Lug 18, 2010 - sport    Commenti disabilitati su Berlusconi vuol vendere il Milan?

Berlusconi vuol vendere il Milan?

gaudente.jpgBerlusconi: “Ho visto il bilancio del Milan e sono svenuto”

pubblicato: giovedì 15 luglio 2010 da Antonio D’Avanzo

Dzeko al Milan? Se Galliani è pessimista, Berlusconi ancor più. E’ un’operazione molto difficile, a giudicare dalle eloquenti frasi, appena pronunciate da Silvio Berlusconi, sul bilancio del Milan. Più che di una sommaria analisi si è trattato di una battuta amara. Berlusconi ha accennato, durante una cena, alla salute finanziaria del Milan e ha confermato il difficile momento economico. Nel Milan ci ho messo 427 milioni in sette anni, tutti di tasca mia. Poi ho visto il bilancio e sono svenuto”, ha affermato il Presidente del Consiglio alla cena milanese per l’anniversario della rivista Capital. “Il Milan? Signora – dice rivolto alla più scatenata delle fan – se lei ha 427 milioni glielo vendo“.

La fase dell’austerity rossonera, dunque, continua e forse non permetterà nemmeno di sognare ai tifosi rossoneri. Se su Ronaldinho i dirigenti rossoneri smentiscono le voci di un passaggio al Flamengo, a questo punto, diventa alquanto improbabile un acquisto di grido come Ibrahimovic o Dzeko. E’ Berlusconi che decide ed a lui spetta l’ultima parola. E di mettere in vendita il club, almeno per il momento, non se ne parla. Parole ancora una volta pronunciate da Berlusconi a metà maggio, qualche giorno dopo la pesantissima contestazione dei tifosi rossoneri:

La contestazione? Dopo tutto quello che ho fatto… Sono amareggiato, non lo merito. Sono stato io a portare questa squadra sul tetto del mondo, li ho fatti sognare e vengo ripagato così. Vendere il Milan mi costerebbe in termini di popolarità. Non è una decisione facile. Vi ricordate quando ho venduto Kakà? Ci ho rimesso tre punti alle europee. E poi con la crisi economica che c’è non è facile trovare un compratore”.

Fonte: calcioblog.it

Berlusconi vuol vendere il Milan?ultima modifica: 2010-07-18T23:45:00+02:00da geoline
Reposta per primo quest’articolo

I commenti sono chiusi.