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Mag 30, 2010 - Internet    30 Comments

E alla fine ebayabuse ha dovuto chiudere

ebayabuse

Possibile chiusura di eBayabuse? Non può finire così…


E sì, perchè in italia, sempre più: L’ONESTA’ NON PAGA.
Fin dal 2007, anno di fondazione di ebayabuse, ho apprezzato il lavoro svolto dal sig. Rosario Terrazzano. Purtroppo, oggi il sito non c’è più. PARE sia lo stesso Terrazzano ad averne deciso la chiusura per motivi economici, per il dispendio di risorse ed energie e, a quanto pare, troppo snobbato da quanti, DOVENDOSENE OCCUPARE PER MESTIERE, non hanno dato seguito alle sue denunce o, peggio, lo hanno scaricato. Avvenne nel 2008 da parte di Aruba che chiuse dietro “richiesta della Polizia Postale”.
Lo staff di ebay pare anche più DISINTERESSATO alle truffe, se ne lava bellamente le manu, spingendo gli utenti all’utilizzo del metodo di pagamento PayPal giusto perchè trattiene un lauto compenso su ogni transazione.
Altro che BOND Greci al 14%!!
Lucra un 9% su tutte le vendite (oltre al nutrito fatturato su TUTTE le inserzioni anche se non vanno a buon fine) sulla piattaforma ed un altro 4% + 35 centesimi a transazione sui pagamenti mediante PayPal.
Secondo Voi, quanto interesse può avere eBay a smascherare i truffatori?
Finchè pagano la fattura eBay…
… NULLA.

Riporto peraltro quanto reperito da un blog che cito in calce:


“Sei un pezzo di merda e un cornuto.
Me l’ha detto stamattina al telefono il truffatore di Caserta (numero oggetto 220201493119 e 3318322900); l’intervento dei Carabinieri di Pianura ha impedito al malvivente di tradurre la sua opinione in qualcosa di più tangibile.”

Così comincia il comunicato inviato stamattina dall’Admin di eBayabuse alle Redazioni amiche. Una comunizione che prevede la chiusura di un sito che più che un progetto amatoriale è diventato un vero e proprio servizio pubblico.
Ma allora perchè deve chiudere? Terrazzano spiega le ragioni e le possibili soluzioni per la salvezza dell’intero progetto.
Il comunicato continua così…

Comunque non é questo il motivo della probabile chiusura di eBayabuse: fatti simili e ancora più gravi sono gia avvenuti senza influire minimamente nei destini del sito. Normale fisiologia di un sito di denuncia. eBayabuse molto probabilmente chiuderà perché vive grazie ad un accanimento terapeutico che, oramai, non ha ragione e modo di continuare.

Questa esperienza é iniziata alla fine di Settembre scorso; ieri abbiamo sciolto il contratto con ShinySTat e non abbiamo più le statistiche del sito ed il contatore delle visite, ma sino all’11 di Febbraio avevamo superato le sessantamila con punte giornaliere di 1300. Alcune migliaia di persone ci hanno scritto la loro esperienza, richiesto consigli, inviato segnalazioni e suggerimenti per migliorare la piattaforma eBay ed il sito stesso.
La stampa ha parlato di noi, eBay ha dovuto scendere a compromessi con le nostre richieste. Abbiamo impedito centinaia di truffe ed ottenuto la sospensione dalla piattaforma di decine di venditori scorretti. La Polizia postale ci ascolta e legge quotidianamente le nostre pagine; lo stesso fa eBay da Milano, Berlino, Dublino e dalla sede centrale di San José.
In generale, nel web italiano, dove si parla di e-commerce e di truffe. si parla di eBayabuse, segnalato da mesi in cima alle classifiche dei siti top italiani.

E’ stato un evento, un terremoto che ha rimesso in gioco il rapporto tra eBay e gli utenti della sua piattaforma. Un evento senza precedenti nella storia del Gruppo eBay Inc. e, forse, dell’intero web.
Ma, nonostante questo, dovrà chiudere; e non perché sia esaurita la sua esperienza ma per non essere in grado di proseguirla: una storia iniziata quasi per gioco e divenuta immediatamente un vero e proprio servizio richiesto ogni giorno da molte centinaia di persone.

Che scrivono, chiedono, segnalano. Che significa: rispondere, controllare, archiviare, cercare, telefonare, scrivere, creare codici, configurare database.
E poi scorrere il web alla ricerca delle immagini utilizzate nelle truffe, confrontare le aste, segnalare quelle equivoche, lo scambio di feedback, le offerte a rialzo … molto di meno, ma proprio molto, viene fatto da eBay con decine di dipendenti pagati.

eBayabuse lo sta facendo con una sola persona che sta pagando di tasca sua un prezzo che non é giustificato se non dalla volontà di rispondere in qualche modo ad una crescita imprevista e incontrollabile in una logica di volontariato.

Insomma servono risorse che paiono non esserci. Molti, moltissimi, utenti hanno offerto la loro collaborazione che non é stato possibile utilizzare perché il solo organizzarle é gia un lavoro di per sé.
Si sono cercati sponsor ma, a parte collaborazioni con chi non possiamo collaborare, sono state trovate solo misere soluzioni pay per click.
La campagna donazioni in due mesi ha fruttato meno di 140 euro; il contributo per il Logo é stato versato solo da foodandgolf, demonel e life983 (che sono anche gli unici che danno un apporto concreto ad eBayabuse).
In questa situazione, non solo mi tocca preoccuparmi di pagare i costi dell’iniziativa ma, oltre ad impegnare tutto il mio tempo libero, anche trascurare il mio lavoro con conseguenze decisamente preoccupanti.

L’ho fatto sin’ora ed é stato, appunto, un accanimento terapeutico, probabilmente inutile e certamente dannoso per me.

Il sito può continuare la sua strada solo se riesce a diventare qualcosa di stabile, ad avere una sede, un collaboratore pagato, i mezzi per finanziare connessione, energia elettrica, affitto. Oggi la redazione é a casa mia, i suoi consumi gravano sul mio bilancio, la sua esistenza sul mio impegno continuo.
Non può continuare: se eBayabuse serve a qualcosa o a qualcuno, occorre che si facciano avanti. Diversamente non ha motivo di esistere.

Ma il sito, ovviamente, non é il risultato solo del mio impegno: migliaia di persone si sono appassionate alla sua vicenda, hanno scritto, ne hanno parlato, l’hanno difeso; ne sono diventate parte. Quando hanno tentato di oscurarlo, ho ricevuto valanghe di attestazioni di solidarietà e di simpatia; per l’eDay, decine di utenti hanno messo il loro tempo a disposizione per trovare e organizzare gli indirizzi, per diffondere l’iniziativa nei forum, sulla stampa.

Per molti di voi eBayabuse é stata una speranza, un riferimento, un modo per sentirsi meno deboli nei confronti di eBay.
Per questo io non mi riconosco il diritto di terminare questa esperienza senza avvisarvene: se pensate di fare qualcosa, fatelo ora

Terrazzano


Per completezza di informazione, cito anche un altro sito, palesemente antagonista ad ebayabuse, antiebayabuse.com che illustra invece ebayabuse ed il suo titolare Rosario Terrazzano come un delinquente truffatore.
Personalmente, anni fa contattai il sig. Terrazzano per ottenere le modalità di iscrizione al loro programma ed ottenere il logo, mi ha chiesto la documentazione ma, ad onor del vero non la inviai. NON FUI MAI MINACCIATO O RICATTATO.
Quindi, verificate qualle che leggete in rete, SEMPRE!

Fonti: pcfacile.com e antiebayabuse.com
Mag 29, 2010 - Internet    Commenti disabilitati su Censura

Censura

Censura sui Blog

Possibile chiusura di centinaia di Blog?


Ma in che Paese viviamo?
Ho appena ricevuto una mail a dir poco sconfortante.
La riporto integralmente in quanto far girare e-mail è stato sempre quanto di più ODIOSO offra la rete.
Lo spam mi ha sempre fatto incazzare e non l’ho praticato, preferisco utilizzare il Blog.
Ma fino a quando?
Già, perchè pare che stia per passare una legge che consentirà la chiusura di centinaia di Blog che vengano giudicati rei di “Istigazione a delinquere” quando commentino negativamente qualche legge o provvedimento del Legislatore, o cerchino di sviluppare una dilettica e raccogliere commenti dai propri lettori in merito ad argomenti, come dire, “scomodi” a lorsignori.
E già, i maggiordomi-giornalisti (finanziati NON dalle vendite ma dai NOSTRI quattrini) non sono più sufficienti, comincia ad esserci un pubblico pensante e ragionante NON ALLINEATO all’Istituto LUCE del terzo millennio.



Fate girare questa notizia il piu’ possibile per cercare di svegliare
le coscienze addormentate degli italiani perche’ dove non c’e’ libera informazione e diritto di critica il concetto di democrazia diventa un problema dialettico.

Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L.733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (UDC) identificato dall’articolo 50-bis: /Repressione di attivita’ di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet; la prossima settimana Il testo approdera’ alla Camera diventando l’articolo nr. 60.

Il senatore Gianpiero D’Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e cio’ la dice lunga sulla trasversalita’ del disegno liberticida della”Casta”.

In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o acriticare?) una legge che ritiene ingiusta, i /providers/ dovranno bloccare il blog. Questo provvedimento puo’ far oscurare un sito ovunque si trovi, anche se all’estero; il Ministro dell’Interno, in seguito a comunicazione dell’autorita’ giudiziaria, puo’ infatti disporre con proprio decreto l’interruzione della attivita’ del blogger, ordinando ai fornitori di connettivita’ alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine.

L’attivita’ di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore; la violazione di tale obbligo comporta per i provider una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000. Per i blogger e’ invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato oltre ad una penaulteriore da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali.

Con questa legge verrebbero immediatamente ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta!

In pratica il potere si sta dotando delle armi necessarie per bloccare in Italia Facebook, Youtube e *tutti i blog* che al momento rappresentano in Italia l’unica informazione non condizionata e/o censurata. Vi ricordo che il nostro e’ l’unico Paese al mondo dove una/media company ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.

Dopo la proposta di legge Cassinelli e l’istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovra’ presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al “pacchetto sicurezza” di fatto rende esplicito il progetto del Governo di “normalizzare” con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni sempre piu’ capillari che non si riesce a dominare.Tra breve non dovremmo stupirci se la delazione verra’ premiata con buoni spesa!

Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, in Italia ci si ispira, per quanto riguarda la liberta’ di stampa, alla Cina e alla Birmania.

Fonti: e-mail
Ott 19, 2009 - Internet    1 Comment

Bidplaza. Aste al ribasso o TRUFFA??

Logo BidplazaPer chi fosse attratto dall’idea di aggiudicarsi preziosi oggetti per pochi centesimi (così come FORTEMENTE PROPAGANDATO negli ultimi tempi) credo sia ISTRUTTIVO leggere un delizioso articolo per il quale vi è esplicita autorizzazione alla diffusione.
La verita su Bidplaza e sulle aste al ribasso

Analisi tecnica delle lotterie meno conosciute del mondo


A cura di: Piero Tofy
Scarica questa guida
Bidplaza e le aste al ribasso: un analisi tecnica delle lotterie fra le meno chiare nel mondo
La prima volta che sentii parlare di aste al ribasso non volli credere che ci fossero dei pazzi che vendevano una Porsche per poche decine di euro e degli apparecchi elettronici come I-Pods e PlayStations dal valore di diverse centinaia di euro per pochi centesimi. Incuriosito, mi documentai sulla loro pagina http://www.bidplaza.it/t_contact.php a proposito del funzionamento di quest’idea mangiasoldi del secolo. Riassunto brevemente, l’idea geniale consiste nel fatto che si, puoi effettivamente comprare un oggetto per pochi centesimi se la tua offerta è unica (non ci sono altre persone che hanno offerto la tua cifra) e la più bassa (tutte le offerte piu basse della tua sono state prese da 2 o più persone). Piccolo particolare: per fare un’offerta devi pagare una sorta di “commissione”, che su Bidplaza al momento in cui scrivo è pari a 2,00 € Dove sta il guadagno per i proprietari vi chiederete?

Prendiamo un caso d’esempio:

– Un iPod Touch da 16 GB costa al prezzo di mercato 400 € circa.
– Bidplaza è in grado di coprire il costo dell’oggetto con sole 200 offerte (200 * 2 = 400)

Si deduce quindi, che un oggetto che ha ricevuto N offerte produce un ricavo (o una perdita, ma è un caso che non sembra mai essersi verificato visto che sembrano esserci molte persone a cui fa gola un iPod Touch a 2 euro) pari a (N – 200) * 2. Poco dite voi? Continuate a leggere.

Provai ad iscrivermi per l’appunto su http://www.bidplaza.it e provai a fare qualche puntata, anche usando l’invitante bonus di 4,00 € che viene elargito alla registrazione. Il risultato fu il seguente:

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“Almeno un offerta unica l’ho azzeccata, peccato che non sia la più bassa” pensai. Successivamente provai a giocare anche con altri oggetti e sopprattutto facendo meno offerte (ogni click del mouse corrisponde a una spesa di 2,00 €!); il risultato fu più o meno simile.

Guardai con più attenzione il sito e ci fu una cosa che cadde al mio occhio:

2
“Vincitori ricorrenti”

Sembrava che esistessero persone più baciate dalla fortuna rispetto alle altre. TV Full-HD, iPod, Porshe, Cellulari… le ipotesi erano due:

– Quelle persone erano estremamente fortunate (cosa a cui ho creduto poco e come dimostrerò dopo questa ipotesi è completamente da escludere)
Esisteva una tecnica che permetteva a quelle persone di accapparrarsi le aste.

La domanda è… come facevano?

Per rispondere a questa e altre domande del tipo “Quanto guadagna Bidplaza?” o “Esiste un modo per ridurre statisticamente le possibilità di perdere?” ideai Bidplaza Statistics ( http://www.pierotofy.it/pages/projects/project_365.html ). Bidplaza infatti al termine di ogni asta pubblica i risultati interi o parziali di ogni oggetto e in base a quei dati, il programma permette di elaborare dei dati statistici interessanti. Non sto a spiegarvi i dettagli sul suo funzionamento ma mi limiterò a mostrare i risultati che ha prodotto (siete i benvenuti comunque a provare voi stessi il programma).

La prima domanda a cui desideravo avere una risposta era “Statisticamente, quali sono gli oggetti in cui ho maggior probabilità di vincere?”

Il risultato fu abbastanza prevedibile:

3
0,463% = 1 possibilità su circa 200 di vincere, ipotizzando che ogni altra persona effettui una e una sola offerta

Le probabilità di vincita erano minori in maniera inversamente proporzionale al valore dell’oggetto (più l’oggetto vale e più bassa era la possibilità di vincere).

La seconda domanda che mi posi fu “Statisticamente, quanto guadagna Bidplaza per ogni oggetto?”

Un po’ sbalordito, confermai alcuni dei miei sospetti:

4
Il numero di offerte era così alto che Bidplaza dalla vendita di un iPod Touch del valore commerciale di 400,00 € ricavava ben 5059,50 €. Senza contare l’offerta dell’offerente.

Il quadro era chiaro: Bidplaza stava facendo soldi a palate, alcuni utenti perdevano i soldi e una stretta cerchia di “più fortunati” invece si aggiudicava i beni per pochi centesimi di euro.

C’era solo un’ultima difficile domanda a cui rispondere: “Come vincere ed entrare in questa cerchia ristretta?”

Lavorai per un po’ di giorni al programma e creai al suo interno una funzione statistica in grado di elaborare i dati relativi alle offerte degli oggetti precedenti che identificava le cosiddette offerte “rare”. Alla base di questo ragionamento c’era il fatto che l’essere umano è una macchina che reagisce agli stimoli e che ogni nostra scelta non è puramente casuale (come il sorteggio dei numeri per il lotto). Ad esempio ogni giorno siamo bombardati di pubblicità che ci dicono quanto costa un determinato oggetto. Era ovvio che – statisticamente – esisteva ed esiste una tendenza a scegliere certi numeri rispetto ad altri.

Finita la funziona provai ad applicarla su un Nintendo Wii che in quel momento era all’asta. I risultati furono i seguenti:

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Mi venne suggerito di puntare 2,20 € e 2,26 €. Oltre a questo è interessante notare la leggera preferenza a scegliere numeri dispari rispetto ai numeri pari

Puntai queste due cifre e i risultati furono interessanti; la mia offerta di 2,26 € al termine dell’asta rimase unica – come calcolato statisticamente – ma non fu la più bassa; c’erano infatti due offerte uniche più basse della mia.

Provai nuovamente con altri oggetti ma i risultati furono uguali se non peggiori (non azzeccai neanche un offerta). La mia domanda su come diventare uno di quei “fortunati” vincitori rimaneva ancora senza risposta. Ma non per molto.

Avendo escluso tutte le altre possibilità, rimaneva il fatto che forse questi “fortunati” giocatori facessero molte, MOLTE più offerte del giocatore occasionale che tenta la fortuna spendendo i suoi 2,00 € sperando di poter comprare un auto a poche decine di euro.

Purtroppo si signori, la verità è che esistono giocatori “professionisti” su siti come BidPlaza che – matematicamente – escludono quasi interamente i giocatori occasionali dalla possibilità di vincere.

Teoria facilmente dimostrabile: prendiamo in esempio ancora una volta il nostro iPod Touch 16 GB del valore di 400,00 euro. Supponiamo che uno di questi giocatori “professionisti” (li chiamerei piuttosto “accaniti”) ritenga che spendere 200,00 euro (la metà) sia un prezzo accettabile per un iPod. Magari poi lo può rivendere su eBay a prezzo pieno e otterrebbe un ricavo di 200,00 euro.

Sappiamo che con 200,00 euro è possibile acquistare su Bidplaza 100 offerte. Quindi lui solamente, è in grado di coprire tutte le offerte che vanno da 0,01 centesimi a 1,00 euro.

Al momento in cui scrivo, un iPod Touch 16 GB su Bidplaza è venduto al prezzo medio ponderato di 1,87 euro e coprendo tutte le offerte comprese tra 1,00 euro e 2,00 euro l’autore ha probabilità 1/2 di aggiudicarsi l’oggetto. Stesso discorso può essere fatto su beni più preziosi come i TV Full-HD (il cui prezzo è intorno ai 1.700 euro e uno di questi giocatori può considerare “accettabile” la spesa di 900 euro = 450 offerte) per aggiudicarsi l’oggetto. Senza contare il fatto che Bidplaza offre delle offerte bonus proporzionali al numero di offerte che si acquistano (più carichi l’account e più ti omaggiano). Tenendo conto che su Bidplaza esiste più di uno di questi giocatori (il che non esclude nemmeno il fatto che si mettano d’accordo, ma questa è solo un’ipotesi) fate un po’ voi il numero di possibilità che avete voi, giocatore che punta UNA sola offerta su un oggetto di vincere.

Questa mia teoria è confermata dal fatto che dai risultati di moltissime aste è possibile notare che le offerte vicine a quella vincente sono in sequenza (non ci sono offerte che non sono state giocate), segnale del fatto che uno o più giocatori “professionisti” hanno puntato un gran numero di offerte (le offerte multiple su Bidplaza sono fatte con un range, posso fare un offerta sul range che va da 1,00 euro a 2,00 euro puntando quindi su 1,01 , 1,02 , 1,03 , … , 1,99 , 2,00 in un solo colpo).

Se ne deduce che l’unico modo per poter aver qualche possibilità di vincere è quello di puntare su oggetti il quale valore non è superiore ai 100-200 euro, perchè questi giocatori non avrebbero il motivo di spendere così tanti soldi in offerte per un oggetto che vale poco. Infatti fra gli oggetti meno costosi si nota una grande varietà di vincitori.

Voi direte, “beh la macchina mi piace, io ci provo lo stesso, magari non vinco ma la possibilità di vincere c’è l’ho comunque”

Sbagliato. La possibilità di vincere una Porsche o qualsivoglia bene di alto valore in presenza di questi giocatori è pari a zero (o quasi).

Supponiamo di avere un giocatore “professionista” che effettua 100 offerte, diciamo da 0,01 a 1,00 euro.

Se ne deduce che per vincere il bene, immaginando un caso ipotetico in cui non ci siano piu altre persone che fanno offerte, noi dovremo puntare 100 + 1 offerte. Le prime 100 serviranno ad annullare le offerte del giocatore professionista, l’ultima per avere una nuova offerta unica più bassa. Quindi la nostra spesa MINIMA equivalerà alla spesa del giocatore “professionista” + 2,00.

In un caso più reale probabilmente molte di quelle 100 offerte saranno già state annullate da altri giocatori occasionali (l’unione fa la forza), peccato che al contempo voi NON sapete cosa hanno puntato gli altri giocatori occasionali; costringendovi a dover puntare tutte e 100 le offerte per avere la sicurezza di aggiudicarvi il bene.

Ciliegina sulla torta, in giro per la rete ho letto diversi commenti di gente che parlava di “Esser riuscita a tenere l’offerta unica più bassa fino a qualche ora o minuto prima del termine dell’asta”; la ragione del perchè è molto semplice. Puntare all’ultimo momento permette di impedire che colui che deteneva l’offerta unica più bassa possa ripartire alla caccia della nuova offerta vincente. Niente stupore quindi se la vostra offerta viene annullata poco prima del termine dell’asta.

Vi starete domandando quindi, è possibile vincere su questo sito oppure no? La risposta varia a seconda della vostra disponibilità di denaro:

– Se volete tentare la fortuna di tanto in tanto facendo 1 o 2 offerte per oggetto NON puntate mai su beni di alto valore come auto, TV, cellulari o qualsivoglia oggetto di valore superiore ai 100-200 euro.
– Se avete grandi quantità di denaro e siete disposti a rischiarli, con un po’ di accuratezza nella scelta delle offerte e con una buona dose di fortuna potete mirare a puntare su beni di maggior valore.
Concludo elencandovi i big delle aste al ribasso in Italia (dovete sapere che stanno spuntando come funghi ultimamente…)
http://www.bidplaza.it
http://www.youbid.it

Spero che questa mia esperienza sia di aiuto per molte persone e possa evitare unitili sprechi di soldi per ingrassare una delle idee più truffaldine e geniali dell’anno: le aste al ribasso.

Se questo articolo vi è piaciuto o pensate che possa essere interessante per qualche vostro amico che usa uno di questi siti fate passaparola!

Ago 27, 2009 - Internet    Commenti disabilitati su Google Translate?

Google Translate?

Vietato FumareCerto che affidarsi a Google Translate…

… comporta il rischio di traduzioni un tantino…

Sgrammaticate.
Non Trovate?

 

Fonte: Attivissimo.blogspot

Lug 12, 2009 - Internet    6 Comments

Omaggio a PLC Forum

PLC ForumL‘esperienza e la professionalità in primis, ma anche la pazienza e l’orgoglio, la testardaggine ed il piglio dei partecipanti…


Il 17 gennaio di qualche anno fa, in seguito ad un problema con un televisore Mivar, ed alla ricerca di una soluzione in rete, mi imbatto in PLC Forum. All’epoca ancora non in tre sezioni, mi sembrava tutto sommato poco adatto alle mie attitudini e non avrei pensato minimamente che lo avrei frequentato poi così assiduamente.
Appena completata la procedura di iscrizione, aprii la discussione cercando chi potesse darmi le informazioni giuste e la soluzione al mio problema.
Elvezio Franco
Un certo Elvezio Franco, mi rispose quasi immediatamente con la soluzione. Fu la mossa che mi fece sospettare che i frequentatori del forum fossero davvero professionisti ed appassionati. Ben sapete che spesso ci si imbatte in forum di ciarlatani che scivono stronzate a vanvera.
(Spero non me ne voglia per la pubblicazione della foto ed il link al profilo, daltronde sono pubblici sul forum).

Ebbene, da quel dì ho pensato che avrei dovuto in qualche maniera ricambiare la gentilezza aiutando i partecipanti in qualche argomento sul quale ero invece ferrato io.
In seguito aprirono le sezioni informatiche e credo di aver potuto dare una mano a qualcuno nell’arco di quest anni.

Certo, a mio avviso avrebbero potuto censurare un pò meno alcuni argomenti (non certo quelli illegali sui quali mi trovano generalmente daccordo) che fanno parte della vita reale di tutti noi anche se visti da posizioni ed idee differenti, credo che il dialogo, anche appasisonato, ma sopratutto quando viene supportato da documenti, è spesso utile se non indispensabile a ricreare qualla coscienza Nazionale che i nostri politici (minuscoli mei caratteri e nella caratura) si affannano a demolire..

Ad ogni buon conto, il bilancio mi risulta decisamente positivo, giusto in occasione di qualche intervento non gradito ai moderatori per il quale sono stato redarguito, talvolta ho seriamente pensato di non frequantarlo più, ma poi, rafreddato il bollore arterioso…
… ho ritenuto che tutto sommato, quando scrivono commenti che non mi piacciono nel MIO BLOG, li butto al cesso senza pietà e punto.
C’est la NET.

Gli altri utenti parimenti degni di nota non si offendano, Elvezio è quello che più mi ha suscitato affetto, ma sono parecchi gli altri che menzionerei volentieri. E LORO lo sanno.

Buona domenica a tutti.
Geo

Mar 2, 2009 - Internet    Commenti disabilitati su Installare Google Earth 5 in Ubuntu 8.10

Installare Google Earth 5 in Ubuntu 8.10

googleearthInstallare Google Earth 5

In Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex

Dalla versione 5.0, Google Earth, il programma per esplorare dinamicamente il globo tramite mappe satellitari ad alta risoluzione, introduce numerose nuove funzionalità fra le quali l’esplorazione di fondali oceanici, barra temporale per visualizzare le immagini storiche, nuovi edifici 3D.

Architetture supportate: 32 bit – 64 bit (Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex).
Versione supportata: Google Earth 5.0.1337 b (changelog).

Questa guida permette di installarne l’ultima versione utilizzando il pacchetto ufficiale distribuito dalla stessa Google, senza andare ad adoperare le numerose versioni pacchettizzate in *.deb che circolano in rete, pacchetti assolutamente inutili in quanto la stessa casa produttrice si è scomodata a testare Google Earth direttamente su Ubuntu Linux.

Vediamo ora come installare l’ultima versione di Google Earth in Ubuntu Linux.

(1) Installazione:

scaricare il file GoogleEarthLinux.bin dal sito principale, e salvarlo sulla Scrivania/Desktop.

Aprire il Terminale e digitare in successione:

cd Scrivania
chmod +x Google*.bin
sudo ./Google*.bin

a questo punto si avvierà l’installer, lasciare le impostazioni predefinite e procedere. A procedura ultimata aprire il Terminale e digitare in successione:

cd /opt/google-earth
sudo mv libcrypto.so.0.9.8 libcrypto.so.0.9.8.ubuntubible

Ad installazione ultimata l’utima versione di Google Earth sarà disponibile dal menù Applicazioni > Internet.

(2) Altro:

la Sezione (2) della Guida 8: velocizzare Firefox in Ubuntu Linux, velocizza inoltre la ricezione di informazioni dai server di Google Earth.

(!) Avvisi:

non commentare se:

– non si ha l’accelerazione 3D abilitata;
– non si sta utilizzando Ubuntu Linux aggiornato all’ultima versione.

Fonte: Ubuntu Bible

Ott 15, 2008 - Internet    1 Comment

AVG Free finalmente in Italiano!

AVG Free Italiano!
L’antivirus che mi pare abbia riscosso maggior successo negli ultimi anni è AVG. Giunto alla sua versione 8, risulta utilizzato da oltre 80 MILIONI di utenti. Caratteristica che lo rende preferibile a molti altri, è che viene distribuito AGGRATIS. Purtroppo, per gli utenti non troppo pratici di Inglese veniva un pò poco digeribile il fatto che la versione FREE fosse disponibile solo in Inglese. Chi mi conosce sà quanto mi piace il Software Libero.
 Ed ora, una splendida novità:

Avevo menzionato AVG Free 8 in un mio precedente post, ed avevo anche inserito la versione 7.5 (regolarmente aggiornabile), ma adesso, per quanti ancora non ne fossero al corrente, Grisoft ha reso disponibile la versione Free 8 in ITALIANO!!
Scaricabile liberamente da quì: Downloadmi raccomando, sostituire l’estensione .geo con .exe
Ma anche dal sito ufficiale .
Riporto anche la porzione del vecchio post:

avgAVG Anti Virus    La versione free 7.5 pareva non sarebbe stata più aggiornata a partire dal 20 Giugno, ma fino ad ora pare invece completamente funzionale ed aggiornabile. Il mio parere è che per macchine poco performanti è preferibile utilizzare ancora questa versione. Purtroppo NON è più facilmente reperibile anche perchè in molti blog si sono limitati ad inserire il link ufficiale per scaricarlo da quì. Io però ho provveduto a renderlo disponibile quì (dovrete solo modificare l’estensione .geo in .exe).Ad ogni modo, è disponibile la versione 8 sempre del tutto gratuita che, a differenza delle versioni precedenti, integra finalmente un anti spyware ed un nuovo link scanner che protegge da virus che si propagano tramite le pagine web visitate. Anche AVG protegge il computer in tempo reale.

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NOTA: Prego segnalare eventuali aggiornamenti.

OGNI COMMENTO E’ DECISAMENTE GRADITO e concorrà all’affinamento dell’How To.

Fonte: Grisoft
Set 9, 2008 - Internet    Commenti disabilitati su Testate la vostra ADSL

Testate la vostra ADSL

ADSL
Troppi ISP ci prendono in giro vendendo ADSL tarocche rifilate per una capacità che si rivelano una porcheria sonora solo dopo, quando tornare indietro comporta un mucchio di noie ed il RISCHIO DI RIMANERE SENZA CONNESSIONE PER LUINGO TEMPO!!.

Mi piacerebbe raccogliere screenshot da pubblicare, magari divisi per ISP (in futuro mappate per area geografica) onde consentire una valutazione SERIA che serva da aiuto a chi, indeciso se cambiare ISP, o in procinto di sottoscrivere un nuovo contratto, possa fianlmente trovare una guida all’acquisto.

Intanto cominciamo col capire meglio la Differenza tra DSL asincrona (ADSL) e sincrona (SDSL)
Asymmetric Digital Subscriber Line è una linea a banda larga che ha una velocità di upload inferiore a quella di download. Per utenze domestiche o non professionali quindi la ADSL è quella più commercializzata in quanto non sussiste la necessità di inviare fuori una grande quantità di dati, il cui flusso maggiore è sempre quello in ingresso. Al contrario, una DSL simmetrica (SDSL) garantisce una pari velocità di ingresso e uscita.

             Io utilizzo maggiormente Speedtest.net che utilizza il metodo professionale di OOkla.

Speedtest
Questo è il Test della Tiscali 2 Mega upgradata (leggete più avanti).

Ma anche alken.nl è degno di nota anche se meno accattivante.

alken.nl

I “Signori” di Libero devo ammettere che si sono comportati benino sotto il profilo tecnico, decisamente meno sotto il profilo commerciale.
Recentemente hanno inserito un misuratore di velocità nel loro sito.
Riporto due Screenshot della mia Tiscali 2 Mega:

Libero Libero
Avevo sottoscritto il contratto per una 640K a 30 euro+IVA al mese, e dopo mesi, quando offrivano la 1250 a 20+IVA hanno risposto negativamente alla mia richiesta di upgrade. Ed ecco che hanno perso un cliente a vantaggio di Tiscali che nonostante il contratto nascesse a 20 euro +IVA per la 1250, hanno provveduto all’upgrade a 2Mega senza neppure chiederlo.

Recentemente ho avuto un problema con Tiscali (avevano un server Bollito), sono rimasto fuori due giorni e POI ho chiamato il servizio tecnico. Hanno fatto le verifiche (il solito giochino a scaricare responsabilità sul router non loro o sulla rete mal configurata) e non riuscivano a cavrne piedi in quanto vedevano regolarmente il router, ma il tracert mi restituiva l’IP di un loro Server.

Dopo mezza giornata, tante scuse e upgrade a 4Mega AGGRATIS (che pompa anche di più)  ;-)))
Negoziate, gente …
… negoziate!

Questi sono Dal sito Ikaro.net ho trovato questa lista degli Speed Test Online

Ordinati per livello di affidabilità rispetto ai test che hanno eseguito:

  1. http://www.zdnet.com.au/broadband/speedtest.htm
  2. http://www.my-speedtest.com/
  3. http://assistenza.libero.it/angolo_pc/speedtest.phtml
  4. http://www.cyclops.it/ADSL/
  5. http://myspeed.visualware.com/uk/index.html
  6. http://www.thinkbroadband.com/speedtest.html
  7. http://www.speedtest.ch/it/
  8. http://www.speedtest.bbmax.co.uk/
  9. http://meter.mclink.it/applet.html
  10. http://www.broadbandchoices.co.uk/speed-test.asp
  11. http://www.speakeasy.net/speedtest/
  12. http://www.dslreports.com/speedtest
  13. http://www.bandwidthplace.com/
  14. http://infospeed.verizon.net/speedtest

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NOTA: I dati raccolti, potranno essere convertiti quì per vedere meglio quanto valgono.

OGNI COMMENTO E’ DECISAMENTE GRADITO e concorrerà all’affinamento del post.

Fonti: Varie
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