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Apr 17, 2011 - Politica, Truffe    1 Comment

Inadempimenti Contrattuali ….

Contratto_con_gli_Italiani

Contratto con gli ItalianiDedicato al club dei “meno male che Silvio c’è”.

Dopo aver seguito l’intervento del Presidente del Consiglio di ieri sera su TG24, ho focalizzato un fatto ineluttabile: i “giovani” del Popolo della LIBERTA’ (libertà è sicuramente un eufemismo) hanno la memoria davvero MOLTO corta.
Prego quanti aficionados caschino in questo blog a scrivere un commento, ma non di frasi offensive, giusto qualcosa che riesca a farci capire il motivo di cotanta prostrazione e sudditanza amorevole.
Una domanda: se stipulate un contratto ed una delle parti lo disattende, cosa accade?
Ricordate il: “Contratto con gli italiani” tra Silvio Berlusconi ed I SUOI ELETTORI?
Beh si, lui al momento lo illustrò stipulato con TUTTI gli Italiani, ma è chiaro che “scopo del contratto” era la vittoria elettorale; chi NON L’HA VOTATO HA DISATTESO IL CONTRATTO e non può lamentarsi per quanto non rispettato dalla controparte. Ma CHI LO HA VOTATO??
Non sarà un filino deluso per il mancato adempimento?
E non solo nella legislatura precedente, ma neppure nella successiva! (quella attuale) nella quale si occupa di tutt’altro.


Contratto con gli italiani tra Silvio Berlusconi nato a Milano il 29 settembre 1936 leader di Forza Italia e della Casa delle Libertà, che agisce in accordo con tutti gli alleati della coalizione, e i cittadini italiani si conviene e si stipula quanto segue.

Silvio Berlusconi, nel caso di una vittoria elettorale della Casa delle Libertà, si impegna, in qualità di Presidente del Consiglio, a realizzare nei cinque anni i seguenti obiettivi:

  1. Abbattimento della pressione fiscale:
    • con l’esenzione totale dei redditi fino a 22 milioni di lire annui; [11362,05 Euro ndr]
    • con la riduzione al 23% per i redditi fino a 200 milioni di lire annui;
    • con la riduzione al 33% per i redditi sopra i 200 milioni di lire annui;
    • con l’abolizione della tassa di successione e della tassa sulle donazioni.
  2. Attuazione del “Piano per la difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini” che prevede tra l’altro l’introduzione dell’istituto del “poliziotto o carabiniere o vigile di quartiere” nelle città, con un risultato di una forte riduzione del numero dei reati rispetto agli attuali 3 milioni.
  3. Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese.
  4. Dimezzamento dell’attuale tasso di disoccupazione con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di posti di lavoro.
  5. Apertura dei cantieri per almeno il 40% degli investimenti previsti dal “Piano decennale per le Grandi Opere” considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche, e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni.

Nel caso che al termine di questi 5 anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.

In fede,

                                                                               Contratto con gli Italiani

Il contratto sarà reso valido e operativo il 13 maggio 2001 con il voto degli elettori italiani.


Ebbene?

Mar 9, 2011 - Economia, Politica, Truffe    1 Comment

Equitalia = ABUSO DI POTERE 2

equitalia

Nuovo stop alla notifica eseguita direttamente

 

La notifica della cartella eseguita direttamente da Equitalia, senza l’intermediazione di un ufficiale della riscossione, è inesistente. La Ctp di Lecce, con la sentenza n. 533/05/10, torna a mettere in gioco la questione dopo che la Cassazione sembrava aver scritto la parola fine alla querelle. La pronuncia n. 15948/2010 della Suprema corte aveva precisato la ritualità della notifica diretta da parte dell’agente della riscossione. In breve, la decisione dei giudici salentini ribadisce l’assunto che la notifica dei ruoli effettuata direttamente da Equitalia sia eseguita in violazione delle indicazioni fornite dall’articolo 26 del Dpr n. 602/73 e dall’articolo 60 del Dpr n. 600/73 e, perciò, inesistente. L’articolo 26, comma 1, in particolare, stabilisce che la notifica della cartella di pagamento deve essere tassativamente effettuata soltanto dai seguenti soggetti: ufficiali della riscossione; soggetti abilitati dal concessionario nelle forme previste dalla legge, in base a un documento ufficiale, precedente alle notifiche con data certa; messi comunali – previa convenzione tra comune e concessionario – anche in questo caso in base a un documento ufficiale precedente alle notifiche con data certa; agenti di polizia municipale.

Lo stesso articolo 26 autorizzerebbe anche il ricorso al servizio postale. La questione controversa è se tale ausilio possa essere utilizzato direttamente dal concessionario o se debba necessariamente servirsi del l’intermediazione di un ufficiale della riscossione. A maggio scorso, la problematica, infatti, era stata affrontata dalla Suprema corte con una pronuncia, che aveva espressamente escluso, nel caso di specie, l’ipotesi dell’inesistenza della notifica, fattispecie che si realizzerebbe solo quando questa mancherebbe del tutto o, in alternativa, se la stessa fosse eseguita esulando completamente dallo schema legale del procedimento notificatorio. Ma, secondo la Ctp Lecce, è stato di fatto ignorato l’evoluzione legislativa subita dall’articolo 26 del Dpr n. 602/73. Il testo della norma legittimava il concessionario a ricorre alla notifica diretta, almeno fino a quando la sua stesura non è stata radicalmente modificata dall’articolo 12 del Dlgs n. 46/99. Per effetto di tale ultima modifica, il testo della norma è stato emendato proprio della locuzione che autorizzava espressamente il concessionario a notificare i ruoli mediante il servizio postale, senza l’intermediazione di un ufficiale.

Che la volontà del legislatore fosse di sottrarre questa prerogativa al concessionario, è evidenziato dal fatto che l’articolo 26, nella vigente disposizione, esordisce attribuendo a soggetti specifici la notifica della cartella, primi fra tutti gli ufficiali della riscossione. Per tali motivi, conclude la Ctp, non si può condividere quanto assunto dalla Cassazione, ancor di più se si tiene conto dell’espresso rinvio, operato da questa, all’articolo 137 del Codice di procedura civile, che disciplina la notifica come atto proprio dell’ufficiale giudiziario, anche quando questo ricorra al servizio postale.

Fonti: Forodinapoli.it noiconsumatori.org
Mar 9, 2011 - Economia, Politica, Truffe    2 Comments

Equitalia = ABUSO DI POTERE

equitaliaE’ bene che ne siate a conoscenza,
ed in ogni caso, anche quando l’Ipoteca sulla casa viene posta a termini di legge, esistono consulenti che sono in grado di darvi una via d’uscita:
Agenzia Debiti;
Rcquadro

Gerit Equitalia spa, Clamorosa sentenza di condanna


REPUBBLICA ITALIANA

UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI ROMA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Giudice di Pace Roma, Avv. Massimo Catarinella,ha pronunciato la seguente

SENTENZA

Nella causa iscritta al n. … R.G. contenzioso dell’anno 2007

TRA

Tizio, rappresentato e difeso dall’Avv. …, presso il cui studio elettivamente domicilia in Roma ….. -attore-

CONTRO

Gerit Equitalia Spa, rappresentata e difesa dall’Avv …., elettivamente domiciliata in Roma -convenuta-

E CONTRO

Comune di XXXX, con l’Avv. …, elettivamente domiciliato … Roma –convenuto-

OGGETTO: Opposizione all’esecuzione in materia di ipoteca esattoriale.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Il Sig. Tizio con atto di citazione in opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c., citava in giudizio la Gerit Equitalia Spa e il Comune di XXXX per sentir dichiarare l’inefficacia di una cartella esattoriale (n.- ……) che il ricorrente asserisce non essergli mai stata notificata, così come ritiene estinta per prescrizione per mancata notifica dei verbali prodromici la sanzione irrogatagli per violazioni al CdS, sanzione per la quale la Concessionaria aveva provveduto a iscrivere presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Roma ipoteca, ai sensi dell’art. 77 DPR 602/1973. L’opponente sostiene che l’iscrizione dell’ipoteca relativamente alla sanzione amministrativa, è illegittima e che comunque l’importo del credito complessivo (l’iscrizione ipotecaria comprendeva anche tributi iscritti al ruolo con altre cartelle), è al di sotto del minimo di legge (€ 8.000,00), quale limite per la Concessionaria della Riscossione ai fini dell’iscrizione del vincolo ipotecario su beni immobili di proprietà del presunto debitore. L’opponente sarebbe venuto a conoscenza della suddetta ipoteca sui beni di sua proprietà in occasione di un’operazione di mutuo intrattenuta presso il proprio Istituto di Credito. L’opponente chiede, previa sospensiva, nel merito dichiararsi la nullità o l’inefficacia della cartella stessa e la cancellazione dell’iscrizione ipotecaria. Si sono costituiti sia il Comune di XXXX che la Gerit Equitalia Spa. Il Comune di XXXX eccepisce l’incompetenza del GdP essendo la materia dell’esecuzione forzata immobiliare di competenza del Tribunale. In via subordinata, il Comune di XXXX eccepisce la ritualità della notifica della cartella e dei verbali iscritti al ruolo. La Gerit Equitalia Spa, in via pregiudiziale, eccepisce anche essa l’incompetenza per materia del Giudice adito, trattandosi di esecuzione immobiliare, la cui competenza è riservata al Tribunale e non al Giudice di Pace. Per quanto riguarda la notificazione della cartella impugnata, la Gerit fornisce la prova della sua rituale notificazione. Infine la Gerit eccepisce il proprio difetto di legittimazione passiva circa l’eccezione di prescrizione sollevata dal Tizio in quanto la titolarità del rapporto sostanziale di credito farebbe sempre capo all’Ente che ha disposto l’iscrizione al ruolo, con la conseguenza che la legittimazione passiva nelle controversie che abbiano ad oggetto l’accertamento negativo dell’esistenza e validità della pretesa creditoria apparterebbe esclusivamente all’Ente impositore. In sede di prima udienza le parti precisavano le proprie conclusioni e all’udienza di rinvio del 25/10/2007, depositate le note conclusive finali autorizzate dal Giudice, il fascicolo, su concorde richiesta delle parti, veniva trattenuto per la decisione.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Come statuito dalla recente sentenza della Cassazione n.2214 del 01/02/2007, in tema di sanzioni amministrative, non è autonomamente impugnabile con l’opposizione ad ordinanza ingiunzione il provvedimento con il quale l’amministrazione finanziaria iscriva ipoteca su un immobile di proprietà dell’ingiunto, “a meno che il ricorrente, formalmente impugnando l’avviso di iscrizione ipotecaria, intenda in realtà recuperare l’esercizio del mezzo di tutela offerto dall’art. 23 della legge n. 689 del 1981, vanificato dalla omissione delle notifiche del verbale di accertamento della ordinanza ingiunzione , ove emessa, della cartella esattoriale. e dell’avviso di mora”. Nel caso di specie, il Sig. Tizio ha impugnato sia la c. e. che l’iscrizione ipotecaria conseguente, effettuata dalla Gerit quale Concessionaria della Riscossione, sui beni immobili del (presunto) debitore. Ora, poiché la questione dibattuta è appunto la tutela offerta dall’art. 23 della legge 689/81, non vi è dubbio che in sede di opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c. la competenza a giudicare sia quella appunto prevista per le opposizioni alle sanzioni amministrative, per le quali la cognizione della causa è riservata funzionalmente in via esclusiva al GdP e non al Tribunale, in astratto competente per le esecuzioni immobiliari. Questo Giudice osserva ulteriormente che, dalle considerazioni che precedono, discende un corollario di carattere assolutamente assorbente anche sulla questione se in via generale il Concessionario abbia o meno il potere di iscrivere fermi ed ipoteche per sanzioni relative a violazioni amministrative in generale. Il fermo e l’ipoteca hanno la loro normativa genetica nel D.P.R. 602/1973 (esattamente art. 77 per l’ipoteca e art. 86 per il fermo amministrativo nel testo novellato dall’art. 16 del DLGS 26/02/1996 n. 46 e 26/02/2001 n. 46). Dunque, fermo ed ipoteca sono previsti come mezzi speciali di esecuzione forzata ad iniziativa dell’ Esattore (o Agente della Riscossione o Concessionario che dir si voglia) solo ed esclusivamente per l’imposte sui redditi e per gli altri tributi, tasse od imposte, dovuti allo Stato o agli altri Enti Pubblici. Nessuna norma è reperibile nel nostro ordinamento che autorizzi il Concessionario a disporre il fermo amministrativo degli autoveicoli, e l’ipoteca sugli immobili, di proprietà del debitore, per le sanzioni amministrative. Non certamente l’art. 27 della l. 689/81, secondo cui “l’autorità che ha emesso l’ordinanza-ingiunzione, procede alla riscossione delle somme dovute in base alle norme previste per l’esazione delle imposte dirette…”. Questo, non tanto a seguito delle varie e profonde riforme che hanno interessato tutto il sistema tributario vigente all’epoca dell’emanazione della legge 689/81, per cui questa norma oggi non è più applicabile nella sua formulazione letterale, quanto perché secondo questo Giudice l’ articolo n. 27 della Legge 689/81 indicava solo le “forme” in cui l’Ente Pubblico creditore può procedere alla riscossione delle sanzioni amministrative, ma non anche i “mezzi” specifici di riscossione coattiva cui l’esattore può ricorrere per ottenere l’assolvimento dell’obbligazione sanzionatoria vera e propria, per infrazioni comportanti sanzioni amministrative consistenti nel pagamento di una somma di danaro a carico del contravventore o dell’obbligato in solido. Concludendo, il campo di applicazione di questi speciali provvedimenti è dunque strettamente limitato ai carichi tributari, nulla del genere essendo previsto per le sanzioni amministrative vere e proprie, in particolare per quelle relative alle violazioni del Codice della Strada. Ne deriva che l’assenza di una norma rende illegittimo di per sé il provvedimento di iscrizione ipotecaria per le sanzioni amministrative. Circa l’eccezione di difetto di legittimazione passiva della Gerit Equitalia, và osservato che, pur essendo risultata la cartella esattoriale ritualmente notificata al contribuente secondo le prove portate in atti dalla stessa Gerit Equitalia, tuttavia manca la prova della rituale notificazione dei verbali prodromici. Il Sig. Tizio aveva infatti eccepito anche la mancata notificazione dei verbali di accertamento, e quindi la prescrizione delle singole sanzioni iscritte al ruolo. Ora, il Comune di XXXX non ha fornito la prova documentale del contrario, assolutamente essenziale, in assenza della quale si deve ritenere che o detti verbali siano addirittura inesistenti oppure che non siano stati affatto notificati. Ne consegue ulteriormente la nullità della cartelle impugnata, per la quale, pur essendo stata dimostrata la sua notificazione, manca tuttavia la prova dell’avvenuta, tempestiva, quindi rituale, notificazione dei verbali prodromici di riferimento.

Per completezza di motivazione, il Giudicante osserva che nella fattispecie manca la prova della notificazione dell’avviso di iscrizione ipotecaria, formalità essenziale per procedere alla successiva formalità, onde un ulteriore motivo di nullità dell’iscrizione pregiudizievole, e comunque che l’importo in esazione, compresi i tributi di cui alle altre cartelle non impugnate, è certamente inferiore al minimo di legge (€ 8000,00) per procedere all’iscrizione di ipoteca su i beni immobili del presunto debitore. Concludendo, l’iscrizione ipotecaria effettuata dalla Gerit Equitalia Spa a carico del Sig. Tizio va annullata e la convenuta Gerit Italia Spa deve provvedere alla cancellazione del vincolo pregiudizievole dai Registri Immobiliari, la presente sentenza costituendo anche l’ ordine al Conservatore dei suddetti Registri Immobiliari di provvedere alla richiesta formalità. Per quanto concerne poi la c.e. impugnata (n. ….), anche questa và annullata posto che il Comune di XXXX, cui indubbiamente incombeva l’onere della prova sul punto, ha omesso di produrre i verbali prodromici iscritti a ruolo e la certificazione della loro tempestiva e rituale notificazione all’opponente. Nulla si deve decidere in relazione alle cartelle non impugnate, portanti apparentemente iscrizione a ruolo di tributi asseritamente non versati all’Erario.

Le spese legali seguono la soccombenza e vanno liquidate come da dispositivo.

PQM

Il GdP ritenuta la propria competenza a giudicare sulla proposta opposizione, definitivamente pronunciando, così provvede: a) annulla l’impugnata c.e. n. …..; b) annulla l’iscrizione ipotecaria impugnata dall’opponente Sig. Tizio, con ordine al Competente Conservatore dei Registri Immobiliari di provvedere alla cancellazione della formalità pregiudizievole a cura e spese di Gerit Equitalia Spa; c) condanna il Comune di XXXX e Gerit Equitalia, in solido fra loro, alla rifusione delle spese di lite a favore del Sig. Tizio, spese che vengono liquidate in complessivi € 750,00, di cui € 50,00 per spese, 300,00 per diritti procuratori, € 400,00 per onorari di avvocato, più iva e cap e addizionale al 12,5% a norma di legge .

Così deciso in Roma il 08.11.2007

Il GdP

Avv. Massimo Catarinella

Fonte: noiconsumatori.org
Feb 19, 2011 - Politica    Commenti disabilitati su Vogliamo aleggerire il lavoro ai GIUDICI?

Vogliamo aleggerire il lavoro ai GIUDICI?

Giustizia INGIUSTASi parla di “riforma della giustizia” e ci infilano IL RIPRISTINO DELL’IMMUNITA’ PARLAMENTARE!!
Ci hanno rotto il cazzo e non ne possiamo più, ma perchè non si fa UNA cosa GIUSTA?
Perchè sembra che lo scopo sia SOLO QUELLO DI INCULARCI?
Vogliamo una riforma della Giustizia GIUSTA!! Che RISPETTI LA COSTITUZIONE e che dia risposte rapide e oneste.

Sono dell’avviso che si dovrebbe procedere innanzitutto ad una operazione:
– DIVIDERE LE COMPETRENZE DEI TRIBUNALI.
Mi spiego meglio: sappiamo che una valanga di cause civili pende sulla testa dei Giudici di TUTTI i Tribunali. E’ dato conosciuto che una quantità immensa trattano specificità raggruppabili; intendo dire che invece di avere tre tribunali per provincia che trattano TUTTO, si potrebbe:
dedicare un Tribunale (o una sezione se il Tribunale è in grado di gestirne il carico) alle Cause PER INCIDENTI STRADALI,
uno per le Cause CONDOMINIALI,
uno per le Cause MATRIMONIALI,
Cause AZIENDALI, PATRIMONIALI E DEL LAVORO
ed uno per i reati PENALI.
Tutte le altre minori… ai Giudici di Pace.

E’ inutile che dappertutto si tratti TUTTO. E’ chiaro che in un’azienda che si rispetti, la qualità del prodotto è tanto migliore quanto più l’Azienda è specializzata in un prodotto specifico.
Altro Capitolo (che però coinvolge in verità tutti i settori della Giustizia) è quello della pena da infliggere a CHI PROMUOVA UNA CAUSA BEN SAPENDO DI AVERE TORTO. Ne è un limpido esempio la QUERELA PER DIFFAMAZIONE. A tal proposito vi suggerisco un passo tratto dal sito di Beppegrillo: non è una sua idea, in realtà il DIRITTO ANGLOSASSONE LO PREVEDE, ma noi siamo CREATIVI e dobbiamo inventarci le coglionate pur di proteggere il ricco potente prepotente di turno.
La proposta è: SE QUERELI UNA PERSONA e chiedi un MILIONE di euro di risarcimento, se il Giudice stabilisce che hai torto, PAGHI AL QUERELATO l’ammontare richiesto!
Io aggiungerei le spese processuali e Legali raddoppiate per INTASAMENTO DELL’ATTIVITA’ DEL TRIBUNALE. Sono certo che il numero delle Querele crollerebbe drasticamente.


da beppegrillo.it
La querela per diffamazione è sopravvissuta a tutte le riforme sulla Giustizia, alla depenalizzazione del falso in bilancio, al lodo Alfano, alla separazione delle carriere, al bavaglio all’informazione. La querela serve al potere. La querela è un’arma da ricchi. Usata per intimidire. Per tappare la bocca. Per togliere i mezzi economici all’avversario. Spesso con la ricerca del pelo nell’uovo, come ad esempio un mancato virgolettato in una frase. La querela può essere penale o civile. Se va bene si infanga l’avversario e si porta a casa un piccolo tesoretto. Magari con la cessione del quinto dello stipendio di un povero diavolo.
La querela per diffamazione va depenalizzata. E se si richiede un indennizzo economico, chi fa la querela dovrebbe depositare in anticipo l’intera somma richiesta su un conto a disposizione del Tribunale. Se perde la causa, il deposito servirà a risarcire il querelato. Troppo comodo infangare, spaventare e cavarsela con le sole spese processuali.
Di solito si querela la verità, mai la menzogna. Di solito chi querela sono i politici e i rappresentanti delle cosiddette istituzioni, mai i cittadini. Di solito la querela viene usata in mancanza di altre argomentazioni per finire sui giornali di regime e fare la figura dell’innocente. Riporto Schifani che non può essere processato ha querelato Travaglio, Mavalà Ghedini minaccia di querela chiunque dia del puttaniere al suo cliente (in pratica mezzo mondo), Cicchitto querela l’Espresso.

Feb 10, 2011 - Politica    Commenti disabilitati su Cornuti e MAZZIATI

Cornuti e MAZZIATI

Riporto, dal Sito del Ministro della Gioventù una notizia che sa di beffa.

In palio, “Posti di lavoro a tempo indeterminato” (ma la costituzione non ne PRESCRIVE IL DIRITTO PER OGNI CITTADINO??)

MUTUI !!!! (e le Banche si inculano gli spiccioli che vi sudate)

Milioni per l’Impresa giovanile!!! Ma avete idea di QUANTE NE AVETE FATTO CHIUDERE?

Vi PREGO, se venite a conoscenza anche di UN SOLO ASSUNTO O UN BENEFICIARIO (che non habbia partecipato alle feste conosciute) fatemelo sapere e rendiamolo pubblico!


Diritto al futuro

Diritto al futuro: stanziati subito 300milioni di euro per il domani dei giovani italiani

“Diritto al futuro”, è un insieme di azioni del Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, rivolte alle nuove generazioni, sui temi del lavoro,  della casa,  della formazione e dell’autoimpiego.

10.000 posti di lavoro a tempo  indeterminato per giovani genitori con contratti atipici;

10.000  mutui concessi a  giovani coppie di precari;

100  milioni per l’impresa giovanile, il talento e  l’innovazione tecnologica;

20.000 tra i migliori neolaureati d’Italia messi a contatto con  il mondo produttivo;

30.000 giovani  meritevoli che potranno investire sul proprio futuro e completare la  propria formazione grazie a un prestito garntito;

oltre 68 milioni di  spesa coordinata con gli enti locali a favore delle giovani  generazioni.

I decreti che compongono il pacchetto “Diritto al Futuro” sono già stati firmati, e la loro dotazione economica interamente finanziata. Espletati gli ultimi passaggi dell’iter burocratico, saranno attivi già nei prossimi mesi.

Feb 8, 2011 - Politica    Commenti disabilitati su Julian Assange e i Giornalai Italiani

Julian Assange e i Giornalai Italiani

AssangeParla Julian Assange, l’Eni?
“La vera grande azienda corrotta italiana”
(E immaginate quanto non ne sappia nulla Prodi! [ndr])

Da Ellingham Hall, il rifugio inglese, il fondatore di Wikileaks parla del nostro modo di fare informazione: “Abbiamo dato i cables ai due grandi giornali italiani, ma non li hanno pubblicati”

I cables censurati dai “due più grandi giornali italiani”. L’Eni, “la vera grande azienda corrotta italiana”. Berlusconi, che a lui non piace, “ma agli italiani sì”. E’ un Julian Assange a tutto campo a parlare in un’intervista pubblicata oggi da Agoravox. Nel giorno in cui l’hacker più famoso del mondo si trova a Londra per difendersi davanti al Tribunale che dovrà stabilire se estradarlo o meno in Svezia, dov’è ricercato con l’accusa di stupro, il fondatore di Wikileaks, l’uomo che ha impaurito la diplomazia internazionale con le sue rivelazioni, dà la sua opinione sul nostro Paese.

Da Ellingham Hall, il rifugio inglese, Assange parla del nostro modo di fare informazione. “I giornali italiani si occupano di persone che sono già in carcere o sotto processo, ma non si occuperebbero mai di persone che non sono mai state indagate, anche se citate nei cables“. E ancora: “Il vero problema è che in Italia i grandi giornali non parlano delle storie di corruzione”. E i cables? perché non sono mai stati dati ai giornali italiani? “L’abbiamo fatto – risponde Assange – li abbiamo dati ai due giornali più grandi. In precedenza avevamo anche lavorato con uno dei due, ma alla fine non ne hanno fatto nulla”.

Eppure, afferma ancora il fondatore di Wikileaks, di cose interessanti nei cablogrammi ce ne sono. Notizie, ad esempio, sulla grande compagnia pubblica Eni, “il grimaldello che l’Italia usa per entrare in vari paesi del mondo. Come per esempio in Kyrgyzstan dove c’è un forte legame basato sulla corruzione tra l’Eni e i politici locali. L’Eni è la vera grande azienda corrotta italiana”.

E Silvio Berlusconi? “Non mi piace, ma agli italiani sì. Il problema di Berlusconi non è tanto il suo potere politico ed economico, ma come l’abbia usato per fare i propri interessi, corrompendo il sistema”.


Solamente qualche decina di giorni fa, Maurizio Blondet pubblicava un’altro articolo interessante: Quando Prodi aveva “l’amico Putin”
Ne riporto uno stralcio, il resto lo leggete dal sito ufficile (link in calce) in quanto, sebbene sia tratto dalla sezione FREE, non è corretto il copia/incolla.

Nel 2006, Prodi fece un viaggio-lampo a Mosca per concludere un grosso affare. Ma Wikileaks non c’era ancora. Nel 2008, Putin ha offerto a Prodi la presidenza di Southstream
MOSCA – L’accordo ENI-Gazprom lo stava facendo Berlusconi: misteriosi bastoni tra le ruote, nel consiglio d’amministrazione dell’ente, l’hanno liquidato, o meglio ritardato fino alle elezioni e al cambio di regime a Roma. Ora si capisce perché: l’accordo lo doveva fare Prodi.
Perché è un buon accordo, bilaterale, da Stato a Stato e non abbandonato al «libero mercato», secondo la tradizionale politica italiana – alla Mattei, da quel che si può capire.
«Le nostre relazioni nel campo dell’energia non sono più quelle tra venditore e cliente», ha detto Prodi all’uscita dal Cremlino: «ora si tratta della presenza italiana sul mercato russo e della presenza russa sul mercato italiano».
Dal canto suo, Putin ha annunciato che Mosca osserverà l’Energy Charter (vedi sotto) «nei riguardi dell’Italia» (sottinteso: esclusi gli altri) senza nemmeno che il parlamento russo lo approvi.
La cosa ha stupito non poco Andrey Kolesnikov, il giornalista di Kommersant esperto del settore, che da settimane aveva sentito Putin e i suoi scagliarsi contro l’Energy Charter come «un documento che discrimina la Russia» e «in contrasto con il concetto russo di sicurezza energetica».
E la cosa si spiega: stipulato nel ’91 e firmato a Lisbona nel ’94, ossia negli anni di Eltsin e del saccheggio occidentale delle risorse russe (sotto il nome di «privatizzazioni e liberalizzazioni»), l’Energy Charter è il trattato che la Casa Bianca e i suoi maggiordomi europei (Barroso e Solana fra i primi) usano per criticare la mancata privatizzazione della Gazprom, il mancato accesso occidentale agli oleodotti russi, e in generale il fatto che Putin usi gas e greggio non come una merce, ma come un’arma strategica.

Fonti: ilfattoquotidianno.it ed effedieffe.com
Nov 21, 2010 - Politica    Commenti disabilitati su Oggi ho Pianto

Oggi ho Pianto

Auditel SAVIANOQuesta mattina, su Rai Extra, vedendo la replica dell’ultima puntata di TV Talk ho appreso che il programma di Roberto Saviano (i fan di Fazio mi perdoneranno ma LUI fa cagare, ci fosse stato provolino al suo posto avrebbe fatto gli stessi ascolti) ha fatto il BOTTO e da trasmissione televisiva si è trasformata in EVENTO STORICO/MEDIATICO.

La seconda puntata di «Vieni via con me», in onda su Rai Tre lunedì 15 novembre, ha registrato il 30,2% di share con 9.000.000 di spettatori, battendo tutti gli altri canali Mediaset e Rai e superando ogni record di ascolti. Il GF 11 è stato seguito da circa 5.000.000 telespettatori con il 20,38% di share; la replica de “Il commissario Montalbano” in onda su Rai Uno ha ottenuto il 13 % di share mentre su Italia Uno circa 3.500.000 italiani per l’11% di share guardavano il film comico “Un’impresa da Dio”.


Auditel SAVIANODa quanto emerge dalle elaborazioni dei dati Auditel, la trasmissione ha riscosso un enorme successo tra i giovani e tra i laureati, il 57,41% dei quali lunedì sera ha scelto «Vieni via con me».

Cosa significa?

Ebbene, ve lo dico io, significa che gli spettatori televisivi, quelli non del tutto narcotizzati e lobotomizzati dai Grandi Fratelli e Marie dei miei coglioni, stanno stufandosi di questa Nazione Vilipesa da una classe politicfa SEMPRE TROPPO VICINA a COSCHE e ‘NDRINE.

Significa che siamo sempre di più a desiderare:

Un’Italia fondata sul lavoro.

Un’Italia dove TUTTI i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Dove È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Una Repubblica che riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Che lo Stato e la Chiesa cattolica siano, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
Dove TUTTE le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Una Repubblica che promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Un’Italia che ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.


Ma non stò inventando NULLA, si tratterebbe semplicemente di APPLICARE NEI FATTI la Legge Fondamentale dello Stato che in quasi 70 anni sarebbe dovuta ortamai arrivare a compiere i desideri dei Padri costituzionali e le speranze dei cittadini tutti.

Ma cosa attendiamo a preparare le FORCHE???

Nov 11, 2010 - Politica    Commenti disabilitati su Teste di Craxi

Teste di Craxi

berlusconi-preservativo

L’ottavo Nano: Trombolo.

Craxi fu cacciato con un lancio di monetine, con Berlusconi usiamo i preservativi. Per il corrotto Craxi monetine al coro di “ladro, ladro!”
Per lo stupratore della democrazia Berlusconi preservativi al coro di “porco, porco!” Contro i moralismi del Vaticano diamo il via alla campagna “Sesso sicuro per il Cavaliere!”
…sia mai che attacchi le piattole a qualche povera bambina…
… o al povero Emilio Fede!


Ed intanto, Signori del genere (Giovanardi in testa) si “fregiano” di attuare politiche attive a favore delle Famiglie.
LORO!
Che non fanno altro che fare sfoggio di puttane e VIAGRA!!!

Giustamente, al Forum Famiglie, il presidente Francesco Belletti ha dichiarato: “Ci dispiacerebbe che l’attenzione mediatica si concentrasse su altre questioni”. Evidenziando quanto la sua presenza (ma io avrei ben ampliato il ventagio di nomi) sia di dubbio gusto e non cewrto inerente l’argomento di che trattasi. A dir poco…
…. IBARAZZANTE.
Eufemismo puro.

Fonte: signoraggio.it

Nov 1, 2010 - Politica    Commenti disabilitati su Centrosinistra Progressista?? Hahahah

Centrosinistra Progressista?? Hahahah

Dottor Di Bella


Convegno sulle medicine non convenzionali promosso dall’Accademia delle Scienze
completamente OSCURATO DAI MEDIA


23/24 ottobre 2010
Hotel San Giuseppe
via Antonio Onofri 31 47893 Valdragone repubblica di San Marino telefono 0549 991257 cellulare 335 374751
«Nuove linee di oncoterapia scientifica Medicine e terapie non convenzionali»
Verranno documentate le recenti conferme scientifiche internazionali del Metodo Di Bella e i riscontri clinici del MDB presentati al 2° Congresso mondiale di oncologia il 24 giugno 2010 a Singapore e già pubblicate agli atti.
Parteciperanno eminenti personalità della clinica e della ricerca scientifica, tra cui:
il professor Peter G. Fedor Freybergh, Editor-in-Chief di alcune prestigiose riviste medico scientifiche internazionali, tra cui NeuroEndocrinology Letters Stockholm Sweden,
la dottoressa Lili Maas Director of the editorial office Stockholm Sweden,
il professor Giancarlo Pizza, presidente dell’Ordine dei Medici di Bologna e ricercatore noto a livello internazionale,
il dottor Paolo Lissoni e altri noti clinici e ricercatori.
Verrà presentata dal dottor Giuseppe Di Bella la recente pubblicazione sul Metodo Di Bella che riporta la statistica su oltre cinquecento casi trattati col MDB.
Sono documentate le numerose cause che hanno totalmente destituito di ogni dignità scientifica e indicazioni cliniche la sperimentazione ministeriale del MDB del 1998.


Ci tengo a ricordare ai SEMPRE CORTI DI MEMORIA che l’ex Ministro della Salute (sempre più BELLA che INTELLIGENTE) Bindi due governi Prodi fa, ostacolò con tutte le sue Bigotterie qualunque possibilità di sperimentazione coordinata con il sistema nazionale mettendo semplicemente al bando e Bollando come facevano i Papi (quelli della Chiesa, non quelli di palazzo Grazioli).
Una nazione che a parole vorrebbe essere progressista, ma che ha compiuto il suo completo abominio con la realizzazione del Centro-sinistra unendo progressismo (o meglio, desiderio di progressismo di facciata e senza seguito) con il BIGOTTISMO clericale più becero.


Vorrei anche segnalare il sito del Dott. Vittorio Zocchi, Di Belliano convinto che, sebbene avrebbe potuto investire qualche euro in più in un sito più decoroso, Da circa dieci anni applica il metodo Di Bella per la cura dei tumori.

Fonti: EFFEDIEFFE.com (area FREE) e vittoriozocchi.it
Ago 27, 2010 - Politica    1 Comment

Commissioni parlamentari……

Fiamma NirensteinMa esiste la commissione contro i siti internet?

Un amico parlamentare ci manda questa rettifica, che volentieri pubblichiamo

Maurizio Blondet ha ripetutamente scritto che la Nirenstein «presiede la Commissione Affari Costituzionali della presidenza del Consiglio e la Commissione Esteri e Interni della Camera».

Ora, va beh che i lorsignori hanno tanto potere, ma non esageriamo!!!

Non esiste una «Commissione Affari Costituzionali della Presidenza del consiglio» (così si dedurrebbe, secondo la dicitura usata); ve n’è una della Camera e una del Senato; il suo nome esatto è:

I COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI

– l’onorevole Nirenstein non è presidente della commissioni Affari Costituzionali della Camera;
– ovviamente, non esiste una commissione «esteri e interni» della Camera; esiste invece una commissione Affari Esteri della Camera;
– l’onorevole Nirenstein non è la presidente della Commissione Affari Esteri della Camera (presieduta invece dal leghista Stefani), bensì la vicepresidente.
– l’onorevole Nirenstein ha presieduto la riunione delle Commissioni I e III del 22/4 e del 25/5 u.s., in supplenza dei presidenti della I (Donato Bruno) e della III Commissione, opportunamente assenti.

Posso capire l’inesattezza: io lavoro qui in Parlamento, ne conosco il sistema e i meccanismi, che ovviamente (nella loro elefantiaca complessità) sono ignorati dai cittadini, compresi quelli che si occupano di politica.

Fra l’altro, anch’io su altri aspetti non ho ben chiara la situazione: non mi risulta infatti che esista una Commissione sull’antisemitismo (per creare una nuova commissione parlamentare occorre specifico provvedimento e voto della Camera); credo invece che si tratti di un comitato creato in seno alla I Commissione Affari Costituzionali nell’ottobre scorso, formato dai membri della I e della III Commissione (Affari Esteri e Comunitari) in seduta comune.

La Commissione Esteri è ad alta densità di sionisti – Nirenstein, Ruben, Colombo – e filo-sionisti di complemento – Farina, Malgieri, Volontè, Zacchera, Adornato, La Malfa, Pianetta, ecc.).

Certo è che lo stesso sito della Camera non riporta, fra i Comitati di indagine esistenti, uno sull’antisemitismo…

La solita opacità lobbystica. L’opacità è confermata dal fatto che nè io, nè la massima parte dei colleghi deputati e senatori, non sanno nulla di questo comitato, nè vi sono stati invitati.

Lettera firmata

Dunque a quanto pare non esiste una Commissione Parlamentare sull’Antisemitismo. E’ qualcosa che la signora ha creato all’interno della presidenza del Consiglio: la quale, sotto Berlusconi, è diventata un mostro che dilapida 4 miliardi di euro annui dei contribuenti, e di cui il ‘Pirla’ ha fatto il suo ‘ministero del fare’, del far male e del malaffare (vedi Bertolaso & Escorts). Sulla spesa (enorme) della presidenza del Consiglio non c’è controllo esterno nè obbligo di rendiconto: di fatto è un immane ‘fondo nero’, da cui chi è ben posizionato può pescare quel che vuole. Se esistesse ancora un giudice a Roma, guarderebbe in questo porcaio con molta attenzione.

Maurizio Blondet

Fonte: EFFEDIEFFE – Sezione FREE