Lug 17, 2010 - Religioni    Commenti disabilitati su Ci era sfuggita la “Norma SALVAPRETI”?

Ci era sfuggita la “Norma SALVAPRETI”?

berlusconi_baciamano_papa.jpgDECRETO ANTI INTERCETTAZIONI: SPUNTA LA NORMA “SALVA PRETI”

Tra le norme previste dal governo Berlusconi, l`obbligatorietà di avvisare il Vaticano nel caso sia indagato un membro del clero.

Tra le varie norme previste dal decreto anti intercettazioni, presentato ieri in Consiglio dei Ministri, ce n’è una, passata quasi in sordina nei media nazionali, che riguarda i rapporti tra lo Stato e il Vaticano.

Dopo i 4 miliardi di tasse dei contribuenti trasferiti ogni anno al clero (come ampiamente documentato dal libro di Curzio Maltese basato sulle sue inchieste per la Repubblica LEGGI >); dopo l’esenzione Ici alle attività economiche del clero (LEGGI QUI > e QUI >) che, in capo ad una normale azienda commerciale, pesa due volte in quanto non rappresenta un costo deducibile (per fare un esempio, una pensione di 10 stanze paga circa trentamila euro di ICI l’anno almeno, e tale costo poi concorre a far reddito ai fini Irpeg; una pensione analoga posseduta dal clero non paga nulla); ora è stata creata anche una norma ‘salva preti’.

Infatti nel decreto anti intercettazioni del governo Berlusconi è previsto che, nel caso le indagini riguardino un membro del clero, il vescovo competente debba essere avvisato pena l’annullamento dell’indagine. Non bastasse, se ad essere indagato è un vescovo (vedi il caso Bagnasco a Genova) ad essere avvisato è il  Vaticano stesso. Questo vuol dire che, nel caso dei membri della Chiesa, per indagare un cittadino italiano si deve chiedere il permesso ad un capo di stato straniero.

Ricordiamo che anche nel decreto Mastella, approvato da una sola delle due Camere nella passata legislatura, era stata presentato un provvedimento simile.

di Giorgio Lazzarini

Tratto da: gay.tv

Ci era sfuggita la “Norma SALVAPRETI”?ultima modifica: 2010-07-17T23:38:00+02:00da geoline
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