Lug 7, 2011 - InGiustizia, sfoghi, Truffe    Commenti disabilitati su Stragi naziste sull’Appennino, nove ergastoli …..

Stragi naziste sull’Appennino, nove ergastoli …..

Eccheccazzo, ma almeno PIGNORARGLI PURE IL CAZZO dei pronipoti?
a QUESTI NO???
A noi, invece, per NON AVERE I SOLDI non guadagnati e non incassati DA DARE ALL’INPS….
.. ci INCULANO LA CASA di abitazione????

BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA


Partigiani

Il tribunale di Verona ha condannato tutti gli ufficiali della divisione paracadutisti Goehring per gli eccidi tra Emilia e Toscana nel 1944. Per i giudici fu una rappresaglia per stroncare la Resistenza e vennero trucidate le persone più indifese. Gli imputati resteranno liberi e non pagheranno i risarcimenti, ma il processo ha scritto una pagina importante della storia

Nove ergastoli ai criminali nazisti e circa trenta milioni di euro di risarcimento alle trecento parti civili. Il tribunale militare di Verona ha condannato tutti gli ufficiali e sottoufficiali della divisione paracadutisti “Herman Goehring” e della guardia nazionale repubblicana alla sbarra per gli eccidi che insanguinarono l’appennino tosco-emiliano dal 18 marzo al 5 maggio 1944.

Fu un unico filo rosso di rappresaglie sugli inermi per stroncare la Resistenza all’occupazione nazifascista: 131 le persone trucidate nel comune modenese di Palagano (frazioni di Monchio, Costrignano e Susano), 23 nel reggiano Villa Minozzo (frazioni di Cervavolo e Civago), 240 cittadini nelle province di Arezzo e Firenze intorno al Monte Falterona, 27 nella zona di Monte Morello e 20 tra Mommio e Fivizzano, in provincia di Massa. Non risparmiando sacerdoti come don Giovanni Battista Pigozzi, parroco di Cervarolo ucciso perché si rifiutò di incastrare i partigiani, anziani semiparalizzati, donne e bambini freddati nel silenzio dei borghi modenesi.

Il giudice ha accolto quasi in toto le richieste della pubblica accusa, ossia diciassette ergastoli per omicidio plurimo pluriaggravato e continuato. Gli imputati, dagli 85 ai 93 anni, sono l’allora capitano Helmut Odenwald, gli ex tenenti Karl Friedrich Mess e Erich Koeppe, i sottotenenti Hans Georg Karl Winkler, Fritz Olberg, Herbert Wilke e Ferdinand Osterhaus, il sergente Karl Wilhelm Stark e il caporale Alfred Luhmann.

Non luogo a procedere ovviamente per Horst Gunther Gabriel, Günther Heinroth e Hilmar Lotz, deceduti prima del processo. In ogni caso nessuno finirà in carcere in quanto le autorità tedesche non hanno mai concesso l’estradizione né permesso l’esecuzione della pena in loco. Resteranno sulla carta i risarcimenti in via provvisionale a superstiti, familiari ed istituzioni (dai 60 ai 200mila euro ciascuno) che avevano citato per danni anche la Repubblica federale tedesca come avvenuto con successo nel 2008 per l’eccidio nazifascista di Civitella.

Tutto è bloccato da quando la Germania ha impugnato le sentenze sulla base del principio di immunità davanti a un tribunale di uno Stato estero, seguita a ruota dal decreto del governo italiano che ne sospende l’esecutività. Ma la gioia delle parti civili, dopo 9 ore di camera di consiglio, 44 udienze, 23 faldoni, 40 avvocati, 50 rogatorie internazionali, 300 testimoni, è tutta per la pagina di verità processuale scritta oggi.

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Stragi naziste sull’Appennino, nove ergastoli …..ultima modifica: 2011-07-07T16:17:00+02:00da geoline
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