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Gen 24, 2011 - Internet    Commenti disabilitati su Facebook ENERGIVORO!!

Facebook ENERGIVORO!!

FacebookLa bolletta elettrica è più SALATA??
E’ anche colpa di Facebook!!
Chi ha mai verificato l’effettivo consumo del suo PC?


Ebbene, io già da anni mi occupo di ridurre al minimo i consumi energetici (dalle mie parti non possiamo AUMENTARE LE TASSE, solo RIDURRE LE SPESE!!) con i metodi più o meno noti.

Recentemente però ho notato una cosa, in occasione di una visita di un’amico che mi ha chiesto di poter utilizzare il PC, ho notato un rallentamento delle fluidità della macchina.
Il PC in questione è dotato di Pentium 4 3,2Ghz, 2Gb RAM DDR, HDD Sata2 Barracuda 10k e VGA AGP8x Nvidia.
Una macchina non troppo performante ma con il giusto equilibrio per la stragrande maggioranza delle applicazioni.
Ebbene, vi pubblico il risultato della prova:

Ho utilizzato Mozilla Firefox su Windows XP Home SP3 e il normalissimo Task Manager del Sistema Operativo.
La applet utilizzata è il Poker,
ma credo che altre applicazioni con grafica più complessa sia anche PEGGIO!!

Facebook ENERGIVORODurante l’utilizzo della applet 83%
Facebook ENERGIVORO

Fuori da Facebook 2% (la freccia rossa indica il momento in cui è stata chiusa l’applicazione)
Come ben sapere, il maggiore utilizzo della CPU, corrisponde ad un maggiore consumo energetico, un pò come in Automobile, più accelerate, più consumate.


Conto di ripetere i test anche con altri Sistemi Operativi (Linux e Win7) e pubblicarli appena trovo il tempo.
Se non mi credete, fate voi stessi la prova e inviatemi i risultati.
A breve coto di effettuare misure con il Wattmetro e stimare l’effettivo consumo energetico differenziale.
Quindi, se ci tenete al risparmio energetico….
… non dimenticate questo fatto e, non privatevene, ma utilizzatele con parsimonia e consapevolezza, come fate con il forno elettrico o altri eletrodomenstici energivori.

Ott 26, 2010 - Internet    Commenti disabilitati su Brunetta Fannullone

Brunetta Fannullone

Brunetta fannulloneIl Ministro Renato Brunetta ha dichiarato qualche giorno fa che “È inutile pensare agli 800 milioni che mancano per la banda larga in Italia quando il suo livello attuale di utilizzo è inferiore al 50%”. Dimenticando i tanti proclami al riguardo della imminente disponibilità di quegli stessi denari, puntualmente smentiti dai fatti, Brunetta, in uno schema logico al quale la classe politica di questo paese ci ha da tempo abituati, ha scelto di parcheggiare il tema in discussione dentro le tranquille paludi del peggiore benaltrismo. Così quando si parla di banda larga non si discute più, come sarebbe necessario, dell’immobilità di un governo sordo ad ogni sviluppo tecnologico, ma ci si rivolge invece alla pochezza dei cittadini che non apprezzerebbero abbastanza la tecnologia.
Si trattasse solo del rimbrotto del padre premuroso che osserva il figlio preferire il pallone agli scacchi, saremmo ancora dentro una dinamica accettabile. Purtroppo la frase del Ministro è semplicemente una frase interlocutoria, una scusa dialettica organizzata alla bell’e meglio, visto che gli 800 milioni di cui si parla, nel frattempo scomparsi come neve al sole, sarebbero serviti a portare la banda larga in quelle aree del paese che ancora non sono coperte dal servizio e non a supportare con soldi a fondo perduto l’allergia degli italiani alla tecnologia. Quello del Ministro è insomma un processo alle intenzioni di cittadini che da anni attendono una collegamento stabile e veloce alla rete all’interno delle loro case.
Focalizzare l’attenzione sulle modalità di impegno delle apparecchiature tecnologiche è poi un tema sostanzialmente industriale. È in fondo quello che fa Telecom Italia quando decide quali e quante aree del paese valga la pena coprire con i propri servizi di Internet veloce. È, per esempio, la scommessa di Vodafone che, sulla copertura delle aree svantaggiate, ha recentemente impostato un importante progetto. Si tratta di valutazioni economiche sulla opportunità di investire denaro in questa o quella località che sono ovvie per una telco ma che suonano stridenti nella bocca di un Ministro della Repubblica, il cui datore di lavoro, in estrema sintesi, è il cittadino del comune di montagna senza ADSL. A questo cittadino il Ministro risponde raccontandogli di come le analisi di utilizzo della rete nelle grandi città sconsiglino di portare il servizio fino a casa sua. L’esatto opposto del suo compito istituzionale.
Esiste poi una terza ragione per cui le parole del Ministro dell’Innovazione sono fuori luogo.
Gli utilizzi e la comprensione della rete non si misurano con la bilancia. Per la semplice ragione che non è proprio possibile farlo, non esiste un piatto abbastanza grande sul quale appoggiarli. E sono oltretutto anche difficilissimi da immaginare. In questo la miopia di Brunetta ha qualche parentela con le frequenti esitazioni degli operatori delle telecomunicazioni: uno degli scopi principali dell’innovazione non è quello di soddisfare esigenze note della propria clientela ma piuttosto quello di costruire l’ambiente perchè i cittadini e le aziende ne possano autonomamente immaginare di nuove. Molti autorevoli tecnologi italiani di cui non farò il nome, continuano ancora oggi a sostenere, supportando lo stesso armamentario logico da cui esce la frase di Renato Brunetta, che la rete ad alta velocità non servirebbe poi tanto al Paese visto che la gran parte delle attività che noi assegniamo al trasporto di bit su Internet oggi sono già egregiamente supportate dalla rete esistente.

Chiunque di voi abbia sperimentato anni fa il passaggio dai collegamenti Internet dial-up a quelli a larga banda sa perfettamente che una simile speculazione tecnologica è probabilmente sbagliata. Molti degli utilizzi di rete che oggi ci sembrano normali, nell’epoca delle reti a banda larga, non erano per nulla immaginabili dieci anni fa quando iniziammo a utilizzare collegamenti che non dipendevano, per esempio, dal tempo di connessione. Lo stesso accadrà verosimilmente quando e se passeremo a reti ultrabroaband.
Investire sulla rete significa oggi anche investire sulle capacità creative dei suoi milioni di utilizzatori, le cui potenzialità in termini di progetto dell’innovazione sono infinitamente superiore a quelle di qualsiasi esperto. Ed anche di qualsiasi Ministro dell’Innovazione che, per mimetizzare la perdurante allergia del governo allo sviluppo delle reti, sposta il tema dalla banda larga a quello della mente stretta dei suoi utilizzatori.

Fonte: mantellini.it
Ott 6, 2010 - Internet    Commenti disabilitati su Incumbent anche SUI Legislatori

Incumbent anche SUI Legislatori

TelecoZZ ItaGLIA

Cosa aspettate a …

MANDARE A FANCULO TELECOM IN MASSA???


Decreto Pisanu, pronto il cestino?

Un disegno di legge per abrogare l’art. 7 del testo che obbliga i gestori di pubblici esercizi a richiedere l’identificazione degli utenti per l’accesso al WiFi. Una proposta bipartisan, con il no di Telecom

Roma – Si intitola abrogazione delle norme recanti limitazioni dell’accesso ad Internet. È un nuovo disegno di legge, una proposta bipartisan che dovrebbe portare all’annullamento del cosiddetto decreto Pisanu. Ovvero di quelle norme anti-terrorismo adottate ormai cinque anni fa, tra cui una controversa regolamentazione dell’accesso al WiFi in Italia.

Una proposta bipartisan, dunque. Sponsorizzata in primis dal responsabile delle Comunicazioni del Partito Democratico (PD) Paolo Gentiloni, insieme a Linda Lanzilotta – attualmente a capo del Dipartimento per la Pubblica Amministrazione – e all’onorevole Luca Barbareschi di Futuro e Libertà per l’Italia (FLI).

Obiettivo primario, l’abrogazione dell’articolo 7 del D.L. n. 144 del 2005, poi convertito con legge n. 155 del 31 luglio 2005. In sostanza, quella norma che tuttora obbliga un gestore di pubblico esercizio a richiedere l’identificazione da parte dei suoi avventori per l’accesso alla Rete a mezzo WiFi. Dopo aver richiesto una specifica licenza al questore e prima di conservare in un apposito archivio i vari log relativi ai clienti/utenti. “Non esiste una norma come questa in tutto il mondo – ha dichiarato Lanzilotta – Abbiamo effettuato studi dai quali emerge che l’utilità effettiva di quanto previsto dall’articolo 7 è marginale”.Utilità in termini di lotta al terrorismo. “L’identificazione di un terrorista può avvenire in una svariata serie di modi – ha proseguito Gentiloni – come l’utilizzo della linea telefonica, e non è certo affidandosi alla consegna del documento d’identità al fornitore del WiFi che si garantisce maggior sicurezza”.

Non dello stesso avviso l’AD di Telecom Italia Franco Bernabé: “Non credo che quella legge vada abolita. In molti altri paesi si sta andando nella direzione della fine dell’anonimato e dell’identificazione dell’utente: il decreto Pisanu serve a quello”.

C’è tuttavia chi ha fatto notare come una simile previsione sia attualmente in vigore solo in Italia, di fatto limitando lo sviluppo del WiFi nel Belpaese. Il decreto Pisanu è stato confermato di anno in anno a ridosso delle festività natalizie. Che questo sia l’ultimo panettone?

Mauro Vecchio

Fonte: Puntoinformatico
Ago 16, 2010 - Internet    Commenti disabilitati su Editor html AGGRATIS? E’ KompoZer.

Editor html AGGRATIS? E’ KompoZer.

KompoZer Già in tanti conoscete il famoso editor html KompoZer, leggero, potente, ma sopratutto AGGRATIS!!
Per gli utenti Windows, i file di installazione li trovate nella pagine del Sito Ufficiale alla sezione Download.
Ho scoperto, di recente, che alcuni utenti di Linux, invece hanno qualche difficoltà, in quanto la versione Linux in italiano è un pacchetto tar.gz e per gli utenti Ubuntu, non è immediatamente installabile.

Ho ritenuto di scrivere queste poche righe che potranno semplificare l’operazione.

Intanto, installare Kompozer dal Gestore Pacchetti del sistema. Nulla di più facile.
Avviate kompozer dalla sezione >Applicazioni>Internet e vedete che già è a posto. Unico problema: è in inglese.
A questo punto, vi scaricate il file kompozer-0.8b3.it.xpi dalla medesima pagina (lo trovate più in basso, oppure click quì) lo salvate sulla scrivania, riaprite KompoZer e scegliete l’opzione >Tools>Add-ons dal menu in alto. A questo punto, vi si aprirà una finestra e sceglierete il bottone in basso a sinistra “Install”

Add-ons

lo fate puntare alla posizione del file appena scaricato e riavviate.

Godetevi il vostro editor FREE in Italiano.

Ago 12, 2010 - Internet    Commenti disabilitati su Facebook GRATIS? Ma mi faccia il piacere!!

Facebook GRATIS? Ma mi faccia il piacere!!

FacebookQuanti di voi hanno mai provato a pensare: che cazzo ci guadagna Mark Zuckerberg (CEO di Facebook) se Facebook è GRATIS?
Errore!
Facebook ha un paio di “valori aggiunti” che non sapete o non immaginate:
– il profiling (sà tutti i cazzi vostri aggratis);
– l’advising (è gonfio di pubblicità e VENDE i vostri dati, le vostre passioni, i vostri interessi alle aziende);
– vi fà GIOCARE (alcuni giochi sono a pagamento);
– vi NOTIFICA i messaggi via SMS (asserendo di non farvi pagare null’altro che la tariffa ordinaria, ma prende accordi con le compagnie telefoniche per il chargeback).

Basti pensare che il 2009 sia stato un anno record: 800 milioni di fatturato!
Secondo voi, da dove vengono?

La performance finanziaria di Facebook è stata buona nel 2009, anzi migliore del previsto, soprattutto grazie alla crescita esponenziale del numero di utenti e inserzioni pubblicitarie. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters, il giro d’affari dello scorso anno sarebbe arrivato a 800 milioni di dollari e sarebbe accompagnato da soliti profitti, nell’ordine di grandezza di decine di milioni di dollari (precedenti stime di vari media americani parlavano di cifre comprese tra i 550 e i 700 milioni di dollari).

Il sito di social networking, fondato nel 2004 da Mark Zuckerberg, è diventato rapidamente un fenomeno globale, il primo sito del genere al mondo con quasi mezzo milione di utenti. Secondo le fonti sentite da Reuters, “la società sta minimizzando la performance, perché non c’è nessuna utilità nel creare aspettative molto alte, è sempre meglio invece mantenerle basse”.

Anche se la società continua a ribadire che uno sbarco in Borsa non è tra le priorità di breve termine, gli investitori premono in questo senso anche alla luce del fatto che già a luglio scorso Marc Andreessen, membro del consiglio di amministrazione di Facebook, aveva preannunciato che la società nel 2009 avrebbe probabilmente superato i 500 milioni di dollari di fatturato.


Crediti Facebook: opzioni di pagamento.

Pagamento di crediti Facebook tramite cellulare
Se scegli l’opzione di pagamento mobile, ti verrà chiesto di inserire…
Se scegli l’opzione di pagamento mobile, ti verrà chiesto di inserire il tuo numero di cellulare.
Zong, il nostro partner che si occupa dei pagamenti mobili, ti invierà un SMS con le istruzioni da seguire. Tali istruzioni saranno visualizzate anche sul tuo computer.
Grazie.
Questa risposta ti è stata d’aiuto?

L’opzione di pagamento tramite cellulare viene visualizzata solo quand…
L’opzione di pagamento tramite cellulare viene visualizzata solo quando si effettuano acquisti sopra una determinata soglia, quindi la sua visualizzazione dipende dalla somma che desideri spendere.
Abbiamo in programma di ampliare le nostre opzioni di pagamento in modo da includere soglie di spesa più diversificate.
Grazie.
Questa risposta ti è stata d’aiuto?

Se non hai trovato una risposta alla tua domanda sull’acquisto di cred…
Se non hai trovato una risposta alla tua domanda sull’acquisto di crediti Facebook tramite cellulare nelle FAQ qui sopra, compila questo modulo per contattare il team responsabile dei crediti Facebook.
Questa risposta ti è stata d’aiuto?

Acquisto di crediti Facebook tramite PayPal
Da oggi gli utenti di Facebook possono usare PayPal per pagare i credi…
Da oggi gli utenti di Facebook possono usare PayPal per pagare i crediti Facebook, da usare per acquistare articoli virtuali nelle applicazioni che accettano tale forma di pagamento nell’ambito del nostro test sperimentale. Questa nuova opzione è a disposizione di una percentuale ridotta di utenti di determinate applicazioni, e sarà implementata e offerta a un pubblico più ampio in maniera graduale nelle prossime settimane. Se ancora non visualizzi PayPal tra le opzioni disponibili, ti preghiamo di avere pazienza e attendere ancora un po’. Puoi comunque usare i seguenti metodi di pagamento per acquistare crediti Facebook:
Carte di credito: Visa, MasterCard, American Express, Discover
  • Gestori di telefonia mobile: Alltel, AT&T, Boost, Cellular One, Nextel, Sprint, T-Mobile, Verizon Wireless e Virgin Mobile
    Questa risposta ti è stata d’aiuto?

  • Carte di debito co-branded: Visa, MasterCard e American Express

Per impostare PayPal come fonte di finanziamento principale, accedi al…
Per impostare PayPal come fonte di finanziamento principale, accedi al tuo account PayPal all’indirizzo paypal.com e segui questi passaggi:
  1. Accedi al tuo account PayPal all’indirizzo PayPal.com.
  2. Vai a “Profilo > Altre opzioni”.
  3. Clicca su “Lista pagamenti”.
  4. Dovresti vedere Facebook nella lista visualizzata.
  5. Clicca su “Modifica fonti di finanziamento disponibili”.
  6. Scegli la fonte di finanziamento che desideri utilizzare in futuro per effettuare pagamenti su Facebook.
  7. Clicca su “Salva”.
    Questa risposta ti è stata d’aiuto?

Se visualizzi un messaggio d’errore quando cerchi di acquistare credit…
Se visualizzi un messaggio d’errore quando cerchi di acquistare crediti Facebook tramite PayPal, è probabile che si sia verificato un problema con lo strumento di fatturazione del tuo account PayPal. Ti consigliamo di verificare che le informazioni di fatturazione presenti nel tuo account PayPal siano corrette. Per ulteriori informazioni, puoi anche visitare la sezione Aiuto di PayPal.
Se continui a visualizzare un messaggio d’errore al momento dell’acquisto di crediti Facebook, contattaci usando questo modulo.
Questa risposta ti è stata d’aiuto?

Se non hai trovato una risposta alla tua domanda sull’acquisto di cred…
Se non hai trovato una risposta alla tua domanda sull’acquisto di crediti Facebook tramite PayPal nelle FAQ qui sopra, compila questo modulo per contattare il team responsabile dei crediti Facebook.
Questa risposta ti è stata d’aiuto?

Acquisto di crediti Facebook tramite carta di credito
Al momento accettiamo i seguenti tipi di carte di credito/di debito co…
Al momento accettiamo i seguenti tipi di carte di credito/di debito co-branded per l’acquisto di crediti Facebook:

Carte di credito: Visa, MasterCard, American Express, Discover
Carte di debito co-branded: Visa, MasterCard e American Express

Questa risposta ti è stata d’aiuto?

Prima di riprovare ad effettuare il pagamento, controlla di aver inser…
Prima di riprovare ad effettuare il pagamento, controlla di aver inserito correttamente il numero della carta di credito, l’indirizzo e le altre informazioni relative al pagamento. Se continui a riscontrare il problema, compila questo modulo.
Questa risposta ti è stata d’aiuto?

Per gestire le carte di credito memorizzate nel tuo account Facebook,…
Per gestire le carte di credito memorizzate nel tuo account Facebook, accedi alla scheda Pagamenti. Da qui potrai aggiungere e rimuovere tutte le carte di credito che vuoi dal tuo account.
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Se non hai trovato una risposta alla tua domanda sull’acquisto di cred…
Se non hai trovato una risposta alla tua domanda sull’acquisto di crediti Facebook tramite carta di credito nelle FAQ qui sopra, compila questo modulo per contattare il team responsabile dei crediti Facebook.
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Accumulo di crediti mediante promozioni ed offerte
Se, dopo aver provato a guadagnare crediti Facebook con una promozione…
Se, dopo aver provato a guadagnare crediti Facebook con una promozione pubblicitaria, hai bisogno di assistenza, clicca sul link seguente per connetterti con il team di supporto di TrialPay.
http://www.trialpay.com/i/?t=facebook-support
Ti facciamo notare che devi accedere a una delle promozioni per poter inviare una richiesta. Il team di TrialPay sarà in grado di fornirti assistenza e rispondere alle tue domande relative alle promozioni non appena riceverà la tua richiesta.
Questa risposta ti è stata d’aiuto?

In basso alla casella dell’offerta del giorno, troverai un link per ri…
In basso alla casella dell’offerta del giorno, troverai un link per richiedere assistenza. Cliccando su di esso, accederai alla pagina per contattare il team di Rock You e ricevere assistenza, disponibile anche qui:
http://dotd.rockyou.com/facebook_apps/rycampaign/dotdcontact.php
Nel tuo messaggio, specifica che stai contattando Rock You per un problema relativo all’offerta del giorno e fornisci tutte le informazioni aggiuntive a tua disposizione, in modo che il team possa assisterti il più rapidamente possibile.
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Secondo voi, a cosa servono questi “PAGAMENTI”?
Non avete letto questa pagina? è TRATTA DAL SITO UFFICIALE

Ago 9, 2010 - Internet    5 Comments

eBay, Truffatori che ospitano Truffatori

ebay

Vendere su eBay? Sempre meno conveniente!

Oggi, intendo mettere al corrente quanti si improvvisino venditori su eBay e che, già ignari delle trappole (sempre ampiamente illustrate ed aggiornate da eBayabuse) tese all’interno della piattaforma di commercio on-line più famosa del pianeta, sono anche pocco accorti ai conti da fare quando ci si appresta a “vendere” su tale piattaforma.

Tutti oramai conoscono eBay, ma non tutti sanno come comportartsi all’interno di questa piattaforma. Si, forse molti non lo sanno, ma per vendere su eBay, i venditori sostengono un costo diviso in Tariffe d’inserzione e Commissione sul valore finale (vedi tabella tratta dal sito):


Tariffe d’inserzione
Prezzo di partenza, include la Galleria. Tariffa d’inserzione
EUR 0,01 – EUR 0,99 EUR 0,00*
EUR 1,00 – EUR 9,99 EUR 0,25
EUR 10,00 – EUR 24,99 EUR 0,40
EUR 25,00 – EUR 49,99 EUR 0,80
EUR 50,00 – EUR 99,99 EUR 1,30
EUR 100,00 o superiore EUR 2,80



Commissioni sul valore finale
Prezzo finale Commissione sul valore finale
Oggetto non venduto Nessuna commissione applicata
EUR 0,01 – EUR 50 9,5% del prezzo di vendita finale
EUR 50,01 – EUR 500 9,5% del prezzo di vendita finale
Oltre EUR 500,01 9,5% del prezzo di vendita finale (fino a un massimo di EUR 47,50)

Da una prima occhiata: SI’ IL 9,5% sul venduto è una LADRONATA BELLA E BUONA!!
Ma mica finisce quì!
Se pagate con PayPal (oramai da anni di proprietà della stessa eBay), si agg iungono le ulteriori spese (vedi tabella tratta dal sito),
Non è ben chiaro se invece sia possibile utilizzare altri metodi di pagamento tipo il Paga on Line.
Acquisti Trasferimenti di denaro per familiari o amici
Paga Ricevi pagamenti Invia pagamenti
Gratis* da 1,8% a 3,4%
+ €0,35 EUR*
Gratuito* quando utilizzi il saldo PayPal. Non hai fondi a disposizione? Ricarica il tuo conto

È previsto un addebito di 3,4% + €0,35 EUR*

per trasferimenti finanziati con carta di credito o prepagata
(la tariffa può essere pagata sia dal mittente sia dal destinatario).

Ricezione di pagamenti per acquisti

La tariffa standard per la ricezione di pagamenti per beni e servizi è pari al 3,4%.

Se ricevi pagamenti per un importo superiore a €2.500,00 EUR al mese, puoi richiedere la Tariffa per commercianti di PayPal, che ti consente di usufruire di tariffe ridotte nel momento in cui il tuo volume di vendite aumenta. Le tue tariffe possono essere ridotte fino al 1,8%, sulla base del volume di vendite realizzate nel mese precedente.

Pagamenti di acquisto ricevuti (al mese) Tariffa per transazione
€0,00 EUR – €2.500,00 EUR 3,4% + €0,35 EUR
€2.500,01 EUR – €10.000,00 EUR 2,7% + €0,35 EUR
€10.000,01 EUR – €100.000,00 EUR 2,2% + €0,35 EUR
> €100.000,00 EUR 1,8% + €0,35 EUR

Esatto. un’altro 3,4% perche le vendite degli utenti “normali” rientrano sempre in quella fascia più altri 35 centesimi tout-court.

Vi ho confuso le idee?
Magari con un esempio….
… immaginate di vendere un componente del PC, magari una scheda madre perchè avete cambiato sistema e volete recuperarvi qualche euro. Per quanto fortunati e a seconda del modello, ipotizziamo che la vendiate bene e che la vostra asta arrivi a 50 euro.
A questo punto, avrete già speso con eBay:
– 1,30 euro per l’iserzione (senza aggiunte se avete inserito SOLO una foto e se non avete scelto opzioni addizionali!!)
– 4,75 euro per il 9,5% di commissione finale.
Ma, udite udite, se l’acquirente vi paga con PayPal: altri 0,35 + 2,04 euro sul pagamento.
Vi vomenderete: il conto è sbagliato, NO! Perchè PayPal, la commissione la applica sull’intero importo del pagamento e quaindi, COMPRESO DI SPESE PER LA SPEDIZIONE. Abbiamo immaginato quindi, una scheda madre che dovrà essere spedita in ambito nazionale, immaginaiamo con Paccocelere 3 (costo secco € 9,10 alle Poste) per il quale è corretto chiedere 10/12 euro (in genere il venditore applica qualche euro di differenza per coprire qualche spesa).

Alla fine del circo:
Abbiamo venduto la nostra scheda a 50 euro + 12 per la spedizione/costi addizionali, ma dall’incasso di 62 euro dobbiamo dedurre:
– 1,30 + 4,75 euro per eBay
– 2,39 per PayPal
– 9,10 euro per PosteItaliane semprechè utilizziate una scatola vostra, altrimenti altri 1,80 euro per la scatola (se scegliete quella economica) o utilizziate altri metodi di confezionamento.

Scatole standard

SCATOLE STANDARD
formato dimensioni in cm euro
libro 24,5 x 17,8 x 4,5 1,40
piccola 23 x 18 x 9 1,80
media 36 x 23 x 12 2,20
grande 39 x 27 x 17 2,80
maxi 50 x 35 x 21,7 3,20
Scatole regalo

SCATOLE REGALO
formato dimensioni in cm euro
libro 24,5 x 17,8 x 4,5 1,90
piccola 23 x 18 x 9 2,30
media 36 x 23 x 12 2,70
grande 39 x 27 x 17 3,30
maxi 50 x 35 x 21,7 3,70


Alla fine:
avete incassato 62 euro e speso 17,54!! il 28,29 %!!
E sì, vendere su eBay è diventato MOLTO SCONVENEIENTE, sopratutto se la provenienza degli oggetti è LECITA e se magari la realizzate in appoggio ad altra attività analoga regoarmente registrata alla CCIAA.
Un socio al 30% dei margini sulle cianfrusaglie continua ad essere accettabile, se lasciate sul campo il 30% dei proventi da refurtiva, và ancora bene, ma se l’oggetto da vendere, è NUOVO e LO ACQUISTATE PER RIVENDERLO….
… i numeri sono DEVASTANTI!!

Immaginate la stessa scheda madre, una Gigabyte G41M-ES2H, prezzo al pubblico con BOW.it 66,00 euro IVA inclusa ( pari a 55,00 euro + IVA)
Se siete venditore con P. IVA, avete uno sconto ingrosso del 5-20% a seconda dei volumi (se siete un “solitario” con un volume d’affari sotto il 30.000 euro/anno è più prossimo al 5). Quindi, immaginiamoci uno sconto all’ingrosso del 15%, anzi no! del 20%!! La scheda ci costa: (55 euro – 20% + IVA) = 52,80 euro.

Posto che la vendiate su eBay, innanzitutto dobbiamo considerare la “concorrenza” ad esempio di quanti come BOW.it la vendono on-line e che al privato chiede ulteriori 9,99 euro per la consegna a domicilio = 75,99 se la comprano da BOW. Ne consegue un ragionamento semplice semplice: dovete cercare di stare SOTTO quel prezzo, altrimenti, chiunque compri on-line, troverà più conveniente, ma sopratutto “AFFIDABILE” acquistare da loro.

Torniamo alla nostra vendita.
Decidiamo di fare un’asta con un prezzo minimo che ci metta al riparo dal costo = 52,80 e quì casca l’asino!
A questo punto, il vostro costo è già lievitato!! Dovete aggiungere 1,30 euro di eBay (e SPERARE DI VENDERLA SUBITO!! altrimenti OGNI VOLTA CHE RIMETTERETE in vendita la vostra scheda, vi verranno rifatturati 1,30 euro).
Quindi, nella migliore delle ipotesi, il vostro “costo secco” pre-vendita sarà di euro 54,10.

Siamo fortunati, e vendiamo SUBITO la nostra scheda, ma questo è tanto più DISTANTE DALLA REALTA’ quanti meno feedback abbiamo, e quindi, sotto con il conteggio precedente: 9,5%…. bla bla.

Incassiamo 52,80 euro + s.p. (diciamo 12 euro) = 64,80.
Ne paghiamo: 52,80 al fornitore, (1,30+5,02) 6,32 ad eBay, (2,20+.35) 2,55 a PayPal, 9,10 alle Poste = 70,77 euro con una PERDITA SECCA DI 5,97 euro ma, ricordatevi che DOVETE ESSERE FORTUNATI a VENDERLA SUBITO!!

Scioccati??
Vi chiederete, come fanno a “starci dentro” i venditori eBay?
E, adesso passiamo ai “trucchi”:
– il più in voga è quello di rivendere materiale acquistato all’estero in stock (che sarà PRIVO DI GARANZIA), eviteranno di mandarvi la fattura o non la registrano e ciao.
– altro metodo, mi mandano materiale difettoso; passato al secondo livello dei controlli qualità, un pò come gli outlet di abbigliamento, il produttore vende capi difettosi, e vi vengono rifilati per buoni, qualche volta neppure vi accorgete del difetto se non dopo scaduti i termini per le controversie (mi è capitato con un paio di scarpe, dopo due mesi si sono scollate le suole);
– metodo diffusissimo all’estero (SOLO in Italia è vietato) il venditore aggiunge il 5% al totale se il pagamento avviene con PayPal (vedere quanti tedeschi accettano PayPal e vi riponderete da soli);
– ma il metodo alla portata di tutti è quello di truccare sulle spese di spedizione!!

Sì, perchè la tariffa eBay si paga solo sul valore finale dell’oggetto e non sulle spese di spedizione e, anche se è espressamente VIETATO DAL REGOLAMENTO si tratta di una pratica diffusissima e poco controllata da eBay (se finirà per far scappare tutti i venditori onesti, rimarranno solo i truffatori ed i ricettatori).
Quindi, bene attenti ad eBay!
Se intendete vendere, tenete BEN conto di quanto vi ho esposto, fatevi BENE i conti e NON dimenticate che se avete aperto partita IVA per questo tipo di attività, avrete anche lo SStato (la SS è riferita proprio con intenzione non è un errore) con Agenzia delle Entrate ed INPS che esigono le loro grasse percentuali.
E se vi accingete a comprare…
… IDEM con patatine fritte!

Ebay PULLULA DI TRUFFATORI E RICETTATORI (e non contiamo quelli che mettono migliaia di oggetti in vendita, prendono i soldi e SPRISCONO) e lo sarà sempre di più in quanto i numeri non sono in linea con una business sano e corretto che sia accompagnato da un minimo margine che ne giustifichi l’attività.


La protezione degli acquirenti è fallace e tutta incentrata sul SOLO pagamento con PayPal (adesso sapete perchè), altrimenti, tutto il resto è un “salvatevi” e “rivolgetevi all’autorità giudiziaria” che non non c’entriamo un cazzo (stile Crisponzio Pilato).

Ah, dimenticavo….
… sappiate che eBay, su tutti i MILIONI DI EURO CHE FATTURA solo in Italia ….
… non ci PAGA UN CAZZO DI TASSE!!

Sì, ha la sede legale in Lussemburgo, ne consegue, che: credete di poter essere protetti da costoro?
E’ come mettersi nelle mani della malavita, se ci avete a che fare una volta, siete nelle loro mani.

Una soluzione?
Bay Annunci ebay annuncipotrebbe esserlo:
Non ci sono commissioni, si paga personalmente e si incontra il venditore.

Unico neo: è MOLTO MENO VASTO e la scelta è decisamente minore, per ora.


Fonte: Farina del MIO sacco.
Ago 1, 2010 - Internet    2 Comments

Per qualcuno può risultare ancora difficile “postare” immagini su un Forum.

Upload ImmagineTempo fa feci un guida su come effettuare l’Upload delle immagini nei Forum.
Partii dalla considerazione che, nonostante i forum contengano una sezione dedicata al caricamento dei File, ritenni più opportuno caricare nella sezione INTERNA al Forum, quei file che possono fare parte del patrimonio del Forum (file importanti, schemi, diagrammi, componenti, tutorial o manuali) quei file cioè che vanno a costituire un ARCHIVIO tematico.
Sul forum però capita spessissimo di inserire foto e immagini in genere che servono solo a quella discussione e, a volte, sono di scarso interesse per chi visitasse o effettuasse richerche in futuro.
Tutta questa enorme mole di immagini,vanno ad appesantire il server sul quale è ospitato il forum e ne provoca, oltre ad un aumento di costi di gestione (in genere con i contratti di hosting i manteiner fatturano a volume di traffico e PESO sul server).
A tal proposito mi è venuto in mente di mostrare COME postare immagini (anche piuttosto grandi e pesanti) senza inficiare quanto suesposto.


Partiamo dall’utilizzo di un FREE File Sharing Site tipo Imageshack.
E’ possibile caricare immagini in due modi:
– da Anonimo
– come utente registrato
La differenza è sostanziale: nel secondo caso sarà possibile vedere l’elenco delle immagini caricate, poter ricavare il loro link anche in momenti successivi ed eventualmente cancellarle qualora si ritenesse di rimuoverle. Nel primo caso ciò non è possibile.

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Immaginiamoci quindi di effettuare una registrazione (non serve null’altro che un indirizzo e-mail valido ed inserire un Nikname a scelta).
Click su “Create a Profile

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Effetuiamo la registrazione.

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Ci verrà inviata la classica mail di conferma contentente un link di verifica che dovremo cliccare per la conferma.

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Ed eccoci nel nostro account tongue.gif

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A questo punto non ci resta che effettuare il caricamento delle immagini:
Clik su Upload Image presente nel menù di destra
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Ci apparirà una finestra con la funzione “Sfoglia” che tutti sappiamo usare.
Si punta al file da caricare e si procede con il caricamento.
Suggerisco di spuntare: “remove size/resolution bar from thumbnail?”. In questo modo, la miniatura visibile nel post non conterrà la fascia nera sottostante (con la dimensione/risoluzione dell’immagine).
E’ anche disponibile la funzione “tag” che ci potrà tornare utile per i riordini (quando avremo parecchie immagini potremo selezionare il tagi dal menù a destra e visualizzare solo quelle che ci interessano.

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A questo punto analizziamo i bottoni di comando posti a fianco ad ogni immagine:

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Premendo il primo (i) otterremo le informazioni sul file;
Premendo il secondo, una specie di occhio (o) otterremo la visualizzazione del file nelle sue dimensioni;
Mi soffermo su un
PUNTO IMPORTANTE:
Quando si apre la pagina di visualizzazione, appaiono una serie di codici.
Se fate click su “Forum” e copiate quel codice, Sarà sufficiente copiarlo ed incollarlo nel post per ottenere il risultato!

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Il bottone (X) serve per cancellare l’immagine;
Il bottone con le due frecce serve a ricaricarne il file visualizzato da chache;
Il bottone (G) ci consente di aggiungere i “Glitter” (elementi decorativi):
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Scegliamo quello che ci piace, clicchiamo su “Save” e verremo riportati alla pagina delle miniature.
Sarà quindi sufficiente ripremere il bottone dell’occhietto per visualizzare l’immagine modificata con i Glitter e ripetere l’operazione spiegata in precedenza per copiare il codice ed inserirla.

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Vi pare più facile adesso?
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Lug 11, 2010 - Internet    Commenti disabilitati su eBayabuse VS antieBayabuse

eBayabuse VS antieBayabuse

In riferimento ai commenti pubblicati sul post: E alla fine ebayabuse ha dovuto chiudere

Gentili Signori, NON INTENDO CENSURARE i vostri commenti, pertanto vi prego di inserire i commenti ma evitare conflitti già ampiamente in atto presso i vostri siti.
Ciò premesso, chi ci legge avrà capito lo spirito del mio post che è alla base della Conoscenza e dell’Informazione: mettere al corrente quanti, ignari di quanto accade ed accaduto, potrebbero cascare nella rete di truffatori e farabutti di ogni genere.
Personalmente seguo eBayabuse da anni ed ho avuto modo di APPREZZARNE IL LAVORO; e pertanto ho ritenuto di elencarlo tra i siti suggeriti (nonostante non abbiano ricambiato la cortesia 😉 ).
E’ chiaro che poi, i punti di vista differenti vanno tenuti in considerazione, seguiti e con questi ciascuno di noi si formerà un suo proprio giudizio, senza peraltro scordare che sarà SEMPRE LIBERO di navigare su altri siti. La libertà di scelta propria della rete è MOLTO PIÙ vasta di un semplice telecomando (a parte che tratterò l’argomento separatamente) e conseguentemente, nessuno più di un Blogger ha la necessità di acquisire CREDIBILITÀ per fidelizzare i lettori che (è bene ricordarlo) NON PAGANO NULLA PER IL SERVIZIO.

Mi preme però pare un commento ai due contendenti, senza che questo dia il la a malumori o altro; prendetelo come un commento costruttivo:
– i toni dei due siti sono MOLTO differenti e sebbene nel primo si tratti una gran mole di dati personali, nel secondo traspare (mi si passi l’eufemismo) un certo astio che rasenta pratiche, a mio avviso, quantomeno discutibili.
– la CENSURA posta in atto dal sig. Terrazzano non mi stupisce affatto in quanto OGNI titolare di sito o blogger è PADRONISSIMO di concedere il proprio spazio a CHICCHE E SIA, anzi, mi stupisce che qualcuno lo ponga come problema (con la AUTOCENSURA che viviamo tutti i giorni sul Mainstrem…);
– la frase: “Quindi invito anche Lei gentile webmaster di non scrivere ulteriormente di antieBayabuse, altrimenti verrà definito un TRUFFATOREla ritengo completamente INACCETTABILE in quanto, parimenti, potrei dire che se è vero che Terrazzano è un truffatore e se è vero che antieBayabuse scrive di Terrazzano, l’equazione imporrebbe che antieBayabuse è un TRUFFATORE.

Ad ogni buon conto, auguro una buona giornata tutti e ringrazio per i commenti.

Giu 22, 2010 - Internet    Commenti disabilitati su A proposito di sicurezza informatica

A proposito di sicurezza informatica

winzozz's firewall
E mi raccomando!! CHIUDI BENE IL PORTONCINO!!

Un utente comune è convinto (spesso in buona fede) di beneficiare delle Protezioni e degli elevati livelli di sicurezza compresi nei Sistemi Operativi Microsoft.


Ho trovato un’immagine simpatica che dà una chiara sensazione di cosa sia il Firewall di Windows, se venisse paragonato alla protezione della Vostra Casa.

A titolo di curiosità, ma anche no, suggerisco ai lettori di scaricare un Firewall (FREE) che AVVISA ogni volta che qualcuno cerca di entrare, e SOPRATUTTO quali programmi CERCANO DI USCIRE verso la rete (spesso senza autorizzazione comunicando dati che NON  INTENDIAMO comunicare).
Valuterete Voi le differenze e capirete quanto sia VERA la foto in alto.

Il Firewall suggerito è Zone Alarm (già piuttosto conosciuto a molti) e potete scaricare la versione 9 FREE da quì.
Il link fa riferimento diretto al SITO UFFICIALE  e non contiene malware E’ AGGRATIS, in Italiano.
Buona chiusura ;-))

Fontewebwards.net

Giu 8, 2010 - Internet    12 Comments

eBayAbuse NON HA CHIUSO!!

Ho gradito davvero il commento di Terrazzano e rispondo:

Azz! Terrazzano in persona, quale onore.
Ho visto che siete tornati on-line e mi fa piacere DAVVERO. Confermo il mio apprezzamento per il lavoro svolto e, a mia parziale discolpa, ti faccio sapere che (con il casino patito probabilmente ti è sfuggita) ti scrissi una mail PRIMA di scrivere questo post; non ricevendo risposta, dovetti dedurne che avessi buttato la spugna ANCHE A CAUSA DELLA “FOGNA”, ma sopratutto per i costi da sostenere e per i pochi finanziamenti affluiti. E’ plausibile.
Devi però essere indulgente con me in quanto le dichiarazione di anti-ebayabuse sono forti; capisco che se si dovesse intervenire con i legali ogni volta…
… i milioni necessari si sprecherebbero.
Per quanto mi riguarda, se può confortare chi ci legge e chi crede nelle persone oneste, già il fatto di aprire un sito ANTI qualcuno depone a loro sfavore.
Tutto il resto è opinabile ed ogniuno si farà un’idea personale e degna di rispetto.

In bocca al lupo e TIENI DURO!

P.S.: Non so se ci hai fatto caso, ma da MOLTO TEMPO ti ho inserito con un banner tra i siti “suggeriti”.

😉

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