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Ago 16, 2010 - Informatica    Commenti disabilitati su Firefox 3.6.8 in Ubuntu

Firefox 3.6.8 in Ubuntu

Firefox 3.6.8 installare in UbuntuFirefox 3.6.8 come installare sotto Ubuntu

Recentemente è uscito l’aggiornamento Firefox 3.6.8 che risolve diversi problemini classificati come importanti. Nessuna difficoltà per gli utilizzatori di Windows ma, nei repositories di Ubuntu, troviamo le versioni precedenti, o la 3.6.9 pre chiamata Namoroka, che non supporta l’Italiano e crea qualche problema in caso di condivisione dei profili (dedicherò un post ad hoc a questo argomento). Quindi, vediamo come installare l’ultima versione, Firefox 3.6.8  italiano, con Ubuntuzilla. Ci basta: scaricare un piccolo file .deb, un doppio click ed un semplice comando da terminale. Ma, volendo, possiamo sempre tornare indietro e rimuoverlo.
Premessa –
Non sapendo quando utilizzerete questo procedimento, prima di ogni cosa aggiornate il vostro Ubuntu e controllate se viene installata automaticamente la versione 3.6.8 di Firefox in italiano. Personalmente, continuo ad utilizzare la 9.10 e dai repository non risulta disponibile, quindi, se come me avete Karmic, procedete con l’installazione.

Installare Firefox 3.6.8

Cosa ci serve

Testato il procedimento con Ubuntu 10.04 e 9.10 (personalmente sul 9.10), ma dovrebbe funzionare anche per versioni precedenti di Ubuntu. Se avete già installato delle recenti versioni precedenti di Firefox, per mezzo di Ubuntuzilla, allora  non serve scaricare ed installare Ubuntuzilla, in quanto va bene la versione che già avete. In questo caso basta solamente dare il comando (da terminale) di cui al seguente punto Come procedere (ossia: ubuntuzilla.py). Se invece non avete mai usato Ubuntuzilla, per prima cosa dobbiamo scaricare, dal sito di Ubuntuzilla, il file .deb adatto alla nostra versione di Ubuntu. Per semplicità vi fornisco i link diretti per il download.

Per Ubuntu a 32 bit: ubuntuzilla-4.8.3-0ubuntu1-i386.deb

Per Ubuntu a 64bit: ubuntuzilla-4.8.3-0ubuntu1-amd64.deb

In questo momento la versione del file è la 4.8.3 ma, col tempo, la versione potrà cambiare.

Come procedere

Dopo avere scaricato il file, basterà installarlo facendo doppio click su di esso (ricordiamoci di chiudere prima Firefox). Se avete già installato una precedente versione del di Ubuntuzilla, scegliete di reinstallare.Ultimato il processo d’installazione, bisogna aprire il Terminale (Applicazioni / Accessori / Terminale)  e digitare il comando:

ubuntuzilla.py

Il comando può anche essere copiato ed incollato nel terminale e dopo avere dato Invio da tastiera, inizierà il processo d’installazione di Firefox.
Se incontrate problemi con la password, vi rimando a questa FAQ:

Ubuntu terminale non accetta password

Durante il processo d’installazione, alle varie richieste risponderemo sempre con una y (yes = si) confermando con invio da tastiera.
Arrivati alla lingua inseriamo il numero 35, che contraddistingue la lingua italiana e diamo Invio da tastiera.
Aspettiamo con pazienza il processo d’installazione e non interrompiamolo, neppure se ci sembra che si sia bloccato o che ci notifichi un errore di download.

Fonte: istitutomajorana.it
Ago 15, 2010 - Informatica    Commenti disabilitati su Condividere Firefox e Thunderbird tra Windows e Ubuntu

Condividere Firefox e Thunderbird tra Windows e Ubuntu

Mozilla Firefox e ThunderbirdSempre più appassionati informatici si affacciano al mondo Linux.
Da quando Canonical lavora al progetto Ubuntu (a mio avviso la distribuzione Linux più User Frendly e facile da usare anche ai neofiti) è sempre maggiore il numero di utenti PC che “ci provano” e ne rimangono affascinati.
Questo post non vuole intessere le LODI per un sistema operativo GRATUITO che dimostra maturità e sempre maggiore affidabilità, ma di un aspetto del suo utilizzo: la condivisione di alcuni software con Windows.

Sì, esistono decine e centinaia di siti e post su questi temi, ma ritengo che talvolta siano dispersivi o addirittura inesatti.


Scenario:
– un PC con installato Windows XP (qualunque versione, è indifferente per il nostro caso) e Linux Ubuntu.
Impostazione Sistemi e partizioni:
– immaginiamo un HDD da 160Gb (oramai il taglio minimo) partizionato con 40Gb NTFS Primaria con XP, 40Gb etx3 con Ubuntu 9.10, 5Gb per la SWAP linux e 75 Gb in partizione estesa NTFS che chiameremo “Documenti”.

Su XP, credo non sia neppure il caso di soffermarci in quanto l’installazione di Firefox e Thunderbird è di una semplicità sconcertante. Unica nota: il caso in questione prevede l’utilizzo di Thunderbird 2.0 (scaricabile da quì: versione Windows) in quanto con la recente 3.0 ho incontrato problemi che al momento non sono riuscito a risolvere. Mi impegno a scrivere un post appena avrò la soluzione.

Immaginiamo di aver scaricato ed installato entrambi i SW, e di averli avviati una prima volta ed impostato UN account di posta (per Thunderbird).
Questi dati vengono salvati in cartelle chiamati “Profili”. Non vi dico neppure DOVE vengono collocati perchè (proprio per l’essenzialità e facilità che intendo dare al post) non ve ne frega nulla.

Bene, a questo punto, nella partizione NTFS “Documenti” creiamo una cartella
> Mozilla (contenente due sottocartelle)
> Firefox
> Thunderbird
Io le ho chiamate così (a dire il vero la partizione l’ho messa su un’altro HDD, ma non cambia nulla al nostro scopo) ma potrete chiamarle anche Internet e Mail o come vi pare.

 

A questo punto due passaggi importanti: la gestione dei profili.
Per firefox andate su “esegui” e digitate:
firefox -p
si aprirà una finestra per la gestione dei profili

Profili Firefox

e potrete, mediante il bottone Crea profilo, creare un nuovo profilo

Profili Firefox

Profili Firefox

che faremo puntare alla cartella “Firefox” precedentemente creata.

A questo punto potremo personalizzare il nostro Firefox con estensioni e segnalibri e tutto verrà salvato in quella cartella.

Allo stesso modo dovremo procedere per Thunderbird:

Profili Firefox

Il metodo è il medesimo, e (ovviamente) lo faremo puntare all’altra cartella.
A questo punto, avvieremo Thunderbird ed imposteremo i nostri account di posta.


Passiamo adesso a Linux Ubuntu e procediamo alla installazione di Thunderbird e Firefox dai repository (attualmente per Firefox 3.6.8 cè qualche problemino, ma spiegherò come risolverlo nel prossimo post (già pronto alla pubblicazione) ;-))

1. Creazione profilo in Linux

Ipotizzeremo che sia utilizzata la cartella predefinita per il profilo in Linux, che è ~/.thunderbird/default/1a2b3c4d.slt. Basta avviare Thunderbird e un profilo verra creato nella cartella. (Se si ha già un profilo in quella cartella, basta eliminarlo prima.) Annullare la Creazione guidata nuovo account che apparirà e chiudere nuovamente Thunderbird.

2. Copia di prefs.js dal profilo Windows a quello Linux

La parte restante di questa guida ipotizzerà che la partizione FAT32 contenente Windows abbia i permessi in lettura/scrittura. Alcune moderne distribuzioni impostano questi permessi automaticamente a cartelle come /mnt/win_c, /mnt/win_d e simili. Altre distribuzioni non aiutano in questo. In questa guida, la partizione di Windows C: è montata in /win/c.

Copiare il file /win/c/MyMail/1a2b3c4d.slt/prefs.js in ~/.thunderbird/default/1a2b3c4d.slt/prefs.js. Questo trasporterà tutte le impostazioni del profilo Windows in quello Linux.

3. Modifica di prefs.js in Linux

È arrivato il momento di fare la magia che rende tutto questo possibile. Aprire ~/.thunderbird/default/1a2b3c4d.slt/prefs.js nell’editor di testi preferito e cercare le stringhe contenenti “C:MyMail”. Queste stringhe utilizzano un percorso Windows assoluto che deve essere aggiornato. Ecco alcuni esempi:

     user_pref("mail.root.none", "C:MyMail1a2b3c4d.sltMail");
user_pref("mail.root.pop3", "C:MyMail1a2b3c4d.sltMail");
user_pref("mail.server.server1.directory", "C:MyMail1a2b3c4d.sltMailpop.myisp.com");

Cambiare l’esempio sopra riportato con:

     user_pref("mail.root.none", "/win/c/MyMail/1a2b3c4d.slt/Mail");
user_pref("mail.root.pop3", "/win/c/MyMail/1a2b3c4d.slt/Mail");
user_pref("mail.server.server1.directory", "/win/c/MyMail/1a2b3c4d.slt/Mail/pop.myisp.com");

Infine, rimuovere tutte le stringhe contenenti “[ProfD]”. Questi sono percorsi relativi che saranno generati automaticamente. Esempi di stringhe da rimuovere:

     user_pref("mail.root.none-rel", "[ProfD]Mail");
user_pref("mail.root.pop3-rel", "[ProfD]Mail");
user_pref("mail.server.server1.directory-rel", "[ProfD]Mail/pop.myisp.com");

4. Per Firefox, stesso metodo:

     Da terminale, nella directory di installazione di Firefox, lanciate il comando:     

firefox -profilemanager

     Profilo Utente Ubuntu
     Profilo Utente Ubuntu

Profilo Utente Ubuntu

5. Cancellare un profilo

  1. Nel gestore profili selezionare il profilo da cancellare e fare clic su Elimina profilo….
  2. Confermare la richiesta di cancellazione del profilo:


    • Facendo clic su Non eliminare i file verrà rimosso il profilo dal gestore profili ma i dati nella cartella del profilo non saranno cancellati: in questo modo le informazioni salvate potranno essere recuperate.
      • Quando viene creato un nuovo profilo è possibile copiare tutti i file del vecchio profilo nella cartella del nuovo, in modo che le informazioni del vecchio profilo vengano ripristinate nel nuovo.
    • Facendo clic su Elimina i file verranno rimossi il profilo e i file in esso contenuti (i segnalibri, le impostazioni, le password, ecc. ecc.).
      Attenzione: se si seleziona “Elimina i file”, la cartella del profilo ed i file contenuti verranno cancellati. L’operazione non potrà essere annullata.
    • Facendo clic su Annulla viene interrotta la procedura di cancellazione del profilo.

6. Rinominare un profilo

  1. Nel gestore profili selezionare il profilo da rinominare e fare clic su Rinomina profilo….
  2. Inserire il nuovo nome per il profilo e poi fare clic su OK.
    • Nota: La cartella contenente i file del profilo non verrà rinominata.

Questo è tutto! Ora aprire Thunderbird in Linux e verificare che è possibile vedere le proprie e-mail. Creare un nuovo messaggio nella cartella Bozze, riavviare Windows e verificare che il messaggio è accessibile da Windows.

Avviate Firefox e vedrete che i segnalibri, la cronologia e quan’altro saranno identici sia su un sistema che sull’altro.
Addirittura, se lo chiudete salvando le schede aperte in un sistema, all’apertura nell’altro sistema si apriranno le medesime schede!

Buon divertimento.

Ago 4, 2010 - Informatica    Commenti disabilitati su Il Gestionale costa CARO?

Il Gestionale costa CARO?

Easyfatt software per le fatture

Con la crisi economica, i costi per il Commercialista incidino sempre di più.

Alcuni si affidano a Software gestionali che però, per l’elevato costo, alla fine non fanno risparmiare un gran ché in quanto (oltrechè si renda sempre comunque necessario il commercialista per quegli atti che non possiamo svolgere da privati non professionisti) nell’ambito aziendale ci si trova a dover sostenere alti canoni.

Ho trovato DANEA SOFT, che produce un software piuttosto efficiente EASYFATT (in tre versioni a seconda della dimensione aziendale) che, a partire da  105,60 euro iva inclusa, consente di abbattere in maniera notevole i costi di gestione contabile.

Software di fatturazione, gestione acquisti, vendite e magazzino. Adatto a piccole aziende, negozianti, artigiani e liberi professionisti.
Fonte: danea.it
Lug 30, 2010 - Informatica    Commenti disabilitati su Rimborso Windows, ADUC vince anche in appello

Rimborso Windows, ADUC vince anche in appello

logo_8bit.png

Riporto un’ottima notizia tratta da Punto Informatico che apre scenari nuovi alla possibilità di RISPARMIO VERO quando si acquista un notebook o un PC con Winzozz preinstallato:

Ottenere il rimborso del costo della licenza del Sistema Operativo e consentire finalmente a TUTTI gli utilizzatori di Sistemi Alternativi di avere il loro PC senza dover pagare il balzello obbligatorio.

Già, perchè a tutt’oggi, NON avete alternative. Se volte acquistare un Notebook SENZA SISTEMA OPERATIVO PREINSTALLATO, NON lo trovate!!

Solo Windows o MAC (tranne alcuni rari casi di presenza di Ubuntu sempre più contrastato per via della sua rapida diffusione).

__________________________________________________________________

L’associazione dei consumatori ottiene una nuova, importante vittoria nei confronti di HP: ora sarà costretta a riconoscere il rimborso richiesto dalla difesa. E all’orizzonte si staglia la class action

Roma – Il rimborso del costo del sistema operativo preinstallato dai produttori OEM sui PC nuovi è possibile anche in Italia. Merito di ADUC (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), che ha assistito legalmente il consulente informatico Marco Pieraccioli nella sua causa intentata contro Hewlett-Packard che gli aveva negato il rimborso dell’OS Windows preinstallato sul sistema. HP deve restituire la somma corrispondente, ha deciso il Tribunale di Firenze presieduto dal giudice Isabella Mariani, e in futuro altri OEM verranno coinvolti se la class action sulla stessa questione andrà in porto.

La sentenza di Firenze è la seconda – e definitiva – decisione di merito sul caso: HP aveva inizialmente negato il rimborso a Pieraccioli tentando di smarcarsi dall’EULA di Windows (che secondo il produttore statunitense vincolerebbe solo Microsoft e nessun altro) e adducendo l’impossibilità commerciale di scindere hardware da sistema operativo.

Ma le giustificazioni di HP sono state rigettate sia in primo che in secondo grado e ora, ferma restando la possibilità di ricorrere in Cassazione, l’azienda dovrà rimborsare al cliente il denaro corrispondente alla quota richiesta per l’installazione di Windows sul PC.

Accogliendo positivamente la decisione del giudice Mariani, ADUC ricorda inoltre che sulla questione è da anni impegnata a organizzare una class action tutta italiana per l’istituzione del rimborso obbligatorio qualora l’utente ne faccia richiesta. Vista l’approvazione delle norme relative alla class action, dovrebbe essere solo questione di tempo prima che i legali dell’organizzazione non profit si attivino e presentino la richiesta in tribunale.
Lug 9, 2010 - Informatica    Commenti disabilitati su Ricerca Drivers

Ricerca Drivers

file.action?oid=172021097200116600217890600070&name=photoQualche giorno fa, mi sono imbattuto in questa scheda PCI Wi-Fi della CAMEO.

Leggo la sigla sul retro WLG-1203 e cerco i drivers per windows XP.

Azz, un po più complicato del solito, ma sopratutto riscopro la SELVA di siti che con L’ABBOCCO DEI DRIVER…

…cercano di scaricarti qualunque cosa o comunque ti chiedono registrazioni, abbonamenti, SOLDI!!


GRRRRRR!!!
CAZZO!!

A me, queste cose fanno girare i coglioni per due motivi:
1) – i Driver li DEVE produrre il produttore dell’Hardware che cuccherà i SOLDI dalla vendita dello stesso;
2) – Li DEVE mettere a disposizione di chi utilizza l’Hardware da LUI prodotto.

Pertanto, siccome gli AVVOLTOI non mi piacciono, e chi mi ha letto in altre occasioni lo sa.
E tantomeno i produttori del Driveragent (che non è ancora ben chiaro che tutto faccia ed a CHI lo comunichi).

Pertanto, intanto metto a disposizione per il DOWNLOAD GRATUITO i Driver di questa scheda, personalmente testati con XP Home SP3, in seguito, conto di attivare un servizio GRATUITO di reperimento Drivers A DISPOSIZIONE DI CHIUNQUE NE FACCIA RICHIESTA ATTRAVERSO IL BLOG.

Chiedo solo una cortesia: chi dovesse scaricarli ed incontrare problemi con altre versioni del sistema operativo o necessitasse di quelli per altri Sistemi, inserisca un messaggio nel Blog o mandi una mail.

Grazie

Set 15, 2009 - Informatica    Commenti disabilitati su Più Sistemi nello stesso PC?

Più Sistemi nello stesso PC?

Virtual BoxIn tanti oramai hanno sentito parlare di macchine virtuali, ma in pochi hanno avuto il coraggio di

PROVARNE LA POTENZA!!

Sun Microsystem mette a disposizione i pacchetti per l’installazione sia su Linux che Mac che Winzozz (anche se installare macchine virtuali sullo zozzone la vedo una cosa abominevole oltre che stupida).

Prima Parte: Installazione di Virtual Box

Riporto e traduco la pagina tratta dal sito ufficiale VirtualBox 3.0.6 per Linux

Nota: I pacchetti devono corrispondere all’architettura del kernel, che è, se state utilizzando un kernel a 64-bit, l’appropriato package (non cambia se avete CPU AMD o Intel). Le installazioni miste (es. Debian/Lenny ships e AMD64 kernel con 32-bit packages) non sono supportate. Per installare VirtualBox comunque avrete bisogno di settare il chroot a 64-bit.

Scegliete il pacchetto appropriato per la vostra distribuzione Linux:

[nota: prederò in considerazione Ubuntu 9.04]

  • Per chi usa distribuzioni “Debian-based”: Aggiungete la linea dei sorgenti nel vostro file /etc/apt/sources.list:
      deb http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian jaunty non-free
    deb http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian intrepid non-free
    deb http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian hardy non-free
    deb http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian gutsy non-free
    deb http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian dapper non-free
    deb http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian lenny non-free
    deb http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian etch non-free
    deb http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian sarge non-free
    deb http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian xandros4.0-xn non-free

    E’ possibile anche inserirla direttamente in Synaptic:

Impostazioni > Repository > Software di terze parti > Aggiungi
Virtual Box
Virtual Box
Virtual Box
  • La chiave pubblica Sun per apt-secure può essere scaricata da quì. Potrete aggiungere la chiave da terminale con il seguente comando:
      sudo apt-key add sun_vbox.asc 
 [ Preciso che la cliccando sul link, apparirà una pagina come questa: 
Virtual Box
Sarà sufficiente scegliere l’opzione: File > Salva con nome
E salvare il file sun_vbox.asc in una cartella a vostra scelta (dove avete scaricato il pacchetto suillustrato).
E’ poi ovvio, ma neppure tanto, che il comando:
 sudo apt-key add sun_vbox.asc 

Funzionerà solo se indicate anche il corretto percorso es.:

 sudo apt-key add /home/Geoline/Scrivania/VBox/sun_vbox.asc 

Se avete scaricato i file in una cartella nella scrivania (chiamata VBox).]

  o, [meglio ancora], combinare il download e la registrazione con: 
  wget -q http://download.virtualbox.org/virtualbox/debian/sun_vbox.asc -O- | sudo apt-key add -

La “key fingerprint” è

  AF45 1228 01DA D613 29EF 9570 DCF9 F87B 6DFB CBAE
Sun Microsystems, Inc. (xVM VirtualBox archive signing key) <info@virtualbox.org>

Per installare VirtualBox, digitate

  sudo apt-get install virtualbox-3.0

Replace virtualbox-3.0

  • by virtualbox to install VirtualBox 1.6.6
  • by virtualbox-2.0 to install VirtualBox 2.0.10
  • by virtualbox-2.1 to install VirtualBox 2.1.4
  • by virtualbox-2.2 to install VirtualBox 2.2.4

Nota: Gli utenti Ubuntu potrebbero voler installare il pacchetto dkms (non disponibile su Debian), al fine di garantire che i moduli del kernel VirtualBox host (vboxdrv, vboxnetflt e vboxnetadp) siano correttamente aggiornati se cambia la versione del kernel di Linux nel corso dei prossimi apt-get upgrade.

Virtual Box

Volendo verificare la corretta installazione potrete fare doppio click sul file .deb del pacchetto (aprendolo con il gestore pacchetti Synaptic).

Synaptic vi dirà che il pacchetto è già installato.

Ora non ci resta che creare il lanciatore e si potrà cominciare ad usare Virtual Box. Chi non sapesse creare il lanciatore, potrà postare un messaggio e riceverà le istruzioni  ;-))

Ricordatevi di verificare sempre con l’MD5 sum l’integrità dei pacchetti scaricati.

OK. Per adesso, può andare; la prossima parte, riguarderà:

l’installazione di XP all’interno di Ubuntu.

Ago 18, 2009 - Informatica    Commenti disabilitati su Pulizia della Barra di notifica XP

Pulizia della Barra di notifica XP

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Ho trovato un articolo molto ben fatto ed afficace che sarà senz’altro di interesse a tutti i lettori che periodicamente si affacciano al mio Blog/finestra a curiosare e leggiucchiare se scrivo solo coglionate o se, ogmni tanto, scrivo qualcosa di utile.

Credo che in futuro incrementerò questa sezione. Se la gradite, inviatemi un messaggio con i Vostri quesiti e cercherò di creare dei post risolutivi che potranno essere utili anche agli altri lettori.

Oggi vi riporto un tutorial riguardante la fastidiosa incasinatura delle iconcine (quelle che appaiono in basso a destra della barra delle applicazioni vicino all’orologio di Winzozz) e di come effettuare la pulizia di quelle che non esistono più ma che rimangono in memoria:

L’area di notifica è dove vengono visualizzate una serie di icone dei programmi avviati con windows. Col tempo accade che aggiornando o disinstallando alcuni programmi, l’area di notifica non si rinnova, tenendo ancora in memoria tutti i programmi che hanno avuto accesso all’area anche per una sola volta . Possiamo immaginare quante icone inutilizzate avremo dopo un po’ di tempo.

Controlliamo la nostra situazione entrando nel menù dell’area di notifica portando il puntatore del mouse sopra la barra delle applicazioni in un punto sgombero. Clicchiamo con il tasto destro del mouse e selezioniamo dal menù contestuale “Proprietà” All’apertura della finestra clicchiamo sul pulsante “Personalizza” Si aprirà un’altra finestra piena di icone, a questo punto noterete subito quali programmi non risiedono più sul vostro pc.

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Ora vediamo con questo trucco come ripulire la cache.

Entriamo come sempre nel registro cliccando su START poi ESEGUI, digitiamo regedit come illustrato e confermiamo con Ok.

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Una volta aperto il registro individuiamo la chiave
HKEY_CURRENT_USERSoftwareMicrosoftWindowsCurrentVersionExplorerTrayNotify

Selezioniamo e poi Eliminiamo i valori binari “IconStreams” e “PastIconsStream

Per far si che le modifiche siano accettate dal sistema è necessario riavviare il processo explorer.exe tutta via è consigliabile di riavviare l’intero sistema.

Se invece vogliamo provare solo riavviando il processo procediamo così:

ImageClicca per ingrandire

Apriamo il Task Manager di windows premendo sulla tastiera [Ctrl] + [Alt] + [Canc]
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Selezioniamo la linguetta “Processi” e individuiamo il processo “explorer.exe
Clicchiamo su pulsante “Termina processo
Confermiamo cliccando SI
A questo punto niente panico scomparirà tutto il desktop con le vostre icone è normale tranquilli.
Sempre agendo sul Task Manager spostiamoci sul Menù File poi > Nuova operazione (esegui..)
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Comparirà una finestrella digitiamo explorer.exe e confermiamo con ok.
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Entro una decina di secondi dovrebbe ricaricarsi il desktop con tutte le icone.

Controlliamo ora che l’area di notifica sia svuotata , operiamo così:

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Appoggiamo il mouse sopra la barra delle applicazioni in un punto sgombero
Clicchiamo con il tasto destro del mouse e selezioniamo dal menù contestuale “Proprietà”
All’apertura della finestra clicchiamo sul pulsante “Personalizza”
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Si aprirà un’altra finestra con le icone , a questo punto controlliamo se la cashe è stata ripulita.
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Se per qualche motivo la situazione non cambia cioè risulta pieno di icone come prima sarà necessario Riavviare il computer.

Fonte: AssistenzaFree

 

Apr 6, 2009 - Informatica    Commenti disabilitati su Kraun KR.QX Powerline Bridge 200Mbps

Kraun KR.QX Powerline Bridge 200Mbps

Kraun PowerlineLAN senza cablaggi?

In tanti avrete sentito parlare dei Bridge Powerline HomePlug della Kraun.
Che promette una connessione a 200Mbit semplicemente connettendo due o più adattatori alla rete elettrica.

 


Bene, vi riporto i dati forniti dal produttore:

Powerline Kraun 200Mbps permette senza installazione complicate di realizzare una rete di PC o di accedere alla propria connessione internet. Basta inserire il dispositivo in una presa elettrica in corrispondenza di ogni stazione PC da connettere e sarà possibile condividere file e periferiche. La tecnologia di Powerline ethernet non crea interferenze con altre tecnologie ed è pienamente compatibile con i dispositivi ethernet. La velocità di collegamento è fino a 200 Mbps con throughput (il throughput effettivo è inferiore e varia secondo il numero di stazioni e le condizioni d’uso). Supporta la cryptazione di sicurezza a 128-bit AES Link Encryption. QoS (quality of service) integrato. Per il funzionamento la linea elettrica deve avere continuità e non devono essere presenti sezionatori. Supporta fino a 16 nodi per rete.
Dati tecnici
GENERALE
Tipo di home plug Interconnessione rete 10/100
Quantità home plug della confezione 1
Tipo di porte RJ-45
Velocità del collegamento 200 MBPS
ALTRO
Certificazioni di sicurezza e qualità Marcatura CE, RoHS
Dimensioni in cm (LxAxP)
Peso circa – GR
Contenuto della confezione 1 Network Powerline, cavo RJ-45 Cat. 5 da 120 cm., guida rapida, CD con driver/manule/utilità per Windows 2000/XP/Vista
Note

Volete sapere il mio parere?

NON SERVONO A UN CAZZO!!
E’ da mesi che ci bisticcio, e, i due più vicini (circa 5 metri) lavorano bene (grazie al pesce), mentre per raggiungere gli altri due (a SOLI 20 metri di distanza dai primi due) devo fare i salti mortali con avvitamento e non vanno praticamente MAI!!

Soldi buttati al vento.

Lascate perdere!
Questa tecnologia deve fare ancora MOLTA strada, anzi, l’hanno già boicottata perchè se cominciassero a distribuire flussi di rete nelle linee ENEL, gli ISP e le compagnie telefoniche si infilerebbero l’ADSL sù per il colon!

Mar 16, 2009 - Informatica    1 Comment

Suite Ufficio AGGRATIS?

OpenofficeUtilizzare una suite d’Ufficio GRATUTITA.

In tanti oramai conoscono Openoffice, arrivato alla versione 3.0.1 e scaricabile AGGRATIS da quì.

Ma è anche vero che qualcuno trova difficoltà quando deve inviare i suoi file a chi possiede l’omologo della Micro…hem

Parecchi amici e clienti hanno dovuto fare i conti col noioso fatto di dover salvare i files con l’estensione .doc o .xls titpica del pacchetto del più noto, diffuso e PIRATATO produttore.
Questo post vuole suggerire appunto questo:

– impostare Openoffice in maniera che salvi AUTOMATICAMENTE i files con l’estensione desiderata.

Openoffice
Dal menù “Strumenti” scegliere “Opzioni”
Openoffice
Dal menù “Carica/Salva” scegliere come Tipo di documento “Documento testo”
e selezionare ” Microsoft Worl 97/2000/XP”
Openoffice
Idem per il tipo di documenti “Foglio di calcolo” scegliere “Microsoft Excel 97/2000/XP”
Openoffice
Non dimenticare AD OGNI scela di premere il bottone OK per assegnare la nuova scelta.
Et voilà, il gioco è fatto. Ogni volta che salverete un file, verrà salvato con l’estensione .doc o .xls e sarà leggibile da utenti che ancora si accaniscono a buttare i soldi o…
.. a piratare il software. !!.
Da NON sottovalutare la possibilità di poter esportare in .pdf QUALSIASI DOCUMENTO direttamente e SENZA necessità di acquistare le LICENZE  di Distiller!

Mar 3, 2009 - Informatica    Commenti disabilitati su Update Ubuntu 8.04 to 8.10

Update Ubuntu 8.04 to 8.10

Update Ubuntu IntrepidCome aggiornare la vostra versione Ubuntu 8.04

Con la 8.10 Intrepid Ibex

Se avete deciso di provare la nuova versione 8.10 di Ubuntu, ma non avete alcuna intenzione di reinstallare il Sistema Operativo ex novo, sappiate che esiste un procedura Ufficiale sul sito di Ubuntu, che vi permette di effettuare l’aggiornamento in pochi passaggi.

In effetti Hardy Heron è una versione LTS (Long Term Support), per cui non appare nessuna notifica automatica di aggiornamento, ma bisogna abilitarla manualmente, vediamo come:

1) andiamo in Sistema -> Amministrazione -> Sorgenti software;

2) nella sezione Aggiornamenti -> Aggiornamento distribuzione, selezionamo Edizione Normale;

3) da Sistema -> Amministrazione -> Gestore Aggiornamenti installiamo gli aggiornamenti disponibili.

Una volta finito, apparirà una finestra come quella che vedete nella foto, che ci avvisa della presenza di una nuova versione del S.O., a questo punto basta cliccare sull’apposito pulsante iniziare l’upgrade, e il gioco è fatto!

L’alternativa a questa procedura che richiede il download di tutti i pacchetti tramite Internet, è quella di scaricare l’immagine ISO del nuovo Sistema Operativo, masterizzarla e inserirla nel computer per visualizzare la finestra di aggiornamento.

Prima di eseguire qualsiasi operazione, vi consigliamo di effettuare una copia di sicurezza dei dati più importanti.

Per maggiori informazioni Ubuntu

Fonte: Geeksquare

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