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Mag 2, 2012 - Abuso di Potere, Bancocrazia, Economia, Equitalia, Finanza, Fisco, Giustizia, InGiustizia, Lavoro, opinioni, Politica, sfoghi, Truffe    Commenti disabilitati su Volete la VERA lotta all’evasione?

Volete la VERA lotta all’evasione?

Anti EquitaliaEquitalia? No, a Calalzo di Cadore recupero crediti gestito dalla comunità montana

Il progetto, in vigore dal primo marzo, è un’iniziativa del sindaco (con il sì unanime del consiglio comunale). Esclusi rischi di pignoramento. “Se qualcuno – dice il primo cittadino – non ce la fa a pagare noi rateizziamo. Non mandiamo sul lastrico una famiglia” 

Equitalia? No, grazie. La decisione presa dal sindaco di Calalzo di Cadore (piccolo centro montano in provincia di Belluno) inizia a fare proseliti tra altri comuni. Lo scorso novembre, il primo cittadino Luca De Carlo – eletto con una lista civica sostenuta dal centrodestra – applicando le legge 166/2011, che prevede che ogni amministrazione possa non servirsi di Equitalia per incassare dai cittadini i soldi di multe e tributi non pagati, ha infatti scelto di dare la riscossione dei crediti insoluti in gestione alla Comunità montana Valbelluna.

Per il giovane sindaco veneto, il servizio adottato dalla società pubblica di riscossione presieduta da Attilio Befera, con la sua applicazione di more e interessi, è “disumano e da sceriffo di Nottingham”. A chiedere ai cittadini di pagare le temutissime cartelle esattoriali, per conto del Comune, dal primo marzo ci penserà l’ente territoriale locale. “In questo modo – spiega il primo cittadino – riusciamo a monitorare costantemente i furbetti, quelli cioè che non pagano perché credono che le tasse le debbano pagare solo i poveracci, e quei cittadini che invece sono in oggettive difficoltà. Proprio su questi ultimi interveniamo subito, magari con la rateizzazione. Abbiamo cercato insomma di umanizzare e avvicinare ai cittadini un servizio che resta comunque antipatico. Perché non è vero che le tasse sono belle da pagare, come diceva Padoa Schioppa

Continua su: ilfattoquotidiano.it
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Eppure, continuo ad essere del mio avviso: il PROBLEMA NON E’ EQUITALIA, che invece stà dimostrando efficacia nell’azione.
Il problema è LO STRUMENTO LEGISLATIVO che ne LEGALIZZA e regolamenta L’AZIONE!
In definitiva, con l’abolizione di Equitalia si farebbe un gran favore a chi E’ UN’EVASORE DI PROFESSIONE e poi conduce una vita al di sopra del dichiarato. In realtà bisognerebbe entrare nel merito DI OGNI SINGOLO CASO.
    Mi direte, ma com’è possibile, se uno dichiara poco, non ci si può fare gran ché. Ebbene no, si tratta di investire qualche decina di milioni in strumenti per la Guardia di Finanza ed impiegarli in questa maniera:
– la comunicazione e l’emissione dei ruoi può avvenire come ora, non è necessaria alcuna modifica;
– il contribuente che ritenga di essere vessato, potrà presentare istanza circostanziata in autotutela o assistito da un CAF o da società certificate dall’Agenzia delle Entrate (ed ecco un fiorire di nuova occupazione);
– Equitalia esamina la pratica e, dopo un’analisi in concerto con tre membri del Comune di Residenza del contribuente, che potrebbero essere nominati a rotazione tra una lista di cittadini volontari incensurati ed in ordine con i pagamenti, stabilisce di accettare e rimodulare l’emissione in ragione dell’effettivo stato patrimoniale/economico/familiare del contribuente;
– potrà quindi, non solo valutare con maggiore attenzione le modalità per le rateizzazioni, ma addirittura rinegoziarne gli importi (come invece accade VERGOGNOSAMENTE SOLO CON I GRANDI EVASORI) fino alla REMISSIONE DEL DEBITO per i casi più disperati!

Eh già, perchè questo paese dimmerda è cattolico solo per fare i pompini ai preti, ma quandoi si tratta di REMISSIONI, le si applicano solo a chi sappiamo tutti.

Vi chiederete: e la Guardia di Finanza?
Sì, la Guardia di Finanza e l’investimento summenzionato centra eccome! A mo avviso, tutta la procedura avrebbe una pecca: LE FALSE DICHIARAZIONI, FALSE AUTOCERTIFICAZIONI, FALSE FATTURAZIONI, FALSE DOCUMENTAZIONI che ovviamente inficierebbero l’equità dell’azione. Come ovviare? Il Comitato di Valutazione potrà, a maggioranza dei componenti, vincolati da giuramento di segretezza, incaricare la GdF di svolgere indagini nei confronti di QUEL contribuente, la sua Famiglia, la sua Azienda, ecc. e VERIFICARE il tenore di vita ed i movimenti se congrui a quanto dichiarato.
ALTRO CHE STUDI DI SETTORE DEL CAZZO che sono solo un PIZZO e che costringe milioni di partite IVA all’Adeguamento con lo spauracchio della Verifica Fiscale che già i Commercialisti demonizzano (anche a loro vantaggio) con il refrain “alla fine qualcosa te lo troverebbero sempre”!
STOCAZZO!
SE TI PAGO PER UN SERVIZIO, MI FAI IL SERVIZIO E SE SBAGLI PAGHI TU!

Ho già scritto cosa ne penso degli Avvocati e Commercialisti che fatturano anche quando PERDONO!
Che bella vita. Continuo ad affermare che dovrebbero SEGUIRE LE SORTI DELL’ASSISTITO, quando ottengono il risultato vengono regolarmente pagati, quando PERDONO, dividono le perdite E LE CONDANNE col loro cliente.
Il vantaggio è di una evidenza sconcertante: il furfante e l’evasore non troverebbero facilmente Commercialisti ed Avvocati disponibili e comunque costerebbero un botto (quasi da trovare maggior convenienza nel pagare le tasse regolarmente).

Feb 29, 2012 - Giustizia, InGiustizia, Politica, Religioni, sfoghi    Commenti disabilitati su Rossella Urru LIBERA!

Rossella Urru LIBERA!

Rossella UrruHo appreso del Blogging Day dedicato a Rossella ed ho apprezzato l’iniziativa che spero si diffonda come e più di un VIRUS!
Riporto da sito ufficiale rossellaurru.it il testo della lettera di Marco Dettori del 26 febbraio 2012.


    Cara Rossella, non ci conosciamo ma oggi mi sono deciso a scriverti questa piccola lettera di solidarietà. Molto spesso vedo la tua foto in tv, su internet, e leggo gli appelli per la tua liberazione che anche io, nel mio piccolo cerco di condividere. Certe volte mi sembra troppo poco far questo, come se non servisse a nulla, come se fosse una goccia troppo debole ed insignificante, come quelle di una pioggia breve e leggera, che dopo un po’ si asciugano e non lasciano tracce nel terreno. Poi penso che invece siamo in tanti a condividere quest’appello, tanti ragazzi che abbiamo la tua stessa età e che veniamo dalla stessa terra, o magari no, abbiamo età diverse, esperienze e provenienze diverse, ma abbiamo tutti voglia di rivederti di nuovo a casa, con quello stesso bellissimo sorriso che vediamo sempre nelle tue foto che passano sui giornali. E tutte le nostre gocce messe insieme cominciano a fare una pioggia più grande, intensa, che raggiunge le radici degli alberi più lontani. Spero che arrivi presto il momento in cui potrò dire: “Rossella è libera”.

Un abbraccio,

Marco Dettori
26 febbraio 2012


Chi mi legge, mi conosce per le mie incazzature, so che è tendente al “fuori luogo”, ma non posso trattenermi dal comunicarvi uno stato d’animo che da qualche giorno mi fa girare i coglioni: I fatti dei Marò in India. Ebbene, per tutelare i “pistoleri” hanno mosso marie Monti (già, proprio lui, che ha anche mandato il Ministro a vedere cosa si possa fare per salvare il culo degli sceriffi).

Cazzo!
E per Rossella?? E bravi i notri bei Tecnici, alzate il culo e portatela a casa!!
Gen 30, 2012 - Abuso di Potere, Economia, InGiustizia, Politica, sfoghi, Truffe    Commenti disabilitati su Propongo una nuova legge….

Propongo una nuova legge….

incompiuteE’ risaputo che ad OGNI opera corrispondano committenti, ideatori, proponenti e finanziatori.
Ho trovato molto interessante l’elenco che vi riporto in quanto mi piacerebbe sapere da qualcuno tra quelli che leggono il blog, se sono daccordo su una legge di iniziativa popolare.
Organizzare un ufficio presso l’Agenzia delle Entrate ad hoc per vedere gli archivi di ogni opera incompiuta, risalire alle cause del mancato completamento, recuperare le firme ed i nominativi di quanti ne hanno causato il blocco, siano essi Impresari costruttori, Assessori di qualunque livello, Banche o quant’altri.
Stilato il nuovo elenco completo di nomi, dare il mandato ad Equitalia per il recupero delle somme SPRECATE senza ottenere il risultato.

Intanto ci sarebbe un bel risparmio sulle PENSIONI D’ORO di decine o forse centinaia di parlamentari ed ex assessori che oggi se la godono bellamente alla nostra faccia e probabilmente anche qualche nome tra quelli che si ripropongono permanentemente come i peperoni cotti male a cena.
Ovviamente, questa potrebbe essere in seguito estesa ad altri “cattivi gestori” stile “Grandi eventi G8” o sbagliati investimenti dei Comuni (acquisto di derivati ad insaputa dei cittadini), sprechi di varia natura in ambito sanitario.
Che cazzo, se sei un privato e sbagli, PAGHI AMARAMENTE, me se sei amministratore della cosa pubblica, non frega una sega a nessuno?
Dobbiamo invertire la tendenza e fare cassa!!


Ecco la lista della vergogna, mi sono preso giusto la briga di dividerli per regione (conto in seguito di postare un grafico con le percentuali), ma credo che la predominanza di siti Siciliani e Calabresi sia dovuto (oltre che alla forte infiltrazione Mafio-ndraghetista) al fatto che i ragazzi che hanno lavorato all’iniziativa siano Siciliani e quandi a conoscenza di un numero maggiore di sprechi nelle LORO vicinanze.

Sarebbe un lavoro ben fatto se, quanti siano a conoscenza di un’incompiuta su tutto il terriorio nazionale, lo segnalino a: incompiutosiciliano.org in maniera da consentire un costante aggiornamento del database.

Valle d’Aosta
Trenino Cogne-Pila – Valle D’Aosta – Cogne
Diga di Beauregard – Aosta – Valgrisenche

Trentino Alto Adige:
Galleria tra la Valle dell’Adige e il lago di Garda – Trento

Lombardia:
Sede dell’Agenzia delle Entrate – Bergamo
Borgo di Consonno – Lecco
Canale fluviale Milano-Cremona
Ponte di Vedano – Milano
Strada provinciale Mirazzano – Vimodrone – Milano
Chiusa Golasecca – Varese
Palazzetto dello sport – Varese – Cantù

Piemonte:
Palafuksas – Torino
Orfanotrofio ex-Ipai – Vercelli

Veneto:
MO.S.E. – MOdulo Sperimentale Elettromeccanico – Venezia
Idrovia Venezia – Padova
Ospedale “San Bortolo Nuovo” – Vicenza
Istituto Elioterapico – Vicenza – Roana
Bowling – Pordenone – Roveredo
Diga Ravedis – Pordenone – Montereale Valcellina

Liguria:
Colonia Fano – Genova
Messa in sicurezza del Torrente Sturla – Genova – Bavari
Ospedale “Luigi Frugone” – Genova – Busalla
Ospedale civile “Arnaldo Terzi” – Genova

Emilia Romagna:
Ospedale del polo di Cona – Ferrara
Variante di valico – Bologna

Toscana:
Linea tramviaria Scandicci – Santa Maria Novella – Firenze
Acquario pubblico “Diacinto Cestoni” – Livorno
Porta del parco Appennino Tosco Emiliano – Massa Carrara – Filattiera
Scolmatore acque – Pisa – Pontedera

Umbria:
La strada quadrilatero umbro-marchigiana – Perugia
Metropolitana – Terni
Nuovo ospedale comprensoriale – Terni

Marche:
Superstrada Perugia-Ancona
Pista d’Atletica Zengarini – Tribuna – Pesaro – Urbino – Fano
Traforo della Guinza – Pesaro – Urbino – Mercatello sul Metauro (PU)

Lazio:
Superstrada Terni – Rieti
Ospedale Nuovo – Frosinone
Centro Intermodale – Latina
Autostrada Rieti-Torano
Parcheggio sotterraneo – Roma
Anello ferroviario, stazione Vigna Clara – Roma

Sardegna:
Scuola elementare – Cagliari – Monserrato
Chiesa San Giovanni Evangelista – Cagliari – Quartu Sant’Elena
Elettrificazione della “dorsale sarda” – Cagliari
Strada “La Fumosa” – Olbia – Tempio – Tempio Pausania
Campo sportivo – Oristano
Teatro – Cagliari – Villasor
Ufficio senza destinazione d’uso – Sassari – Li Punti
Mercato civico – Cagliari – Villasor
Nuova caserma dei carabinieri – Sassari – Bono
Ospedaletto – Sassari – Benetutti
Piscina – Sassari – Benetutti
Centro sportivo polivalente – Sassari – Benetutti
Ippodromo – Sassari – Benetutti
Strada camionale – Sassari

Abruzzo:
Ospedale Sant’Isodoro – L’Aquila
Stadio “Tommaso Fattori” – L’Aquila
Palazzo dello sport – L’Aquila – Paganica
Centro Polifunzionale – L’Aquila
Metropolitana – L’Aquila
Bretella tra Brignano e Torrione – L’Aquila
Depuratore – Chieti – Francavilla al Mare
Porto di Francavilla al mare – Chieti
Ponte – Chieti
Campus universitario di Madonna delle Piane – Chieti
Ospedale – Chieti – Ripa Teatina
Ospedale Clinicizzato “Santissima Annunziata” di Colle dell’Ara – Chieti
Villaggio del Fanciullo – Teramo – Silvi
Complesso Ospedaliero di Casalena – Teramo
Ospedale “Sant’Egidio alla Vibrata” – Teramo
Ponte ciclo pedonale – Teramo – Silvi
Autoporto di Castellalto – Teramo
Autoporto di Roseto – Teramo – Roseto degli Abruzzi

Molise:
Ospedale “Vietri” – Campobasso – Larino
Ospedale “SS. Rosario” – Isernia
Centro visite del sito archeologico di Sepino – Campobasso

Campania:
Biblioteca comunale – Caserta
Mattatoio comunale – Caserta – Piedimonte Matese
Mattatoio comunale e foro boario – Caserta
Ospedale “San Rocco” – Caserta – Sessa Aurunca
Piscina – Caserta – Piedimonte Matese
Ospedale di S. Bartolomeo in Galdo – Benevento
Ospedale “Maria SS. Delle Grazie” – Benevento
Albergo – Napoli – Alimuri
Vasca d´alaggio – Napoli – Torre Annunziata
Ospedale – Napoli – Boscotrecase
Ospedale “S. Maria di Casascola” – Napoli – Gragnano
Spirito nuovo tra antiche mura – Salerno – Sassano
Cementificio – Salerno – Sapri
Nuova casa comunale “Spirito nuovo tra antiche mura” – Salerno – Sassano
Ospedale “San Michele di Pogerola” – Salerno – Amalfi
Ospedale – Salerno – Roccadaspide
Palazzetto dello sport – Salerno – Cava de’ Tirreni
Rampa di collegamento (Ponte) – Salerno – Cava de’ Tirreni
Ex-statale 447 – Salerno

Puglia:
Parcheggio interrato Piazza XX Settembre – Bari – Trani
Ponte – Bari – Palese
L’asilo incompiuto a Trani o rudere di Via Di Vittorio – Bari
Casa di riposo – Bari
Stazione ferroviaria di Palese – Bari
Pretura – Brindisi
Impianto per il trattamento dei rifiuti solidi urbani – Brindisi
Istituto “Tanzarella” – Brindisi
Centro per anziani – Brindisi
Palazzetto dello sport – Brindisi – Fasano
Piscina Coperta – Foggia – Vieste
Invaso Pappadai – Lecce
Casa di riposo per anziani – Lecce – Nardò
Centro sportivo – Lecce – Cesarea Terme
Impianto sollevamento acqua – Taranto

Basilicata:
Carcere Mandamentale – Matera – Irsina
Aeroporto di Pisticci – Matera
Ferrovia Matera-Ferrandina – Matera
Cinema Ariston – Potenza
Ex caserma dei Vigili del Fuoco – Potenza
Ex-Cip Zoo – Potenza
Ex-dispensario – Potenza
Palestra – Potenza
Stazione autobus extraurbani – Potenza

Calabria:
Diga sul Monte Marello – Catanzaro – Cannalia
Diga di Gimigliano sul fiume Melito – Catanzaro
Diga sull’Alaco – Catanzaro – San Sostene
Diga del Redisole – Catanzaro – Torrente Fiumarella
Ospedale – Catanzaro – Girifalco
Centro Polifunzionale – Catanzaro
Palazzetto dello sport – Catanzaro – Borgia
Piscina comunale di San Giovanni in Fiore – Catanzaro
Diga sul Laurenzana – Cosenza – Fiume Trionto
Diga sul Monte Pettinascura – Cosenza
Grande mattatoio consortile – Cosenza – Cetraro
Nuovo mercato coperto – Cosenza – Diamante
Mattatoio comunale – Cosenza – S. Pietro di Guarano
Diga di Tarsia – Cosenza
Diga sul Basso Savuto – Cosenza
Mattatoio consortile di Diamante – Cosenza
Diga Basso Esaro – Cosenza
Diga sull’Alto Esaro – Cosenza
Mercato coperto di Diamante – Cosenza
Casa albergo – Cosenza – Buonvicino
Diga del Votturino – Cosenza – Altopiano della Sila
Mattatoio consortile – Cosenza – Casole Bruzio
Sala Conferenze di Diamante – Cosenza
Casa albergo – Cosenza – Saracena
Scuola Materna – Cosenza – Diamante
Istituto di riabilitazione “Papa Giovanni” – Cosenza – Serra d’Aiello
Ospedale di Scalea – Cosenza
Stadio di Paola – Cosenza
Palazzetto dello Sport – Cosenza – Cittadella di Capo
Trasversale di Serre – Cosenza – Serre
Campo di calcio di Crotone
Diga sul Lordo – Reggio Calabria
Diga inutilizzata – Reggio Calabria – Laureana in Borrello
Diga sul fiume Metrano – Reggio Calabria – Gioia Tauro
Diga sul Melito – Reggio Calabria
Diga sul Menta – Reggio Calabria – Roccaforte del Greco
Ospedale di Cittanova – Reggio Calabria
Ospedale di Gerace – Reggio Calabria
Palazzetto dello sport – Reggio Calabria – Taurianova
Bretella di completamento – Reggio Calabria – Lauria
Autostrada A3, Salerno – Reggio Calabria
Tangenziale Est di Vibo Valentia

Sicilia:
Invaso incompleto – Cammarata (AG)
Variante di Porto Empedocle – Sicilia – Porto Empedocle
Viadotto Burgio – Sicilia – Burgio Teatro popolare Samonà – Agrigento – Sciacca
Museo di via Roma – Agrigento – Lampedusa e Linosa
Piscina comunale – Agrigento – Sciacca
Museo – Contrada La Salina – Agrigento – Lampedusa e Linosa
Pretura – Agrigento
Deposito d’acqua di Monte Imbriacola – Agrigento – Lampedusa e Linosa
Deposito di Aria Rossa – Agrigento – Lampedusa e Linosa
Diga di Gibbesi – Agrigento – Naro
Deposito d’acqua zona scalo nuovo di Cala Pisana – Agrigento – Lampedusa e Linosa
Deposito di Poggio Monaco – Agrigento – Lampedusa e Linosa
Case popolari – Agrigento – Cattolica Eraclea
Approdo di Cala Pisana – Agrigento – Lampedusa e Linosa
Casa per anziani – Agrigento – Casteltermini
Deposito d’acqua di Taccio Vecchio – Agrigento – Lampedusa e Linosa
Ospizio – Agrigento – Cattolica Eraclea
Ospedale – Agrigento – Cattolica Eraclea
Piscina Comunale Ctr Imbriacola – Agrigento – Lampedusa e Linosa
Campo di calcio Villaggio Mosé – Agrigento
Piscina – Agrigento – Cattolica Eraclea
Polisportivo coperto – Agrigento – Castrofilippo
Campo da rugby Villaggio Mosé – Agrigento
Palazzetto dello sport – Agrigento – Cattolica Eraclea
Piscina Comunale Coperta – Agrigento – Sciacca
Stadio d’atletica – Agrigento
Linea ferroviaria Canicattì – Riesi – Agrigento
Messa in sicurezza della statale SS 115 – Agrigento – Sciacca
Carcere mandamentale – Caltanissetta – Gela
Diga Disueri – Caltanissetta – Gela
Caserma dei carabinieri – Caltanissetta – Gela
Diga Comunelli – Caltanissetta – Gela
Dissalatore – Caltanissetta – Gela
Caserma dei Vigili del Fuoco – Caltanissetta – Gela
Piscina comunale – Caltanissetta – Milena
Linea ferroviaria Caltanissetta – Misteci – Caltanissetta
Svincolo Irosa – Caltanissetta – Resuttano
Teatro Nuovo – Catania – Giarre
Teatro di viale Moncada – Catania
Centro congressi comunale – Catania – Mascali
Approvvigionamento idrico della città di Catania – Piedimonte Etneo
Mercato dei fiori – Catania – Giarre
Centro diurno e comunità alloggio per anziani – Catania – Giarre
Case popolari – Catania – Bronte
Case popolari – Catania – Adrano
Pretura – Catania – Giarre
Parco tematico dei divertimenti – Catania – Fiumefreddo
Diga di Pietrarossa – Catania
Depuratore delle acque – Catania – Biancavilla
Distaccamento provinciale dei Vigili del Fuoco – Catania
Diga di Pietrarossa – Catania – Caltagirone
Parcheggio multipiano – Catania – Giarre
Pista delle macchinine – Catania – Giarre
Parco – Catania
Ponte cosiddetto “Dei Sospiri” – Catania – Linguaglossa
Mercato ortofrutticolo – Catania – Caltagirone
Bambinopoli – Parco “Chico Mendes” – Catania – Giarre
Ospedale Vittorio Emanuele – San Marco – Catania
Nuovo complesso policlinico Universita di Catania
Ospedale – Catania – Biancavilla
Ospedale – Catania – Grammichele
Ospedale Sant’Isodoro – Catania – Giarre
Ospedale – Catania – Randazzo
Ospedale “Rinaldi” – Catania – Vizzini
Casa albergo per anziani – Catania – Giarre
Campo di polo – Catania – Giarre
Palestra comunale – Catania – Mascali
Campo sportivo – Catania – Misterbianco
Velodromo “Salinelle” – Catania – Paternò
Palestra comunale – Catania – Sant’Alfio
Centro sportivo polifunzionale – Catania – Giarre
Piscina Olimpionica coperta – Catania – Giarre
Piscina comunale – Catania – Giarre
Palazzetto dello Sport – Catania – Palagonia (CT)
Colonnato lungo i binari – Catania – Bronte
Ponte – Catania – Randazzo
Diga Morello – Enna – Villarosa
Teatro “Garibaldi” – Enna
Parco archeologico del castello di Nicosia – Enna
Invaso Olivo – Enna
Invaso Pozzillo – Enna – Ragalbuto
Mercato ortofrutticolo – Enna
Mercato ortofrutticolo Leonforte – Enna
Carcere – Enna
Diga Ancipa – Enna – Troina
Mattatoio comunale – Enna – Nicosia
Ospedale “Ferro Branciforte Capra” – Enna – Leonforte
Sanatorio – Enna – Pergusa
Palazzetto dello sport – Enna – Leonforte
Piscina – Enna – Centuripe
Superstrada nord – sud – ss177 – Enna – Leonforte
Linea ferroviaria Leonforte – Nicosia – Enna
Superstrada NORD-SUD – ss117 – Enna – Nicosia
Carcere – Messina – Patti
Dissalatore – Messina – Lipari
Carcere – Messina – Mistretta
Lavori di consolidamento del torrente Simeto – Messina – San Piero Patti
Casa per anziani – Messina – Mistretta
Linea ferroviaria Santo Stefano di Camastra – Mistretta – Messina
Ponte sullo stretto di Messina
Strada “Dei due Mari” – SS 117 Centrale Sicula – Messina – Santo Stefano di Camastra
Diga dello Scanzano – Palermo – Lago Scanzano
Diga di Blufi – Palermo
Diga di Rosamarina – Palermo – Termini Imerese
Diga Poma – Palermo – Lago Poma
Centro servizi – Palermo – Capaci
Diga Garcia di Roccamena – Palermo – Termini Imerese
Asilo nido – Palermo
Scuola media – Palermo – Mezzojuso
Azienda ospedaliera “Villa Sofia” – Palermo
Sanatorio – Palermo – Piana degli Albanesi
Ospedale “Villa delle Ginestre” – Palermo
Padiglioni polichirurgici e Ospedale via Ingegneros – Palermo
Ospedale “Casa del Sole” – Palermo
Azienda Ospedaliera “V. Cervello” – Palermo
Viadotto sul cuore delle Madonie – Palermo
Anello metroferroviario – Palermo
Passante ferroviario. Raddoppio metropolitana Palermo centrale – Punta Raisi – Palermo – Cinisi
Linea ferroviaria Palermo Lolli – Santa Ninfa
Sottovia scatolare – Palermo – Bolognetta
Galleria interna al parco delle Madonie – Palermo – Petralia Soprana
Raccordo Autostradale – Palermo
Adduttore del fiume Irminio – Ragusa
Ex ospedale psichiatrico – Ragusa
Ospedale “G.B Odierna” – Ragusa
Teatro Comunale di Siracusa
Invaso di Lentini – Siracusa
Asilo nido – Siracusa – Priolo Gargallo
Centro scolastico polivalente per scuole elementari e materne – Siracusa – Priolo Gargallo
Scuola-albergo – Siracusa
Ex Ospedale Neuropsichiatrico – Siracusa
Ospedale civile – Siracusa – Pachino
Casa albergo per anziani – Siracusa – Priolo Gargallo
Ospedale “E. Muscatello” – Siracusa – Augusta
Centro diurno per gli anziani – Siracusa – Priolo Gargallo
Nuovo ospedale generale – Siracusa – Lentini
Sopraelevata SP26 – Siracusa – Rosolini
Porto di Pantelleria – Trapani
Teatro di Gibellina – Trapani
Monumento ai Mille – Trapani – Marsala
Pista ciclabile – Trapani – Mazara del Vallo
Chiesa Madre (c.d. Chiesa di Quaroni) – Trapani – Gibellina
Dissalatore – Trapani – Nubia
Ponte – Trapani – Mazara del Vallo
Acquedotto di Montescuro-ovest – Trapani
Alloggi della polizia – Trapani – Gibellina
Serbatoi Paceco, Trinità, Rubino, Zafferana – Trapani
Centro turistico – Trapani – Gibellina
Cimitero – Trapani – Contrada Ciappola – Cutusio
Scuola – Trapani – Erice
Piscina comunale – Trapani
Ospedale “San Biagio” – Trapani – Marsala
Ospedale “Vittorio Emanuele II” – Trapani – Castelvetrano
Centro cure per disabili – Trapani – Castellammare del Golfo
Ospedale Nuovo – Trapani – Marsala
Palestra – Trapani – Erice
Litoranea Nord – Trapani
Porto “Banchine versante Ronciglio” – Trapani
Linea ferroviaria Kaggera – Vita – Salemi – Trapani
Porto di Castellammare del Golfo – lavori di prolungamento e messa in sicurezza – Trapani

Fonte: ilfattoquotidiano.it
Gen 23, 2012 - Abuso di Potere, Bancocrazia, Economia, Finanza, InGiustizia, Truffe    Commenti disabilitati su Siamo TUTTI in LUTTO con i fratelli Argentini.

Siamo TUTTI in LUTTO con i fratelli Argentini.

Ivan HeynL’Argentina è in lutto. 
Il sottosegretario al commercio, all’uscita da una riunione con il Fondo Monetario, si impicca all’età di 33 anni.


Tempi duri per i puri, non vi è dubbio.
A Montevideo, Uruguay, il 22 Dicembre 2011, il sottosegretario alla presidenza e al commercio nonché l’uomo che sarebbe dovuto essere il prossimo ministro dell’economia della Repubblica Argentina, Ivan Heyn si è impiccato nella sua stanza d’albergo, all’Hotel Radisson.
La notizia, indifferente per noi europei, viene vissuta come una enorme tragedia per tutta l’America Latina e anche in Usa l’evento ha suscitato un forte impatto.
Per diversi motivi. Tra cui, non ultimo, la giovane età dell’economista: 33 anni.

Considerato il padre dell’attuale rivoluzione economica argentina, Ivan Heyn si trovava a Montevideo per una riunione allargata del Mercosur (sarebbe il corrispondente in America Latina della Unione Europea) alla quale erano stati invitati anche i responsabili di Usa e Gran Bretagna. Uscendo da una riunione ristretta con i delegati del Fondo Monetario Internazionale, l’economista ha pronunciato la frase “io questo non lo posso proprio fare”. Da quel momento è sparito e nessuno l’ha più visto.

Dieci ore dopo è stato trovato impiccato nella sua suite dell’albergo.
In Argentina gli stanno tributando un enorme cordoglio. Veniva soprannominato “el economista callejero”, l’economista di strada, perché proveniva da una famiglia povera, e nonostante la sua prestigiosa carriera, aveva scelto di rimanere a vivere nel suo quartiere natìo di Constituciòn, tra i più popolari e poveri della capitale Buenos Aires, dove era riverito e amato dalla gente. Si era laureato in economia a 24 anni e, per un caso fortuito, al bar dell’università, il giorno della laurea, aveva incontrato Maximo, il figlio primogenito della presidenta Christina Kirchner, con il quale condivideva il fatto di essere fidanzati con due gemelle. Attivo militante del gruppo La Càmpora, la frazione più a sinistra del partito peronista al potere, si era specializzato in macro economia e aveva accettato una consulenza al ministero dell’economia, diventando poi consigliere personale della Kirchner.  In seguito, lei stessa aveva fortemente spinto per farlo accettare dagli anziani del partito dandogli il sottosegretariato al commercio e indicandolo chiaramente come la figura preminente a cui affidare nel 2012 il dicastero dell’economia.

Un anno e mezzo fa, nel corso di una riunione del Fondo Monetario Internazionale, si era scontrato con Strauss Kahn rifiutandosi di accettare e seguire le indicazioni del fondo che vedevano con preoccupazione l’alta inflazione in Argentina (circa il 30%). Post keynesiano tinto di marxismo, Ivan Heyn –il padre era un intellettuale libertario tedesco sfuggito alla persecuzione della Stasi nella Germania dell’est ed emigrato in Argentina nel 1966- aveva lanciato un ambizioso programma che si è rivelato vincente. “Abbiamo tre nemici: la povertà dei ceti disagiati, l’impoverimento dei ceti medi, e il rischio di conflitti sociali interni” aveva sostenuto, varando un piano economico (bocciato dal Fondo Monetario Internazionale) che ruotava intorno a un allargamento del welfare, a un massiccio impegno di sovvenzioni sociali per il rilancio del consumo interno, aumentando le tasse ai ceti ricchi e abbattendo le aliquote fino a zero a tutti i ceti imprenditoriali della fascia media a condizione che assumessero almeno dieci giovani tra i 18 e i 28 anni. In seguito alle sue idee applicate, l’Argentina è cresciuta nell’ultimo biennio a una velocità del 9,2% l’anno, seconda nel mondo soltanto alla Cina, con l’abbattimento della povertà, e la disoccupazione che dal 22% è scesa al 4%. Il prezzo da pagare è stato un incremento altissimo dell’inflazione, severamente condannato sia dal Fondo Monetario che dall’Europa. Celebre il suo scontro con il collega tedesco in visita ufficiale, quando, alla conferenza stampa in televisione, ebbe a dire “Che cosa me ne importa a me di avere una inflazione al 3% come avete voi in Europa essendo infelici tutti, se io posso dare felicità alla mia nazione con una inflazione al 30%? Lo so da me che va abbassata, ho studiato economia anch’io. Lo faremo. Ma lo faremo soltanto quando ci saremo ripresi tutti. Non prima. La felicità ha valore soltanto se può essere condivisa collettivamente, è una teoria economica, questa, e mi meraviglio che lei che viene dal Primo Mondo non lo sappia. La felicità per pochi privilegiati, non è vera felicità, è avidità bulimica. E’ un peccato mortale. Lo sa anche il papa. E noi siamo cattolici”.

E’ molto probabile che non sapremo mai perché si è ucciso.
La sua ultima riunione era relativa al fatto che l’Argentina aveva denunciato per protezionismo sia gli Usa che la Gran Bretagna sei mesi fa. Il governo Usa e quello britannico, infatti, hanno bloccato l’importazione di limoni argentini con la scusa che non rispettavano i parametri sanitari della Unione Europea. L’Argentina è il primo paese al mondo produttore di limoni. Gli argentini avevano protestato sostenendo che si trattava di un trucco dato che la Coca Cola e la Lipton acquistano in Argentina il 90% dei loro limoni, perché il rapporto prezzo/qualità è il più competitivo in assoluto al mondo.

E’ in atto, in questi mesi, un furioso scontro tra il Mercosur (Cile, Bolivia, Argentina, Brasile, Paraguay, Venezuela, Perù, Uruguay, Ecuador) e l’Europa. I sudamericani hanno apertamente accusato l’Unione Europea “di essersi venduta ai cinesi facendo passare un discorso sulla quantità a scapito della qualità” e gli argentini si sono dichiarati orgogliosi di essere l’unico paese al mondo che in Cina esporta senza importare nulla. L’Argentina, infatti, vende il 95% della propria soja (è il primo produttore al mondo) alla Cina. Inoltre, in Argentina, la Cina viene presentata al pubblico come un paese fascista,.

Una gigantesca campagna pubblicitaria progresso voluta proprio da Heyn, nel 2009, verteva proprio su quest’aspetto, contestata dagli Usa e dalla Germania che sostenevano violasse i principii democratici della convivenza esaltando il razzismo. Gli argentini se ne sono fregati. La campagna ruotava tutta intorno allo slogan “i cinesi sono tanti ma le loro merci valgono davvero molto poco: meglio acquistare merci argentine. Siamo pochi ma ciò che produciamo vale molto”.
In tutto il Sudamerica hanno deciso una giornata di lutto nazionale, per ricordare il più giovane economista mai assurto al rango di ministro dell’economia nella martoriata storia del territorio latino del continente americano.
Che riposi in pace

Un ringraziamento particolare al FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE per i motivi che potete immaginare.


Chau Ivan, un Tano aficionado a tu Pais.

Fonti: sergiodicorimodiglianji.blogspot.com disinformazione.it
Set 12, 2011 - Abuso di Potere, InGiustizia, Politica    Commenti disabilitati su Si stanno rompendo i coglioni anche gli sceriffi??

Si stanno rompendo i coglioni anche gli sceriffi??

poliziottiIl sindacato di polizia contro la Casta: “Veniamo in Senato e spariamo i lacrimogeni”

E alla fine anche tra le forze dell’ordine comincia a  serpeggiare la rabbia contro la Casta. Un comunicato di fuoco del Coisp, inviato sotto Ferragosto al ministro Maroni e oggi reso pubblico, sta allarmando il mondo politico e i giornali di destra, Dagospia grida al golpe, “Il Giornale” parla di “minaccia”. La denuncia dei poliziotti, in particolare, è contro i  privilegi dei parlamentari, a partire dal menu del Senato. Ecco un passaggio del comunicato stampa del Coisp : “I poliziotti invece – recita il comunicato -guadagnano mediamente 1500 euro  al mese, che raggiungono faticosamente includendovi l’indennità di servizio esterno, i turni festivi e notturni e qualche ora di lavoro straordinario, quando viene  pagata; quasi nessuno gode del privilegio della seconda casa, o meglio ancora di qualcuno che gli paghi, per anni, il mutuo della prima senza accorgersene; paga il biglietto  del treno e dell’aereo, il pedaggio autostradale, l’entrata al cinema e allo stadio, il ticket sanitario per se stesso e per i suoi familiari e si veste come può e dove può, facendo i conti al centesimo  “per far passare la nottata”. Ha però diritto ad un buono pasto di euro 7 che bastano a malapena a coprire la consumazione di un panino imbottito, accompagnato da una bibita e da un caffè, in quanto per le lamelle di spigola con radicchio e mandorle deve spendere almeno 22  euro, con la conseguenza che i 19 euro di differenza tra quanto pagato da  un Senatore ed il corrente prezzo di mercato della spigola viene pagato dai contribuenti, poliziotti inclusi”. Un comunicato durissimo che ad un certo punto recita: “Viene voglia di venire sotto Palazzo Madama e Montecitorio,  magari il giorno di ferragosto, e spararvici all’interno i nuovi lacrimogeni in dotazione così si coglierebbero due piccioni con una fava, ovvero si otterrebbe lo sgombero immediato di certi ristoranti da politici mediocri e si testerebbero su quest’ultimi gli effetti dei nuovi artifici lacrimogeni in dotazione alle forze di Polizia, la cui lesività nonostante le numerose interpellanze parlamentari, è sempre stata tenuta nascosta da Lor Signori. L’ultimo passaggio-denuncia di questo documento è il più inquietante, il Coisp parla infatti di lesività dei lacrimogeni che viene nascosta dal governo anche alle forze di polizia. Su questo ci sarebbe da approfondire.

Fonte: letteraviola.it
Lug 7, 2011 - InGiustizia, sfoghi, Truffe    Commenti disabilitati su Stragi naziste sull’Appennino, nove ergastoli …..

Stragi naziste sull’Appennino, nove ergastoli …..

Eccheccazzo, ma almeno PIGNORARGLI PURE IL CAZZO dei pronipoti?
a QUESTI NO???
A noi, invece, per NON AVERE I SOLDI non guadagnati e non incassati DA DARE ALL’INPS….
.. ci INCULANO LA CASA di abitazione????

BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA, BESTEMMIA


Partigiani

Il tribunale di Verona ha condannato tutti gli ufficiali della divisione paracadutisti Goehring per gli eccidi tra Emilia e Toscana nel 1944. Per i giudici fu una rappresaglia per stroncare la Resistenza e vennero trucidate le persone più indifese. Gli imputati resteranno liberi e non pagheranno i risarcimenti, ma il processo ha scritto una pagina importante della storia

Nove ergastoli ai criminali nazisti e circa trenta milioni di euro di risarcimento alle trecento parti civili. Il tribunale militare di Verona ha condannato tutti gli ufficiali e sottoufficiali della divisione paracadutisti “Herman Goehring” e della guardia nazionale repubblicana alla sbarra per gli eccidi che insanguinarono l’appennino tosco-emiliano dal 18 marzo al 5 maggio 1944.

Fu un unico filo rosso di rappresaglie sugli inermi per stroncare la Resistenza all’occupazione nazifascista: 131 le persone trucidate nel comune modenese di Palagano (frazioni di Monchio, Costrignano e Susano), 23 nel reggiano Villa Minozzo (frazioni di Cervavolo e Civago), 240 cittadini nelle province di Arezzo e Firenze intorno al Monte Falterona, 27 nella zona di Monte Morello e 20 tra Mommio e Fivizzano, in provincia di Massa. Non risparmiando sacerdoti come don Giovanni Battista Pigozzi, parroco di Cervarolo ucciso perché si rifiutò di incastrare i partigiani, anziani semiparalizzati, donne e bambini freddati nel silenzio dei borghi modenesi.

Il giudice ha accolto quasi in toto le richieste della pubblica accusa, ossia diciassette ergastoli per omicidio plurimo pluriaggravato e continuato. Gli imputati, dagli 85 ai 93 anni, sono l’allora capitano Helmut Odenwald, gli ex tenenti Karl Friedrich Mess e Erich Koeppe, i sottotenenti Hans Georg Karl Winkler, Fritz Olberg, Herbert Wilke e Ferdinand Osterhaus, il sergente Karl Wilhelm Stark e il caporale Alfred Luhmann.

Non luogo a procedere ovviamente per Horst Gunther Gabriel, Günther Heinroth e Hilmar Lotz, deceduti prima del processo. In ogni caso nessuno finirà in carcere in quanto le autorità tedesche non hanno mai concesso l’estradizione né permesso l’esecuzione della pena in loco. Resteranno sulla carta i risarcimenti in via provvisionale a superstiti, familiari ed istituzioni (dai 60 ai 200mila euro ciascuno) che avevano citato per danni anche la Repubblica federale tedesca come avvenuto con successo nel 2008 per l’eccidio nazifascista di Civitella.

Tutto è bloccato da quando la Germania ha impugnato le sentenze sulla base del principio di immunità davanti a un tribunale di uno Stato estero, seguita a ruota dal decreto del governo italiano che ne sospende l’esecutività. Ma la gioia delle parti civili, dopo 9 ore di camera di consiglio, 44 udienze, 23 faldoni, 40 avvocati, 50 rogatorie internazionali, 300 testimoni, è tutta per la pagina di verità processuale scritta oggi.

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