Il Blog di Geoline

E alla fine ebayabuse ha dovuto chiudere

Possibile chiusura di eBayabuse? Non può finire così…


E sì, perchè in italia, sempre più: L’ONESTA’ NON PAGA.
Fin dal 2007, anno di fondazione di ebayabuse, ho apprezzato il lavoro svolto dal sig. Rosario Terrazzano. Purtroppo, oggi il sito non c’è più. PARE sia lo stesso Terrazzano ad averne deciso la chiusura per motivi economici, per il dispendio di risorse ed energie e, a quanto pare, troppo snobbato da quanti, DOVENDOSENE OCCUPARE PER MESTIERE, non hanno dato seguito alle sue denunce o, peggio, lo hanno scaricato. Avvenne nel 2008 da parte di Aruba che chiuse dietro “richiesta della Polizia Postale”.
Lo staff di ebay pare anche più DISINTERESSATO alle truffe, se ne lava bellamente le manu, spingendo gli utenti all’utilizzo del metodo di pagamento PayPal giusto perchè trattiene un lauto compenso su ogni transazione.
Altro che BOND Greci al 14%!!
Lucra un 9% su tutte le vendite (oltre al nutrito fatturato su TUTTE le inserzioni anche se non vanno a buon fine) sulla piattaforma ed un altro 4% + 35 centesimi a transazione sui pagamenti mediante PayPal.
Secondo Voi, quanto interesse può avere eBay a smascherare i truffatori?
Finchè pagano la fattura eBay…
… NULLA.

Riporto peraltro quanto reperito da un blog che cito in calce:


“Sei un pezzo di merda e un cornuto.
Me l’ha detto stamattina al telefono il truffatore di Caserta (numero oggetto 220201493119 e 3318322900); l’intervento dei Carabinieri di Pianura ha impedito al malvivente di tradurre la sua opinione in qualcosa di più tangibile.”

Così comincia il comunicato inviato stamattina dall’Admin di eBayabuse alle Redazioni amiche. Una comunizione che prevede la chiusura di un sito che più che un progetto amatoriale è diventato un vero e proprio servizio pubblico.
Ma allora perchè deve chiudere? Terrazzano spiega le ragioni e le possibili soluzioni per la salvezza dell’intero progetto.
Il comunicato continua così…

Comunque non é questo il motivo della probabile chiusura di eBayabuse: fatti simili e ancora più gravi sono gia avvenuti senza influire minimamente nei destini del sito. Normale fisiologia di un sito di denuncia. eBayabuse molto probabilmente chiuderà perché vive grazie ad un accanimento terapeutico che, oramai, non ha ragione e modo di continuare.

Questa esperienza é iniziata alla fine di Settembre scorso; ieri abbiamo sciolto il contratto con ShinySTat e non abbiamo più le statistiche del sito ed il contatore delle visite, ma sino all’11 di Febbraio avevamo superato le sessantamila con punte giornaliere di 1300. Alcune migliaia di persone ci hanno scritto la loro esperienza, richiesto consigli, inviato segnalazioni e suggerimenti per migliorare la piattaforma eBay ed il sito stesso.
La stampa ha parlato di noi, eBay ha dovuto scendere a compromessi con le nostre richieste. Abbiamo impedito centinaia di truffe ed ottenuto la sospensione dalla piattaforma di decine di venditori scorretti. La Polizia postale ci ascolta e legge quotidianamente le nostre pagine; lo stesso fa eBay da Milano, Berlino, Dublino e dalla sede centrale di San José.
In generale, nel web italiano, dove si parla di e-commerce e di truffe. si parla di eBayabuse, segnalato da mesi in cima alle classifiche dei siti top italiani.

E’ stato un evento, un terremoto che ha rimesso in gioco il rapporto tra eBay e gli utenti della sua piattaforma. Un evento senza precedenti nella storia del Gruppo eBay Inc. e, forse, dell’intero web.
Ma, nonostante questo, dovrà chiudere; e non perché sia esaurita la sua esperienza ma per non essere in grado di proseguirla: una storia iniziata quasi per gioco e divenuta immediatamente un vero e proprio servizio richiesto ogni giorno da molte centinaia di persone.

Che scrivono, chiedono, segnalano. Che significa: rispondere, controllare, archiviare, cercare, telefonare, scrivere, creare codici, configurare database.
E poi scorrere il web alla ricerca delle immagini utilizzate nelle truffe, confrontare le aste, segnalare quelle equivoche, lo scambio di feedback, le offerte a rialzo … molto di meno, ma proprio molto, viene fatto da eBay con decine di dipendenti pagati.

eBayabuse lo sta facendo con una sola persona che sta pagando di tasca sua un prezzo che non é giustificato se non dalla volontà di rispondere in qualche modo ad una crescita imprevista e incontrollabile in una logica di volontariato.

Insomma servono risorse che paiono non esserci. Molti, moltissimi, utenti hanno offerto la loro collaborazione che non é stato possibile utilizzare perché il solo organizzarle é gia un lavoro di per sé.
Si sono cercati sponsor ma, a parte collaborazioni con chi non possiamo collaborare, sono state trovate solo misere soluzioni pay per click.
La campagna donazioni in due mesi ha fruttato meno di 140 euro; il contributo per il Logo é stato versato solo da foodandgolf, demonel e life983 (che sono anche gli unici che danno un apporto concreto ad eBayabuse).
In questa situazione, non solo mi tocca preoccuparmi di pagare i costi dell’iniziativa ma, oltre ad impegnare tutto il mio tempo libero, anche trascurare il mio lavoro con conseguenze decisamente preoccupanti.

L’ho fatto sin’ora ed é stato, appunto, un accanimento terapeutico, probabilmente inutile e certamente dannoso per me.

Il sito può continuare la sua strada solo se riesce a diventare qualcosa di stabile, ad avere una sede, un collaboratore pagato, i mezzi per finanziare connessione, energia elettrica, affitto. Oggi la redazione é a casa mia, i suoi consumi gravano sul mio bilancio, la sua esistenza sul mio impegno continuo.
Non può continuare: se eBayabuse serve a qualcosa o a qualcuno, occorre che si facciano avanti. Diversamente non ha motivo di esistere.

Ma il sito, ovviamente, non é il risultato solo del mio impegno: migliaia di persone si sono appassionate alla sua vicenda, hanno scritto, ne hanno parlato, l’hanno difeso; ne sono diventate parte. Quando hanno tentato di oscurarlo, ho ricevuto valanghe di attestazioni di solidarietà e di simpatia; per l’eDay, decine di utenti hanno messo il loro tempo a disposizione per trovare e organizzare gli indirizzi, per diffondere l’iniziativa nei forum, sulla stampa.

Per molti di voi eBayabuse é stata una speranza, un riferimento, un modo per sentirsi meno deboli nei confronti di eBay.
Per questo io non mi riconosco il diritto di terminare questa esperienza senza avvisarvene: se pensate di fare qualcosa, fatelo ora

Terrazzano




Per completezza di informazione, cito anche un altro sito, palesemente antagonista ad ebayabuse, antiebayabuse.com che illustra invece ebayabuse ed il suo titolare Rosario Terrazzano come un delinquente truffatore.
Personalmente, anni fa contattai il sig. Terrazzano per ottenere le modalità di iscrizione al loro programma ed ottenere il logo, mi ha chiesto la documentazione ma, ad onor del vero non la inviai. NON FUI MAI MINACCIATO O RICATTATO.
Quindi, verificate qualle che leggete in rete, SEMPRE!

Fonti: pcfacile.com e antiebayabuse.com
E alla fine ebayabuse ha dovuto chiudereultima modifica: 2010-05-30T21:08:00+02:00da
Reposta per primo quest’articolo