Feb 13, 2012 - Abuso di Potere, Finanza, Informazione, opinioni, Politica, tecnologia, Truffe    Commenti disabilitati su TAV – I numeri contro le chiacchiere.el post

TAV – I numeri contro le chiacchiere.el post

Corridoi TAVHo trovato un articolo che ho molto apprezzato.

Un po lungo, ho pensato di effettuare un po di tagli per renderlo più comodo da leggere.

… a una a una le ragioni del no al Tav, dati alla mano, dati scientifici, 140 pagine di osservazioni, l’Ing. Sandro Plano Presidente della Comunità Montana, il Prof. Angelo Tartaglia Politecnico di Torino, il Prof. Marco Ponti dell’università di Milano.[omissis]
Marco Ponti, sul Tav ha una posizione assolutamente chiara, perché? Perché dice che il gioco non vale la candela, non lo prende neanche in considerazione dal punto di vista dell’ambiente, lo prende in considerazione dal punto di vista dell’utilità, dell’interesse nazionale a spendere 20 o 30 miliardi di Euro a imbrattare una valle o più valli con un cantiere di 20 anni per fare una cosa che già oggi si sa che non serve a nulla! [omissis] ci dicono un luogo comune:
1) fa parte dei corridoi europei, è vero ma è ridicolo,
questi corridoi prioritari sono cresciuti talmente di numero che oggi sono 30 e coprono fittamente tutta l’Europa, nessun paese o regione poteva essere scontentata di priorità non si può proprio più parlare, sono 30!
2) Crea sviluppo e occupazione, falso,
per Euro pubblico speso le grandi opere occupano pochissima gente rispetto a quelle piccole, alle manutenzioni di cui c’è estremo bisogno, il cemento è una tecnologia matura, non è certo l’informatica o la microbiologia genetica.
3) perdiamo soldi europei, vero ma ridicolo,
se va bene ma proprio bene, perdiamo 3 miliardi, anche se il finanziamento iniziale è 600 milioni, su 22 miliardi di costo, il resto ce lo mettiamo noi e si tratta di costi preventivi, in realtà risparmieremo 11 miliardi, la nostra quota, quella italiana a non costruirla, infatti pensate, avremo già 1/4 della manovra fatta rinunciando a questa porcheria, se si chiedesse agli utenti merce e passeggeri, tariffe che coprono parte dell’investimento, questi diventerebbero così alte che non ci passerebbe nessuno, merci e passeggeri pagano volentieri i costi di costruzione delle autostrade, ma in generale non ne vogliono sapere di pagare quelli dell’alta velocità , pagano al massimo i costi di esercizio.
4) altrimenti gli altri costruiscono un corridoio a nord delle Alpi e ci fregano, questa è pura fantascienza
, qualcuno dovrebbe rispondere di queste frottole e poi si occupa degli aspetti tecnici, anche essi fantasiosi li definisce il Prof. Marco Ponti: il Tav sposterà un sacco di camion via dalla strada con grandi benefici ambientali, finora – dice – non è mai successo neanche in Francia, patria dell’alta velocità, i passeggeri ufficialmente previsti sulla nuova linea se e quando sarà in funzione, sono pochissimi, 16 treni al giorno su una capacità di 250 treni al giorno, ma paradossalmente anche se ci riuscisse le emissioni del cantiere sono tali che compenserebbero questi ipotetici risparmi per i prossimi 20 anni. [omissis] la tratta transnazionale italo – francese, quella italo – francese in base al progetto presentato nel 2010 prevede un tunnel di base a doppia canna lungo 57 chilometri sotto il massiccio dell’Ambin con scavi fino a 2000 metri di profondità con imbocco nella zona di Susa fino a Saint Jean de Maurienne in Francia, quali sono i preventivi e le previsioni di spesa? Per il tunnel di base il documento è un dossier presentato dall’Unione Europea nel 2007 che preventiva a gennaio 2006 un costo di 14 miliardi di Euro e per il 63%, cioè 9 miliardi è a carico nostro, dell’Italia, a questi poi vanno aggiunti 5 miliardi per la tratta italiana, mai i preventivi delle linee alta velocità già realizzati sono stati rispettati, Roma – Firenze è lievitata di 6 volte, Torino – Milano 5 volte rispetto ai preventivi, Firenze – Bologna di 4, quindi se tutto va bene, se anche lievitasse di 4, il minimo in Italia, questa roba non ci costerebbe 20/22 miliardi, ma 80. [omissis] Quanto e di quale tipo sarà l’impatto ambientale della costruzione del Tav? Secondo le stime i cantieri del Tav Torino – Lione durerebbero non meno di due decenni, il tunnel di base comporterebbe lo smaltimento di circa 18 milioni di metri cubi di materiale da scavo che sono anche inquinanti perché ovviamente contengono anche sostanze tossiche, sostanze a volte radioattive, sostanze da trattare in maniera particolare, non sono pietre normali, ci vorranno per trasportarle via in 20 anni, questi 18 milioni di metri cubi di materiale da scavo 1 milione di viaggi in tir, avete presente la Valle di Susa? Un milione di viaggi di tir per portare via questa roba che viene asportata negli scavi, le montagne della Valle di Susa sono notoriamente ricche di rocce amiantifere e di uranio senza contare le ricadute dello scavo sul sistema idrogeologico come già è accaduto nel Mugello dove ci sono frane, falde acquifere essiccate, disastri ambientali che pagheremo nelle prossime generazioni, le stiamo già pagando, in più escono amianto e materiali radioattivi, un milione di viaggi per portare via il tutto.

Come sempre ecco la Fonte anche per chi volesse legger l’articolo integrale: blogsgfinpiazza.myblog.it
TAV – I numeri contro le chiacchiere.el postultima modifica: 2012-02-13T09:01:00+01:00da geoline
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