicuroper poter utilizzare Windows Vista è di acquistarlo presso un rivenditore completo di Licenza d’uso.
Esiste anche la possibilità di scaricare una versione di prova di 30 giorni dal sito della Microsoft Corporation a questo indirizzo previa registrazione. Lampo

Per chi, invece, preferisce restare in ambiti LEGALI e risparmiare i soldi della Licenza….
… esistono TANTE valide alternative ai sistemi Microsoft:  LINUX.
Personalmente suggerisco di fare una prova scaricando una iso, masterizzandola ed utilizzandola in LIVE direttamente dal CD (non scriverà NULLA sul vostro HDD nè modificherà alcunchè!).

Buona fortuna.